Lollobrigida: proposta modifica Costituzione per garantire sovranità alimentare

“Fratelli d’Italia porterà in Parlamento una proposta di modifica dell’Art. 32 della Costituzione. Perché nel testo ci sono delle cose che all’epoca non era necessario ribadire. Chiederemo di aggiungere questo passaggio: ‘La Repubblica garantisce la sana alimentazione del cittadino. A tal fine persegue il principio della Sovranità alimentare e tutela i prodotti simbolo dell’ identità nazionale’. Un dovere non di destra, non della sinistra, ma di tutti gli italiani”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.
“Con il Governo Meloni l’Italia, finalmente, ha trovato una voce forte e autorevole in Europa, che difende la propria agricoltura, pesca, allevamento e tutti gli asset strategici della Nazione. Senza se e senza ma”.
“Dopo 18 mesi – ha continuato il ministro Lollobrigida -noi siamo qui per ribadire che non abbiamo dimenticato niente. Siamo uomini e donne che intendono la politica come passione, con sano pragmatismo. Festeggiamo poco e lavoriamo molto e quindi non festeggiamo i risultati dei 18 mesi ma gli impegni che stiamo riassumendo in questi giorni per una fase ancora più rilevante di quella che abbiamo potuto vivere dopo che il popolo a settembre 2022 ha riconquistato la possibilità di scegliere chi doveva governare la nostra Nazione”.
“Siamo andati in Europa in questi 18 mesi a ricordare che l’Italia è uno Stato fondatore e che senza Italia, l’Europa oggi non avrebbe ragione di esistere. Abbiamo fatto tornare il Ministero dell’agricoltura centrale non solo nella definizione del nome che dà una strategia di riferimento sulla Sovranità alimentare, ma sui finanziamenti e il sostegno al mondo dell’agricoltura e della pesca”.

Numerosi gli interventi durante il pomeriggio a Pescara: il Senatore Luca De Carlo,  Riccardo Cotarella Presidente Assoenologi, Maria Grazia Lungarotti, Consigliere Federvini, UIV, Museo di Torgiano, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura (in videocollegamento), Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Cristiano Fini presidente CIA, Giovanni Bernardini, Vicepresidente nazionale Copagri, Carlo Piccinini di Alleanza Cooperative, Paolo Tiozzo, Vicepresidente Confcooperative Fedagripesca e il Sottosegretario Giacomo La Pietra che ha dichiarato: “L’Italia è protagonista nel cambio di passo della politica agricola europea. Vogliamo restituire centralità all’agricoltura e dignità al lavoro degli agricoltori, che sono i primi custodi dell’ambiente e devono rimanere pilastri della sovranità alimentare europea”.




Conferenza Fdi Pescara, La Pietra: agricoltura torna protagonista

“L’agricoltura torna protagonista in Italia e in Europa grazie all’impegno del ministro Lollobrigida e di tutto il governo Meloni. L’Italia è finalmente protagonista nel cambio di passo della politica agricola europea. Vogliamo restituire centralità all’agricoltura e dignità al lavoro degli agricoltori, che sono i primi custodi dell’ambiente e devono rimanere pilastri della sovranità alimentare europea”. Lo ha affermato il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, introducendo il dibattito “Dalla parte degli agricoltori”, durante la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.




Conferenza Fdi Pescara, Lollobrigida: chiederemo introduzione principio Sovranità alimentare in Costituzione. LaPietra: agricoltura torna protagonista. Cotarella: vino italiano vince contro ogni denigrazione

“Ringrazio il collega Foti che porterà una proposta di modifica della Costituzione in discussione al Parlamento, credo il collega Malan la condivida ampiamente e farà lo stesso in Senato, che è una modifica dell’Art. 32. Perché nella nostra importante e bella Costituzione ci sono delle cose che all’epoca non era necessario ribadire. Chiederemo di aggiungere questo passaggio: ‘La Repubblica garantisce la sana alimentazione del cittadino. A tal fine persegue il principio della Sovranità alimentare e tutela i prodotti simbolo della identità nazionale’. Un dovere non di destra, non della sinistra, ma i tutti gli italiani”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.

