2016-2017 VIceministro Olivero: passare da visione difensiva a visione strategica. Recuperare mercato russo e conservare quello americano

Il 2016 dal punto di vista del ministero “è stato un anno soddisfacente ricco di iniziative legislative che hanno permesso di concludere l’iter lungo e impegnativo del Collegato Agricolo”, spiega ad AGRICOLAE il viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero nel tirare le somme sull’anno che si sta per chiudere. “Con una grande quantità di innovazioni per tutto il comparto.” È stato anche un anno che ha visto interventi significativi per comparti chiave come il latte e i cereali “con un indirizzo molto forte da parte del dicastero volto al sostegno della filiera italiana e alla riconoscibilità del prodotto nazionale. Un dato importante questo a tutela anche dei consumatori”, prosegue. “Grande attenzione a settori forti come quello vitivinicolo con l’approvazione del testo unico del vino che segna una svolta nelle modalità legislative. Per la prima volta si introduce davvero un testo unico con l’ausilio di tutto il comparto produttivo”, continua ancora Olivero.

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“È stato anche un anno che ha manifestato delle difficoltà, nel settore latte, ortofrutta, carne e cereali. Abbiamo toccato con mano come la globalizzazione abbia portato alla speculazione di alcuni mercati e alla necessità di alcuni settori di avere delle strategie complessive di gestione dei mercati. Per questo occorre nel 2017 passare a una visione difensiva a una visione strategica”.

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Secondo il viceministro “oggi abbiamo la necessità di tutelare un settore che ha fatto grandi passi avanti e ci attende un lavoro enorme sulla tutela delle nostre denominazioni e su quelle che sono più in generale le nostre produzioni nazionali considerando che siamo non solo produttori ma anche trasformatori. Dando la giusta ricompensa al nostro produttore garantendo reddito al comparto”.

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Per questo è necessario per il viceministro Mipaaf “un ulteriore potenziamento del sistema dei controlli in tutti gli ambiti dell’agroalimentare. Abbiamo fatto dei passi notevoli in questi anni e soprattutto nel 2016 per quanto riguarda gli accordi internazionali per tutelare i nostri marchi e sulla possibilità di intervenire su acquisti on line truffaldini. Ma c’è ancora tanto da fare, come per il biologico su cui contiamo di intervenire a breve per dare certezze ai consumatori e garanzie ai produttori sani e onesti che non vogliono vedere messa a rischio la propria credibilità sui mercati”.

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Per quanto riguarda l’export “credo che si debba cercare su superare questa situazione che oggi vede la chiusura del mercato russo. Chiaramente non può essere il Mipaaf a decidere ma credo che si possa cercare di risolvere la situazione per riaprire quello che è un mercato strategico. Al contempo la nostra preoccupazione è quella di far si che non compaiano visioni protezionistiche negli Stati Uniti, un mercato che è cresciuto molto negli ultimi anni e per noi molto importante”. “Cercheremo di spiegare – prosegue ancora Olivero – alla nuova amministrazione americana l’importanza di garantire il consumatore Usa mettendo a disposizione gli autentici prodotti italiani resi riconoscibili in prospettiva di tutela della qualità made in Italy e dei consumatori americani. Cercheremo di sostenere questo negli accordi bilaterali e nelle relazioni che continueremo a sviluppare con azioni mirate nel nostro export”, conclude