2016-2017, Mercuri: risorse siano destinate a opportunita di sviluppo. Anche per pac post 2020

“Chiudiamo un 2016 portando a compimento molti provvedimenti legislativi che erano aperti: Testo unico del vino, Collegato agricolo, caporalato (anche se si sarebbe potuto fare meglio), agricoltura sociale e una serie di misure che riguardano i giovani. Alcuni comparti hanno recuperato, come il latte e per alcuni settori la crisi è diminuita, come per l’ortofrutta fortemente danneggiata dall’embargo russo. Significa che le cooperative hanno trovato sbocchi diversi sui mercati internazionali per riposizionare il prodotto che prima copriva il mercato della Russia”. Così ad AGRICOLAE il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri su quanto è stato fatto nell’anno che si chiude. Poi la crisi dei cereali: “inaspettata e da cui ancora non siamo usciti fuori nonostante l’intervento da parte del governo”, prosegue Mercuri. “È stato poi l’anno in cui siamo riusciti a portare a casa il grande risultato dell’unificazione delle Denominazioni del Pinot delle Venezie.

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Anche i dati stessi dell’Osservatorio ci dicono che la cooperazione nel 2016 è stata brava ad aumentare l’esportazione, che passa a 6.6 miliardi di euro. È il segno che abbiamo una cooperazione vivace ed orientata ai mercati internazionali per dare maggior valore al made in Italy”. Ma serve una maggiore sinergia laddove non avviene anche la trasformazione: occorre coprire con un diverso approccio di filiera nel rispetto dell’origine cento per cento italiana. Una maggiore sinergia tra le filiere produttive si traduce in un maggior valore del prodotto. Occorre per questo – prosegue Mercuri – una strategia nazionale che possa mettere le nostre imprese in competizione con quelle degli altri paesi europei e le risorse dello Stato devono essere indirizzate in questo senso: la competitività e opportunità di sviluppo. Crediamo sia opportuno puntare a più aiuti accoppiati alle imprese agricole indirizzati agli investimenti, unico modo per vincere la sfida del futuro. Anche per quanto riguarda la Pac post 2020 – conclude il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari – la scommessa delle imprese è quello di indirizzare le risorse verso gli investimenti”.