“Fratelli d’Italia porterà in Parlamento una proposta di modifica dell’Art. 32 della Costituzione. Perché nel testo ci sono delle cose che all’epoca non era necessario ribadire. Chiederemo di aggiungere questo passaggio: ‘La Repubblica garantisce la sana alimentazione del cittadino. A tal fine persegue il principio della Sovranità alimentare e tutela i prodotti simbolo dell’ identità nazionale’. Un dovere non di destra, non della sinistra, ma di tutti gli italiani” ha proseguito il ministro dell’Agricoltura.
“Con il Governo Meloni l’Italia, finalmente, ha trovato una voce forte e autorevole in Europa, che difende la propria agricoltura, pesca, allevamento e tutti gli asset strategici della Nazione. Senza se e senza ma”.
“Dopo 18 mesi – ha continuato il ministro Lollobrigida -noi siamo qui per ribadire che non abbiamo dimenticato niente. Siamo uomini e donne che intendono la politica come passione, con sano pragmatismo. Festeggiamo poco e lavoriamo molto e quindi non festeggiamo i risultati dei 18 mesi ma gli impegni che stiamo riassumendo in questi giorni per una fase ancora più rilevante di quella che abbiamo potuto vivere dopo che il popolo a settembre 2022 ha riconquistato la possibilità di scegliere chi doveva governare la nostra Nazione”.
“Siamo andati in Europa in questi 18 mesi a ricordare che l’Italia è uno Stato fondatore e che senza Italia, l’Europa oggi non avrebbe ragione di esistere. Abbiamo fatto tornare il Ministero dell’agricoltura centrale non solo nella definizione del nome che dà una strategia di riferimento sulla Sovranità alimentare, ma sui finanziamenti e il sostegno al mondo dell’agricoltura e della pesca”.

Numerosi gli interventi durante il pomeriggio a Pescara: il Senatore Luca De Carlo,  Riccardo Cotarella Presidente Assoenologi, Maria Grazia Lungarotti, Consigliere Federvini, UIV, Museo di Torgiano, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura (in videocollegamento), Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Cristiano Fini presidente CIA, Giovanni Bernardini, Vicepresidente nazionale Copagri, Carlo Piccinini di Alleanza Cooperative, Paolo Tiozzo, Vicepresidente Confcooperative Fedagripesca e il Sottosegretario Giacomo La Pietra che ha dichiarato: “L’Italia è protagonista nel cambio di passo della politica agricola europea. Vogliamo restituire centralità all’agricoltura e dignità al lavoro degli agricoltori, che sono i primi custodi dell’ambiente e devono rimanere pilastri della sovranità alimentare europea”.

Lollobrigida: proposta modifica Costituzione per garantire sovranità alimentare

Conferenza Fdi Pescara, La Pietra: agricoltura torna protagonista

Conferenza Fdi Pescara, Cotarella: vino italiano più forte di ogni denigrazione. Finalmente abbiamo ministro che ci sta vicino veramente. VIDEO




Conferenza Fdi Pescara, Cotarella: vino italiano più forte di ogni denigrazione. Finalmente abbiamo ministro che ci sta vicino veramente. VIDEO

“Cinquant’anni fa, noi enologicamente non esistevamo. Il vino era una bevanda qualunque che si mandava giù senza apprezzarla. Oggi abbiamo una trasversalità territoriale e una biodiversità che non nessun paese al mondo puo vantare. La Francia viene dopo di noi, lontanissima”.

Così Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, nel corso della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.

“Noi abbiamo 650 tipi di uva, la Francia 152, gli altri non contano”, prosegue. “Di contro non sappiamo raccontarci bene, non sappiamo dare valore a ciò che abbiamo, anzi, a volte denigriamo ciò che abbiamo e non voglio perdere l’occasione per sottolineare quanto dilettantismo, per non dire malignità, abbiano alcuni i mezzi di comunicazione nei confronti del vino. Noi enologi siamo in trincea non possiamo permettere questi attacchi. L’Italia senza vino sarebbe più povera sia a livello di immagine che di sostanza” ha poi proseguito.

“Il vino italiano è più forte di ogni denigrazione e ogni contrarietà – ha aggiunto ancora Cotarella. E riferendosi al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha detto: “Finalmente abbiamo una persona che ci sostiene non solo economicamente. Abbiamo un ministro che ci sta veramente vicino. E a lui chiedo una cortesia, che non molli la sua presa e la sua umanità perché abbiamo bisogno che duri davvero tanti tanti anni”.




