Acqua, Vincenzi (Anbi): mettere al centro opere pubbliche e investimenti per recuperare capacità invasi. VIDEOINTERVISTA

“Noi dobbiamo interpretare i dati che abbiamo rispetto alle piovosità e rispetto al meteo nel nostro Paese quindi dei cambiamenti climatici in modo positivo.” – così ad AGRICOLAE Francesco Vincenzi, presidente ANBI, al termine dell’incontro “Acqua e agricoltura” questa mattina a Palazzo Rospigliosi – “Il nostro Paese nei momenti di difficoltà è riuscito a dare risposte importanti: se pensiamo nel dopo l’alluvione del ’66 cosa ha fatto la Commissione De Marchi in termini di sicurezza del territorio e quello che ha fatto dopo grandi periodi di siccità al Sud la Cassa del Mezzogiorno. Noi come Paese oggi siamo nelle condizioni di dover gestire questi periodi di emergenza, mettendo però al centro l’opera pubblica e mettendo in centro gli investimenti nel nostro Paese per recuperare quella capacità di invaso che oggi non abbiamo e che vediamo correre al mare oltre l’89% della risorsa idrica. Il piano invasi proposto da Coldiretti insieme ad ANBI, è la risposta concreta a quella che è un’agricoltura che ha bisogno di vincere la sfida dell’innovazione ma anche quella della sostenibilità ambientale. Lo vogliamo fare continuando a dare l’opportunità ai nostri agricoltori di raccontare che il cibo è un cibo sostenibile, che la nostra agricoltura è sostenibile, utilizzando al meglio la risorsa idrica e valorizzare quello che è il vero valore ambientale dell’acqua in agricoltura.”




Ue. Caretta (FdI), revisione Pac frutto del lavoro del ministro Lollobrigida

“L’Europa torna a guardare agli agricoltori come una risorsa strategica e non come un nemico da abbattere a colpi di direttive dettate dall’ideologismo ambientalista. Grazie al lavoro del ministro Lollobrigida e di tutto il governo Meloni, in Europa si respira un’aria nuova in tema di politiche agricole. La revisione della Pac, decisa dal Consiglio europeo, è un successo italiano di cui godranno gli agricoltori italiani, europei e tutti i cittadini che hanno diritto ad accedere a cibo sano, prodotto nei nostri territori e non importato da Paesi che, al contrario nostro, non si attengono ai parametri minimi di rispetto dell’ambiente”.

E’ quanto dichiara l’on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia



Ue. Sottosegretario La Pietra, revisione Pac è una vittoria del governo Meloni

“La revisione della Pac è una vittoria del governo Meloni, che grazie all’impegno del ministro Lollobrigida, ha determinato un cambio di rotta delle politiche agricole europee. Dopo anni di cosiddetto green deal, spinto al limite del fanatismo ambientalista, l’Europa deve tornare a considerare gli agricoltori come primi custodi dell’ambiente e non come nemici. L’approccio ideologico di Bruxelles in questi decenni ha messo in ginocchio gli agricoltori europei, a tutto vantaggio di una concorrenza extra europea, che non essendo sottoposta a nessuno dei vincoli a cui sono stati sottoposti i nostri agricoltori, se ne è approfittata a danno della nostra economia e di quel rispetto dell’ambiente che, teoricamente, si voleva attuare. Grazie al lavoro del governo Meloni ora, proprio nell’anniversario dei Trattati di Roma, di cui l’Italia fu protagonista, l’agricoltura è tornata centrale nelle decisioni della UE. L’obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra rispetto dell’ambiente e sviluppo rimane ambizioso, ma senza paraocchi ideologici, sono fiducioso che si possa centrare”.  E’ quanto dichiara il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra.




Acqua, Zaganelli (Ismea): necessario potenziare monitoraggio eventi climatici avversi

“Ismea mette al servizio del settore agricolo in merito al ruolo dell’acqua, innanzitutto, il monitoraggio delle risorse idriche, degli eventi siccitosi e la loro gravità, frequenza e durata. L’agricoltura è indubbiamente il settore più esposto a questi eventi. Siccità vuol dire tendenza ad aridità del suolo, che comporta la perdita di resa, lo stravolgimento delle scelte produttive e addirittura anche l’abbandono dell’attività”.

Lo ha detto la direttrice generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli, intervenendo al convegno “Acqua e agricoltura: rapporti sostenibili”, organizzato presso la sede di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi con fondazione Univerde e Almaviva.

