AGRICOLTURA, MERLINO (CIA): GRANDE CRESCITA DEL FOOD NELL’E-COMMERCE, ORA CONSOLIDARE ATTENZIONE DEL CONSUMATORE VERSO MADE IN ITALY DI QUALITÀ

“L’emergenza Coronavirus e, in particolare, le restrizioni per arginarne la diffusione, hanno riportato l’attenzione sull’importanza dell’agricoltura e dell’agroalimentare, non solo quali settori produttivi essenziali alla sussistenza, ma anche strategici per l’economia del Paese. In tale contesto, si è andata rafforzando la centralità del cibo Made in Italy e, soprattutto, local, che ha spinto a una revisione dei processi di scambio, dal campo alla tavola, sempre più orientati alla realizzazione e allo sviluppo di sistemi produttivi a vocazione territoriale.

La congiuntura socioeconomica scaturita dalla pandemia, ha richiesto, dunque, il superamento delle relazioni ‘classiche’ per dare origine a vere e proprie ‘reti d’impresa territoriale’ che puntano su tipicità agricole e alimentari del territorio, sul coinvolgimento attivo dei suoi attori, dagli agricoltori ai consumatori, passando per commercio e logistica, ma anche per enti locali e mondo della ricerca. Ne rappresentano, infine, asset distintivi, la valorizzazione delle materie prime e di produzioni di qualità certificata, la promozione dell’e-commerce agroalimentare e lo sviluppo di iniziative legate al turismo esperienziale”.

Così Claudia Merlino, direttore generale Cia-Agricoltori Italiani al Food & Made in Italy Summit de Il Sole24ORE

“Nella fase Covid è evidente come la gente non abbia potuto muoversi e questo ha comportato un maggior ricorso ai negozi di prossimità e a consumare prodotti relativi al commercio a dettaglio. C’è stato un aumento di prodotti italiani perché in un momento di chiusura c’è stata una forte responsabilizzazione da parte dei consumatori nel comprare prodotti che valorizzassero, in un momento di grande difficoltà, il Made in Italy” prosegue.

“L’agricoltura meno di altri settori ha risentito nei primi momenti della crisi ma i dati cominciano soltanto oggi ad essere più sviluppati e vediamo come il tema dell’export abbia inciso molto sulle nostre produzioni così come la chiusura dell’horeca. Quindi non è vero che il settore agricolo non è andato in difficoltà, sta anzi soffrendo e bisognerà vedere adesso cosa accadrà in prospettiva” dichiara Merlino.

“Il consumatore ha però immediatamente percepito l’esigenza di investire su prodotti italiani e questa è stata una delle positive tendenze che ha fatto registrare una tenuta del comparto nazionale.

Un altro dato che proviene dallo studio Nomisma è quello dell’e-commerce, cresciuto da gennaio a giugno del 120% sul food. Abbiamo avuto un boom molto forte ed anche nella fase post Covid abbiamo registrato un +160%. L’e-commerce è un modo per il consumatore di avere un contatto diretto coi produttori e Cia in questo momento sta investendo in una piattaforma digitale dì ecommerce che mette direttamente in contatto i consumatori” evidenzia il direttore di Cia.

“Altre tendenze del consumo sono state una particolare attenzione al tema della sostenibilità, della salute e sicurezza alimentare. Ci dobbiamo chiedere oggi se questa capacità del consumatore di essere attento e sensibile si consoliderà oppure resterà una polarizzazione con consumatori che chiederanno prodotti di alta qualità e altri che non potranno permetterci queste eccellenze a causa della crisi Covid”.