Ue: Coldiretti, legge Ripristino Natura sbagliata perché alimenta falsa contrapposizione tra agricoltore e ambiente

“Sul ripristino natura non si deve alimentare la contrapposizione tra agricoltore e natura. E’ una legge che finirebbe per diminuire la produzione agricola e aumentare la burocrazia a carico delle imprese, senza dare il giusto ruolo all’agricoltore che in realtà è il primo e vero custode dell’ambiente”. Così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini commenta quanto affermato recentemente dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in una lettera, resa nota in questi giorni, ad alcuni europarlamentari che chiedevano di portare avanti la proposta.
Se da una parte le posizioni dei ministri sembrano poter portare a un rinvio del voto sull’accordo provvisorio del trilogo, approvato non senza difficoltà e divisioni anche dal Parlamento europeo, dall’altra la Commissione sembra non voler rendersi conto dell’impatto di una norma sbagliata e che, oltre a penalizzare gli agricoltori senza tutelarne il reddito, non porterebbe gli effetti ambientali sperati.
“E’ sbagliato – conclude Prandini – il tentativo della presidente Von der Leyen di forzare i tempi per la chiusura di un accordo su una proposta sbagliata  e che finirà per penalizzare il mondo agricolo, con la conseguenza di aprire invece l’UE all’importazione di prodotti che non rispettano i nostri elevati standard sociali ed ambientali. Speravamo che l’era Timmermans fosse finita, invece questo tentativo della Presidente riapre alle scelte di una politica lontana dalla realtà”.




Vallardi (FI): Meno burocrazia nella PAC e approvazione regolamento TEA, risultati importanti per agricoltura italiana

Dopo mesi di richieste e di insistenze presso la Commissione europea, finalmente ci sarà l’esenzione sui controlli di condizionalità per i piccoli agricoltori con meno di 10 ettari, che potranno così dedicarsi al loro lavoro invece di dover risolvere incombenze burocratiche. – così Gianpaolo Vallardi esprime soddisfazione per l’esito positivo del voto al Parlamento europeo durante l’ultima plenaria di Strasburgo.

Questo è il primo passo verso una totale revisione e semplificazione della PAC, auspicata da Forza Italia e il risultato ottenuto è stato grazie al continuo lavoro svolto in Europa dal gruppo PPE. – commenta Vallardi, Responsabile Regionale di Forza Italia del dipartimento Agricoltura e Fonti Rinnovabili per il Veneto.

Gli Stati membri saranno autorizzati a introdurre elementi di flessibilità nei Piani strategici nazionali e potranno concedere deroghe temporanee a specifici requisiti di condizionalità, nel caso in cui si presentino condizioni climatiche avverse a cui gli agricoltori non sono in grado di reagire e assecondare. – spiega Vallardi, da sempre vicino al comparto agricolo.

Inoltre, sono molto soddisfatto del voto a favore dell’approvazione delle TEA, Tecniche di evoluzione assistita, che permetteranno un reale contrasto al cambiamento climatico, limitando l’uso di acqua e pesticidi. Questi due risultati vanno nella direzione giusta per approntare la prossima politica agricola europea. – conclude Vallardi.




Incontro Von der Leyen-Giansanti (Copa) per chiedere modifiche più incisive Pac a sostegno produzioni e prezzi all’origine

Come primo vicepresidente del Comitato europeo delle organizzazioni professionali agricole (Copa) il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, oggi è stato presente ad un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e a cui hanno partecipato i due presidenti del Copa Cogeca, Christiane Lambert, e Lennart Nilsson.

 

L’incontro, che rientra nell’ambito del dialogo strategico avviato di recente dalla presidente, è servito a ribadire la necessità di rafforzare la capacità produttiva agricola dell’Europa e di tutelare la sua sicurezza e la sua sovranità alimentare.

 

Clima, guerre, dinamiche finanziarie speculative e inflazione sono i principali ostacoli a cui l’Ue deve fare fronte. E per farlo, ha sottolineato Giansanti a margine dell’incontro, “c’è bisogno di una Pac più semplice e moderna che accompagni gli agricoltori sul mercato”.