“Ismea ha sempre di più potenziato la rete di monitoraggio degli eventi climatici avversi con una banca stati ultimamente ampliata con trenta variabili degli ultimi 30 anni”, spiega Zaganelli. “Così abbiamo analisi statistiche di eventi climatici sempre più frequenti e siccitosi”, sempre più durevoli, “non solo al Sud ma anche nel Nord Italia”. Ismea, inoltre, cerca di potenziare le analisi che restituiscono la situazione sull’“impatto degli eventi climatici avversi, soprattutto nel settore produttivo. In ultimo, cerca di accompagnare gli stakeholder, le istituzioni e i politici nell’individuazione dei migliori strumenti per la prevenzione e la mitigazione”.
Nell’ambito del piano dei rischi in agricoltura e del comitato tecnico, aggiunge la direttrice Ismea, l’Istituto “ha portato avanti la necessità di potenziare gli indicatori degli eventi climatici avversi. Rispetto alla siccità, non basta parlare di scarsità delle precipitazioni ma bisogna vedere anche la frequenza delle precipitazioni ecc”. Zaganelli sottolinea quindi, nell’ambito del monitoraggio, la necessità di sistemi di rilevazione della Terra, come i “satelliti di nuova generazione a bassa quota”, anche per caratterizzare le diverse aree del paese e la loro vulnerabilità agli eventi catastrofali.
Quindi, conclude la direttrice Ismea, “analisi, conoscenza dei fenomeni, formazione e utilizzo di migliori tecnologie: questo è quello cerchiamo di mettere a disposizione di tutti, politici, imprese, evitando barriere tra i vari attori”.




Agrofarmaci, Osservatorio Agrofarma conferma crescita del settore in Italia. Trend nel bio e in agricoltura 4.0. VIDEOINTERVISTE

Oltre 30 milioni l’anno investiti in attività di R&D da parte delle aziende associate, agricoltura 4.0 in crescita e superfici coltivate secondo metodo biologico in Italia in continuo aumento. È questo il quadro che emerge dal nuovo Osservatorio Agrofarma, un report che, con cadenza semestrale, intende fornire informazioni sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana e del comparto agricolo, presentato oggi a Palazzo Madama su iniziativa del Senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica e con la partecipazione di  Paolo Tassani Presidente di Agrofarma-Federchimica e di Enrica Gentile, CEO & Founder Areté Sr.

VIDEOINTERVISTE:

Agrofarmaci, De Carlo: l’Italia ha ridotto del 12,5% uso, senza bisogno che ce lo dicesse l’Europa. VIDOINTERVISTA

Agrofarmaci, Tassani: diminuzione dell’uso accompagnata da investimenti tecnologici. VIDEOINTERVISTA

Osservatorio Agrofarma, le aziende del settore investono 30 mln annui in R&D. Agricoltura 4.0 e biologico in crescita




Osservatorio Agrofarma, le aziende del settore investono 30 mln annui in R&D. Agricoltura 4.0 e biologico in crescita

Oltre 30 milioni l’anno investiti in attività di R&D da parte delle aziende associate, agricoltura 4.0 in crescita e superfici coltivate secondo metodo biologico in Italia in continuo aumento.

È questo il quadro che emerge dal nuovo Osservatorio Agrofarma, un report che, con cadenza semestrale, intende fornire informazioni sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana e del comparto agricolo, presentato oggi a Palazzo Madama su iniziativa del Senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica. “Siamo felici ed orgogliosi di mettere a disposizione di media, stakeholder e consumatori un contenitore di dati ed informazioni costantemente aggiornati” – ha dichiarato Paolo Tassani Presidente di Agrofarma-Federchimica – “Questo secondo report testimonia l’impegno del settore nella messa a punto non solo di prodotti agrofarmaci, ma di un pacchetto di soluzioni sempre più innovative ed efficaci per rispondere alle richieste di istituzioni, agricoltori e consumatori per una produzione agroalimentare sostenibile e competitiva. La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food.

“Emerge l’immagine di un settore in crescita, trainato da imprese strutturate e con alta propensione all’innovazione, impegnate su un mercato che a sua volta ha registrato una crescita costante negli ultimi anni. La forte connessione con i settori altamente innovativi dell’agritech e delle biotecnologie, degli input agricoli a più basso impatto, fa si che queste imprese giochino un ruolo di primo piano nell’accompagnare l’agricoltura e le relative filiere nel percorso della transizione ecologica, e i dati evidenziano in modo chiaro questo progresso.” – afferma Enrica Gentile, CEO & Founder Areté Sr. Il costante miglioramento nell’uso degli agrofarmaci e degli altri input produttivi risulta, infatti chiaramente dal report attraverso l’analisi del comparto dell’agricoltura digitale. Nel 2023 il 9% della SAU italiana (analizzata su un campione di 8,3 milioni di ettari) è stata coltivata attraverso strumenti 4.0, continuando ad essere uno dei settori di maggiore crescita (+ 71%). con un mercato che nel 2023 valeva 2,5 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le attività di Ricerca e Sviluppo (R&D) condotte dall’industria degli agrofarmaci in Italia, il report evidenzia che la spesa destinata allo sviluppo di prodotti agrofarmaci raggiunge i 32 milioni di euro, pari, in media, al 2,9% del fatturato totale per azienda, contro una media, secondo i dati ISTAT, del 1,5% del comparto industriale. A questi vanno poi aggiunti gli investimenti fatti a livello globale ed europeo per l’individuazione e la registrazione di nuove sostanze attive.

