AGRICOLTURA, ROLFI: AVVIARE SPERIMENTAZIONE NBT PER COLTURE PIU’ RESISTENTI A CAMBIAMENTI CLIMATICI

)mLa Regione Lombardia ha chiesto

ufficialmente al Governo italiano di approvare i protocolli

necessari all’avvio della sperimentazione delle Nbt, le New

Breeding Techniques. Sono di fatto delle tecniche di

miglioramento genetico che permettono di far progredire le

colture rendendole produttive ed efficienti, resistenti alle

malattie e ai parassiti o agli effetti dei cambiamenti

climatici. Questa mattina l’assessore all’Agricoltura,

Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio

Rolfi ha inviato una lettera al ministro delle Politiche

Agricole Teresa Bellanova.

PASSIAMO AI FATTI – “Su queste tecniche bisogna passare dalle

parole ai fatti, – dice Rolfi – anche in virtu’ dell’interesse

unanime nel mondo agricolo. La Lombardia e’ pronta, serve la

firma del ministro sui protocolli. Vista l’attenzione dichiarata

nei confronti di ricerca e innovazione in agricoltura ,siamo

certi non perdera’ tempo a riguardo”. “Le Nbt – prosegue – sono

estremamente precise. Stiamo parlando di tecniche che

velocizzano processi naturali di evoluzione genetica. Quindi

nulla a che vedere con gli Ogm, tema vecchio e sepolto che

porrebbe le nostre produzioni fuori mercato. Su questi temi

bisogna essere precisi ed evitare confusioni e fraintendimenti

anche a livello comunicativo”.

LOMBARDIA PRONTA A SPERIMENTAZIONI – “Ho chiesto al ministro di

affrontare sperimentalmente la verifica in campo delle

potenzialita’ e degli impatti delle colture ottenute con queste

tecnologie – ha aggiunto l’assessore -. La Lombardia e’

disponibile e siamo pronti ad avviare sperimentazioni nella

nostra regione. L’esigenza condivisa dal mondo agricolo e’ stata

sollevata anche nell’ambito del Piano nazionale del settore

mais”.

IN ATTESA DAL 2008 – “E’ dal 2008, infatti, – si legge nella

lettera trasmessa al ministro -, che si attende l’adozione da

parte del Ministero delle Politiche agricole alimentari e

forestali dei protocolli tecnici che prescrivono le condizioni

per realizzare le sperimentazioni in pieno campo, nonostante la

Conferenza Stato Regioni e il Ministero dell’Ambiente e della

Tutela del territorio e del Mare abbiano gia’ espresso parere

favorevole”. “Purtroppo – ha ricordato Rolfi – la Corte di

giustizia europea ha associato in modo improprio le Nbt agli

Ogm; occorre quindi attivare i datati protocolli di

sperimentazione se non vogliamo perdere il treno delle Nbt”.

APPROVAZIONE PROTOCOLLI NON PIU’ RINVIABILE – “L’esigenza di

confronto con queste nuove tecnologie rende non piu’ rinviabile

l’approvazione dei protocolli per la sperimentazione,

opportunamente rinnovati e attualizzati in funzione delle

specificita’ di tali tecnologie” ha concluso Rolfi, che ricorda

come, a protocolli approvati, le Regioni potranno completare

l’individuazione dei siti pubblici e creare le condizioni per

l’avvio di un’attivita’ sperimentale per una valutazione in

condizioni di pieno campo di queste nuove tecnologie.