5G, DE BONIS: “PRESENTATO ESPOSTO ALLA PROCURA PERCHÉ INDAGHI SU EVENTUALI REATI CONTRO SALUTE E AMBIENTE”

“Oggi ho presentato un esposto alla Procura di Roma affinché si facciano seri approfondimenti circa la possibilità che la tecnologia 5G rappresenti un pericolo concreto per la salute umana e ambientale. Mi aspetto che vengano avviate indagini sul territorio per accertare se si configurano comportamenti penalmente rilevanti”. 

 

Lo ha reso noto il senatore Saverio De Bonis, che questo pomeriggio si è presentato presso la stazione di Polizia di Stato del Senato della Repubblica e ha esposto i fatti alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Roma.

 

“Ho fatto presente diversi aspetti controversi di questa vicenda”, spiega il senatore. “Innanzitutto, ho prodotto diverse evidenze scientifiche in base alle quali il sistema 5G, pur essendo utile allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia, risulterebbe tossico per la salute umana e dannoso per l’ambiente. Ho inoltre dimostrato come, in nome di questa tecnologia, si stia con ogni probabilità portando avanti una mattanza degli alberi che è inaccettabile. Gli alberi, infatti, costituirebbero un ostacolo alla propagazione del segnale 5G, ma d’altro canto sono elemento fondamentali per l’assorbimento delle onde elettromagnetiche e, dunque, per la tutela della nostra salute. Ho anche sottolineato che nel ‘Cura Italia’ si autorizzano le compagnie di telecomunicazioni a svolgere ‘ogni utile iniziativa per potenziare le infrastrutture di comunicazioni elettroniche’. Questa autorizzazione rischia di concedere un potere illimitato alle multinazionali interessate, con il pericolo che si arrivi addirittura alla violazione della proprietà privata. Per questo ho chiesto alla Procura di svolgere meticolosi approfondimenti su eventuali reati contro la sicurezza e l’incolumità pubblica, danneggiamento, danno ambientale e anche violazione della Costituzione (art. 32). Nell’atto sono inoltre citate le norme della Carta Fondamentale dell’UE che presumibilmente sono state violate. Per questo, mi riserverò di adire i tribunali europei se sarà necessario, in nome della tutela ambientale e della salute dei cittadini”.

 

 

“Come promesso – conclude De Bonis – mi sto attivando in tutte le sedi possibili per portare avanti questa battaglia, improntata a quei principi di precauzione e di tutela della salute che sono sanciti dalla nostra stessa Costituzione e dai Trattati europei e che non possono essere messi in secondo piano dalla logica del profitto”.