 

Durante la riunione di stamattina si è parlato anche del regolamento per l’applicazione semplificata della Politica agricola comune approvato dalla Commissione il 24 aprile scorso. Un provvedimento che il Copa Cogeca giudica come un primo passo verso un cambiamento necessario.

 

Con la presidente von der Leyen è stato affrontato anche il tema delle pratiche sleali e del principio di reciprocità da applicare nei rapporti commerciali con Paesi Terzi. Ci sono ancora troppe misure che non favoriscono le imprese europee e ancora tanto c’è da fare per sostenere i prezzi all’origine e riconoscere il giusto valore alle produzioni. Obiettivi, raggiungibili soltanto potenziando i controlli alle dogane e facendo valere, appunto, il principio di reciprocità.

 

Riguardo al sostegno alle imprese, Giansanti valuta positivamente anche la modifica alla Direttiva Nitrati l’estensione all’uso dei fertilizzanti Renue per il recupero di azoto. “Adesso bisogna lavorare per agevolare le imprese agricole nella produzione del digestato”, ha aggiunto.

 




Agricoltura, Cerreto (FDI): approvata in UE la riforma alle modifiche PAC, primo passo importante

“È stata approvata ieri al Parlamento europeo la riforma della Politica Agricola Comune. L’Italia, grazie all’incessante lavoro del ministro Lollobrigida, è stata capofila della coalizione degli Stati membri che, unanimamente, hanno voluto le modifiche per alcuni aspetti del comparto agricolo. È questo un primo fondamentale passo e, come ha sostenuto il ministro, c’è ancora molto da fare, ma con queste prime modifiche il segnale che abbiamo lanciato è chiaro: vogliamo politiche agricole giuste e più rispettose del ruolo dell’agricoltore. Il Governo Meloni ha da sempre sostenuto questa linea e difeso la qualità dei nostri prodotti tutelando e garantendo le imprese agricole.” Lo ha dichiarato l’on. Marco Cerreto, capogruppo Commissione Agricoltura



Revisione Pac e Approvazione NGT, Vuolo: Parlamento europeo segue la linea tracciata da Forza Italia

“La prossima PAC dovrà essere rivista per ridurre al minimo la burocrazia e creare un regolamento che tenga conto dei tre pilastri della sostenibilità, in particolare quella economica. Come discusso con varie Associazioni di categoria ed agricoltori, mi sono già impegnata pubblicamente affinché, il reddito degli agricoltori possa essere più equo, e siano spostate risorse per la “strategia per il turismo rurale” che riguarda ben 137 milioni di europei ovvero il 30% della popolazione. Altro tema che riguarda soprattutto il Mezzogiorno è la siccità. Con l’approvazione del Regolamento sulle Nuove tecniche genomiche o Tecniche di evoluzione assistita le piante frutto di questi processi saranno più resistenti a fenomeni atmosferici, consentendo al contempo un risparmio di acqua. Inoltre, avremo piante più forti rispetto ai parassiti e di conseguenza sarà possibile una riduzione dell’uso di pesticidi nei campi. Grazie al continuo ascolto dei territori, continua il mio impegno anche nel rispetto della visione di Forza Italia che con grande pragmatismo ha lavorato per il bene degli agricoltori» Queste le dichiarazioni dell’Onorevole Lucia Vuolo, europarlamentare di Forza Italia, all’indomani delle decisioni del Parlamento europeo sul dossier (A9-0014/2024) “Piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche, nonché alimenti e mangimi da esse derivati”.

Durante la sessione plenaria di Strasburgo sono stati approvati due provvedimenti che anticipano l’agricoltura del futuro, come richiesto da Forza Italia. Il primo passo importante è segnato dalla revisione di alcune disposizioni della PAC che ne semplificano applicazione e riducono, seppur in maniera lieve, il carico burocratico. Con questa nuova disposizione, il Parlamento europeo ha approvato l’esenzione dei controlli di condizionalità per i piccoli agricoltori con meno di 10 ettari, e le deroghe alle norme di condizionalità per le Buone condizioni agronomiche ambientali (BCCA) che riguardano la lavorazione terreni (5), copertura minima del suolo (6), rotazione delle colture (7), terreni a riposo (8) e divieto aratura prati permanenti in zone Natura 2000 (9).




