2016-2017, Martina: il bilancio dell’anno che si chiude e quello che faremo ora. A partire dal g7. Reddito, trasparenza e semplificazione

È stato un anno !importante” per il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. “Abbiamo raggiunto un traguardo fondamentale come l’approvazione della legge contro il caporalato e il lavoro nero in agricoltura”, spiega ad AGRICOLAE nel tirare le somme sull’anno che si sta per chiudere. “Una grande battaglia di civiltà e giustizia”. “Raccogliendo poi l’eredità di Expo Milano – prosegue poi -, abbiamo approvato anche la legge contro gli sprechi alimentari, rendendo così più facile per le imprese donare. Dal punto di vista della tutela del reddito, abbiamo completato la più grande operazione di sgravio fiscale mai fatta prima in Italia nel settore primario, eliminando Imu, Irap e Irpef agricole, con un risparmio di 1,3 miliardi di tasse in due anni. C’è tanto lavoro ancora da fare sul fronte organizzativo e sul valore che resta alla parte più debole della filiera agricola. Allo stesso tempo abbiamo proseguito un’azione concreta di taglio alla burocrazia”.

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“Via libera al testo unico del vino, ai registri telematico e al Collegato agricolo, per una maggiore semplificazione, certezza del diritto, riduzione dei contenziosi e un sistema di controlli migliore”, prosegue il ministro. “Spazio anche all’innovazione e alla ricerca, con il piano da 21 milioni per lo sviluppo delle biotecnologie sostenibili. E via libera alla svolte storiche per l’origine della materia prima in etichetta per il latte, i formaggi e la filiera Grano-Pasta. Negli ultimi mesi, focus sul centro Italia, a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Un lavoro improntato sulla gestione dell’emergenza, ma soprattutto sulla prospettiva di ripresa con lo stanziamento di 340 milioni per il rilancio del settore agroalimentare, guardando in particolare ai giovani che vogliono far ripartire quei territori”.

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E per quanto riguarda il 2017? “Ospiteremo il G7 dell’Agricoltura e ci attendono sfide importanti. Tutela del reddito, trasparenza e semplificazione sono le parole chiave”, precisa ancora Martina. “Nei primi mesi avverranno infatti i negoziati con Bruxelles sullo schema di decreto che abbiamo inviato per arrivare a un modello di etichettatura che consentirà di indicare con chiarezza al consumatore sulle confezioni di pasta secca prodotte in Italia il Paese o l’area dove è coltivato il grano e quello in cui è macinato. Una sperimentazione che segue quella già avviata per i prodotti lattiero caseari in Italia e obbligatoria da marzo 2017. Una battaglia che abbiamo portato avanti con determinazione e che rientra nel piano di azioni a sostegno degli allevatori”.

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“Continuiamo inoltre l’azione di tutela delle nostre eccellenze, in tutta la filiera come sul web, dove il rischio frodi è in aumento. Per questo abbiamo rinnovato gli accordi con eBay e Alibaba, che ci hanno già consentito di rimuovere dagli scaffali virtuali migliaia di tonnellate di falsi prodotti di qualità certificata. Per dare più forza al settore primario vogliamo sfruttare fino in fondo le opportunità delle deleghe del Collegato agricoltura e spingere sull’innovazione e sull’agricoltura di precisione con gli strumenti di Industria 4.0. I prossimi 12 mesi sono importanti anche per la revisione della Pac, continueremo a dare battaglia perché si rinnovino gli strumenti di gestione delle crisi, ormai decisamente obsoleti”.

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“Per gli agricoltori che ogni investono energie e lavoro nei nostri territori servono risposte concrete in tempi rapidi. Sotto questo aspetto la Pac ha margini di miglioramento enormi. Dobbiamo lavorare intensamente su questo insieme alle organizzazioni, agli europarlamentari e alle Regioni”, conclude il ministro. 1