2018-2019, Scanavino: anno segnato dal maltempo. Ora strategia nazionale a tutela aree rurali

bilanio 2017“Il 2018 si caratterizza come un anno in cui gli agricoltori hanno dovuto lottare con condizioni meteorologiche non favorevoli in nessuna parte d’Italia, e soprattutto hanno dovuto fare i conti con una manutenzione del territorio che non c’è”. Così, ad AGRICOLAE, il presidente della Cia Dino Scanavino nel fare un breve report dell’andamento ‘agricolo’ del 2018. “Si è scoperto un nervo scoperto che noi denunciamo da tempo”, prosegue. “E’ venuta a mancare finora la manutenzione delle aree rurali fino ad arrivare ad avere delle vittime. Ci si deve interrogare su un grande progetto di manutenzione del territorio, in particolare delle aree appenniniche e rurali”, insiste. Il 2018 si è anche caratterizzato con un grande dibattito sulla Pac, sul futuro dell’agricoltura europea che deve competere sui mercati mondiali, dal riso al vino. “La Pac ci darà o meno la possibilità di essere competitivi”, prosegue ancora Scanavino. “Ma non deve essere considerata solo un plafond di risorse da dividere quanto invece un progetto strategico per rendere competitivita l’agricoltura europea”.

La Cia ritiene che i trattati di libero scambio vadano “curati e gestiti con molta attenzione ma comunque perseguiti. L’Europa e l’Italia in particolare hanno una qualità che tutto il mondo desidera”, prosegue il presidente Cia. “Duqnue avere delle regole scritte si traduce in un vantaggio tutto italiano. Il libero scambio diventa un’esigenza fondamentale per lo sviluppo”.

Per il 2019? “sulla politica interna occorre concentrarsi su un piano nazionale di manutenzione del territorio”, spiega Scanavino. “Per quanto riguarda il piano europo occorre pensare a una Pac che – al di la delle risorse – possa rendere veramente competitive le aziende italiane”.