Anbi: Italia raffreddata dopo estate anticipata arriva inverno ritardato

Assieme a raffreddori ed influenze, nonché al rischio di gelate per le colture, lo sbalzo termico verso il basso dei giorni scorsi ha portato una benefica discesa nelle temperature dei mari italiani, ricondotte a livelli più in linea con le medie del periodo. Secondo i dati del Programma europeo Copernicus e dell’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), a livello mondiale si registrano, da oltre un anno, le acque marine più calde di sempre, così come conferma il report “European State of the Climate 2023” per quelle, che bagnano i confini esterni del Vecchio Continente.

“Un aspetto della crisi climatica poco percepito dall’opinione pubblica è la sua complessità: la biosfera è unica e l’alterazione di un elemento influisce sull’equilibrio generale – evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Per questo, confinare la siccità come un problema meramente agricolo è un gravissimo errore, perché molteplici sono i servizi ecosistemici apportati: dall’equilibrio ambientale all’attrattività turistica.”

Secondo il report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, chi non pare beneficiare dell’instabilità climatica di questi giorni sono la Sicilia e la Calabria dove, ad esempio, il fiume Lao è al 43% della portata media di questo periodo e l’Ancinale tocca addirittura -95% (fonte: Centro Funzionale Regionale Protezione Civile Calabria); entrambe le regioni sono caratterizzate da enormi deficit idrici, a causa di molti mesi privi di significative precipitazioni.

In Puglia, nei giorni scorsi, si sono registrate piogge sull’Alto Salento (quasi 10 millimetri) e sul Leccese (fino a mm. 5), ma i bacini del Tavoliere trattengono il 37% di acqua in meno rispetto al 2023, cioè mancano oltre 112 milioni di metri cubi.

Non va meglio in Basilicata, dove è impietoso il confronto tra la quantità d’acqua invasata quest’anno e negli anni passati: nella seconda metà di Aprile 2023, rovesci torrenziali avevano fatto confluire ben 14 milioni di metri cubi d’acqua nei bacini della regione; attualmente le disponibilità idriche sono più che dimezzate (-54%) ed il deficit, nonostante un recente apporto di piogge (mln. mc. 2,74), si attesta a quasi 124 milioni di metri cubi (fonte: Autorità Bacino Distrettuale Appennino Meridionale).

Notizie preoccupanti arrivano anche dall’Abruzzo, dove il deficit pluviometrico registrato nei primi 4 mesi del 2024, unitamente alla poca neve caduta sull’Appennino, ha pressochè dimezzato la quantità d’acqua trattenuta nel bacino di Penne, il principale ad uso irriguo, dove mancano all’appello circa 3.600.000 metri cubi; fiducia si ripone nello scioglimento del manto nevoso ora presente a Campo Imperatore (cm. 34) e che potrebbe incrementare la portata del fiume Tavo, che alimenta l’invaso.

Nel Lazio il livello del lago di Bracciano rimane, come un anno fa, 1 metro al di sotto dello zero idrometrico, mentre continua a calare il piccolo lago di Nemi, ora 34 centimetri sotto il livello del 2023. Il fiume Tevere rimane largamente sotto media, così come decrescente è il livello dell’Aniene, mentre incrementi si registrano nei flussi della Fiora.

In Umbria crescono le portate dei fiumi Velino e Topino, mentre cala il Chiascio e l’altezza idrometrica del lago Trasimeno scende a -cm. 1,28.

“E’ la persistente condizione di allarme ecosistemico nel principale lago dell’Italia centrale, l’immagine di un Paese che, al di sotto degli Appennini, non riesce a recuperare il deficit idrico, dovuto a mesi di insufficienti apporti pluviali. E’ quantomai urgente prepararsi a gestire, in maniera condivisa e nel rispetto delle priorità di legge, una condizione d’emergenza che, seppur in maniera non uniforme, appare inevitabile nei mesi a venire” commenta Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.

Restano modesti, nonostante gli incrementi registrati questa settimana, i livelli dei fiumi nelle Marche. A far da contrappeso rimangono i circa 53 milioni di metri cubi invasati nei bacini e che, pur essendo inferiori a quelli del 2023 caratterizzato da fenomeni meteorologici estremi nei primi 4 mesi dell’anno, rappresentano una garanzia d’approvvigionamento per i mesi più caldi e secchi.

Sull’Appennino di Toscana è apparsa tardivamente la neve, che era mancata in inverno: cm. 44 sull’Abetone, oltre 30 centimetri in Garfagnana, mentre sull’Amiata il manto è superiore ai 20 centimetri. Ricchi d’acqua sono i principali alvei con l’eccezione dei bacini più a Sud (Ombrone, Albegna, ecc.).

In Liguria tornano a crescere le portate dei fiumi Vara e Magra, mentre registrano un abbassamento quelle dell’Entella e dell’Argentina.

In Emilia Romagna, oltre mezzo metro di neve è ora presente sui monti bolognesi, reggiani e parmensi (cm. 63 a Lagdei), mentre su quelli romagnoli la cumulata si attesta tra i 15 ed i 30 centimetri.

In Veneto, il bilancio idrico resta ampiamente positivo, nonostante drastiche riduzioni di portata per i fiumi Adige, Piave, Livenza, mentre Bacchiglione, Brenta e Muson dei Sassi scendono addirittura sotto media.

Anche in Lombardia le riserve idriche restano largamente confortanti (+45% sulla media), seppur il fiume Adda cali, pur mantenendo una portata superiore a quella degli scorsi 7 anni.

Ad eccezione del lago di Como, i grandi bacini naturali del Nord restano vicini al colmo: Maggiore 97,7%; Sebino 93,6%; Benaco 98,6%.

I fiumi sono in calo anche in Piemonte ad iniziare dal Po, che resta comunque sopra la media, mentre Tanaro e Stura di Lanzo tornano sotto.

In Valle d’Aosta, infine, il manto nevoso supera i 2 metri e mezzo nelle stazioni sopra i m. 2200; terminati temporaneamente gli apporti dalla fusione nivale, dovuta all’anomalo anticipo d’estate della scorsa settimana, le portate dei corsi d’acqua hanno subìto una decisa contrazione: a Nus, la Dora Baltea in 7 giorni è passata da mc./s 29 a mc/s 6,50 (fonte: Centro Funzionale Regionale Valle d’Aosta)!




25 aprile, Coldiretti/Ixe’, gite e scampagnate per 1 italiano su 2

Nonostante le previsioni meteo incerte quasi un italiano su due (46%) ha scelto di festeggiare il 25 Aprile facendo una passeggiata, una gita fuori porta o un picnic al mare, in montagna o campagna. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè per la festa della Liberazione, con la metà dei cittadini che non resiste al richiamo di una giornata all’aria aperta. La scampagnata è, infatti, la soluzione più adottata in assoluto, mentre un 26% trascorrerà la ricorrenza tra le mura domestiche e un 12% si recherà a casa di parenti e amici, secondo Coldiretti/Ixe’. Ma c’è anche un 4% che si dedicherà alla proprio crescita culturale con visite a mostre e musei, mentre il resto farà altro.
I ponti di primavera confermano la spinta a un turismo di prossimità, con la stragrande maggioranza degli italiani che resterà all’interno dei confini nazionali – rileva Coldiretti – anche cogliendo l’occasione per visitare bellezze e piccoli borghi della propria regione o di quelle limitrofe.
I vantaggi dei piccoli sono la riscoperta della tranquillità e la possibilità di allontanarsi dal caos delle città o dai luoghi turistici più affollati, con un’offerta spesso trainata dalla presenza dei quasi 26mila agriturismi su tutto il territorio nazionale. Non a caso saranno 700mila i visitatori che da questo ponte e fino al primo maggio saranno ospiti delle strutture agrituristiche.
Proprio in occasione della Festa della Liberazione molti agriturismi – conclude la Coldiretti – si sono attrezzati per la giornata con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche con colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper, per rispondere anche alle esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali a chilometri zero di Campagna Amica.




Agricoltura, Coldiretti: bene semplificazione pac, ora più risorse per il settore

La semplificazione della Pac è un primo passo che va ora rafforzato con un alleggerimento ancora più netto dei troppi adempimenti che gravano sulle spalle delle aziende, costrette a spendere un terzo del proprio tempo per stare dietro alle “carte”. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’approvazione della proposta di modifica della Politica agricola comune da parte del Parlamento Europeo, aggiungendo che è necessario aumentare le risorse a sostegno delle aziende agricole.
La revisione della Pac è il risultato delle mobilitazioni pacifiche della Coldiretti che hanno portato migliaia di agricoltori in piazza a Bruxelles, ottenendo anche la proroga degli aiuti di stato, nell’ambito del quadro temporaneo per l’Ucraina. Una misura necessaria per arrivare a una moratoria dei debiti per le imprese agricole colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli.
Oltre all’esenzione dei controlli condizionalità – spiega Coldiretti – per i piccoli agricoltori con meno di 10 ettari, i più colpiti dall’aggravio di inutile adempimenti burocratici, sono importanti le deroghe alle norme di condizionalità per Bcaa 5 (lavorazione terreni), 6 (copertura minima del suolo), 7 (rotazione delle colture), 8 (terreni a riposo) e 9 (divieto aratura prati permanenti in zone Natura 2000).




Ue, D’Eramo: Via libera a revisione Pac premessa per cambio di rotta

“Il voto di oggi può essere l’inizio di un cambio di rotta per dare risposte concrete ed efficaci a un settore fondamentale per il futuro dell’Europa e per la sicurezza alimentare dei paesi che ne fanno parte”. Così il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, commentando il via libera del Parlamento Ue alla revisione della Politica agricola comune, che è “un primo passo per alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori europei e consentire agli Stati membri maggiore flessibilità per concedere esenzioni dalle norme della Pac in caso di problemi nella loro applicazione o di condizioni meteorologiche estreme. Positivo anche aver esentato le piccole aziende agricole di dimensioni inferiori a 10 ettari da controlli e sanzioni in caso di inosservanza di alcune norme”. “Seppure siano miglioramenti solo parziali – continua il sottosegretario – l’approvazione da parte di Parlamento e del Consiglio permetterà semplificazioni, gettando le premesse per ulteriori misure e per continuare sulla strada della sburocratizzazione. Dopo le elezioni di giugno si potrà aprire una fase nuova per ridare agli agricoltori, che sono i primi custodi del territorio, la centralità che meritano e per trovare soluzioni a nodi rimasti irrisolti. Non solo per la Pac, ma anche per direttive come quella sugli imballaggi”, conclude D’Eramo.




Agricoltura, Coldiretti: bene semplificazione Pac, ora piu’ risorse per il settore

La semplificazione della Pac è un primo passo che va ora rafforzato con un alleggerimento ancora più netto dei troppi adempimenti che gravano sulle spalle delle aziende, costrette a spendere un terzo del proprio tempo per stare dietro alle “carte”. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’approvazione della proposta di modifica della Politica agricola comune da parte del Parlamento Europeo, aggiungendo che è necessario aumentare le risorse a sostegno delle aziende agricole.
La revisione della Pac è il risultato delle mobilitazioni pacifiche della Coldiretti che hanno portato migliaia di agricoltori in piazza a Bruxelles, ottenendo anche la proroga degli aiuti di stato, nell’ambito del quadro temporaneo per l’Ucraina. Una misura necessaria per arrivare a una moratoria dei debiti per le imprese agricole colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli.
Oltre all’esenzione dei controlli condizionalità – spiega Coldiretti – per i piccoli agricoltori con meno di 10 ettari, i più colpiti dall’aggravio di inutile adempimenti burocratici, sono importanti le deroghe alle norme di condizionalità per Bcaa 5 (lavorazione terreni), 6 (copertura minima del suolo), 7 (rotazione delle colture), 8 (terreni a riposo) e 9 (divieto aratura prati permanenti in zone Natura 2000).




Ue: Centinaio, su Pac e Ngt due accordicchi

“Due accordicchi di fine legislatura, votati in tutta fretta quando ormai non c’è più tempo per dare agli agricoltori italiani ed europei quella svolta e quella prospettiva di modernizzazione di cui hanno bisogno. Questo rappresentano i voti di oggi al Parlamento europeo sulle modifiche alla Pac e sulle Ngt (o Tea)”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.

“Certamente non potevamo sperare che questi ultimi mesi prima delle elezioni portassero con sé un effettivo cambio di rotta delle politiche agricole europee. Dobbiamo ancora una volta accontentarci di mezzi passi avanti, seppur positivi, in attesa di una nuova maggioranza di centrodestra che sappia finalmente valorizzare anche in Europa il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e protagonisti attivi di una transizione ecologica, che rispetti anche la sostenibilità economica e sociale”, conclude Centinaio.