A proposito di agricoltura biologica, Osservatorio Agrofarma evidenzia come le superfici destinate a questa tipologia produttiva in Italia continuino a crescere. L’incidenza dell’agricoltura biologica sulla SAU totale italiana (pari al 20% nel 2022 con 2,3 milioni di ettari totali) è di gran lunga superiore alla media europea, che si attesta intorno al 9% nello stesso anno. Tali trend di crescita costante si riflettono anche nell’offerta di agrofarmaci e nelle attività di R&D condotte dalle imprese associate ad Agrofarma, per le quali il fatturato delle vendite di prodotti autorizzati per l’impiego in agricoltura biologica nel 2023 è di 134 milioni di euro, pari a circa il 12% del fatturato totale. Si tratta di una percentuale destinata a crescere se si considera che oggi i prodotti impiegabili in agricoltura biologica rappresentano il 20% del totale, ma, tra quelli che verranno lanciati nell’arco dei prossimi tre anni, la quota sale al 30%, a conferma sia dell’impegno che come industria abbiamo assunto a livello europeo, sia dei trend autorizzativi già evidenziati con il report dell’Osservatorio, che osservava una crescita del +102 % delle vendite di agrofarmaci contenenti principi attivi consentiti in agricoltura biologica. In crescita anche le imprese biotech in Italia, il cui numero in Italia negli ultimi 15 anni è quasi raddoppiato, con un fatturato complessivo nel 2022 di circa 13,6 miliardi di euro. L’Osservatorio Agrofarma, quindi, fa emergere chiaramente l’alta propensione all’innovazione e alla sostenibilità del comparto agricolo italiano. In questo contesto le Imprese di Agrofarma sono da sempre in prima linea nel fornire agli agricoltori prodotti e soluzioni che, combinati e integrati tra loro, consentono di rispondere non solo alle esigenze produttive, ma anche a quella di una sempre maggiore tutela della salute umana e dell’ambiente.

 




Agricoltura, Cerreto (FdI): Consiglio Ue approva revisione mirata norme Pac, vittoria del Governo Meloni

“Con l’approvazione in Consiglio UE della revisione mirata di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (PAC) si risponde concretamente alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. Questa revisione porta la firma del Governo Meloni e ministro Lollobrigida che hanno fortemente lavorato affinché si riducessero gli oneri amministrativi per gli agricoltori, sempre nel rispetto di una tutela ambientale che non deve però trascendere in vanagloriose ideologie ambientaliste. In questo modo inizia la fase di riparazione degli errori commessi negli anni e si inizia, finalmente, a considerare nel giusto verso un settore importante per l’Europa.” Lo ha dichiarato l’on. Marco Cerreto, capogruppo per Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura.




Pac, Calandrini (FdI): Cambiamenti della Politica agricola risultato del serio lavoro del governo Meloni

“Il settore agricolo è al centro della politica del governo e del ministro Francesco Lollobrigida da mesi ormai e ha visto diverse misure attuate per supportarlo. Se negli altri Paesi le proteste degli agricoltori sono continuate, infatti, in Italia c’è stato da subito un dialogo costruttivo. Ora in Europa, grazie all’importante lavoro in primis di Giorgia Meloni, è stato dato l’ok alla revisione della Politica Agricola Comune. Sono soddisfatto di questo risultato, perché come Fratelli d’Italia da sempre sosteniamo che l’ambiente va protetto e la transizione ecologica va portata avanti, ma gradualmente, tenendo conto dei contesti nazionali e delle ripercussioni economiche. È necessario anche in questo campo il buonsenso e il presidente del Consiglio è riuscita a far passare questo nuovo approccio alla materia. La revisione della Pac avrà così l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e di dare una maggiore flessibilità per il rispetto dei vincoli ambientali”.

 

Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.




Agrofarmaci, De Carlo: l’Italia ha ridotto del 12,5% uso, senza bisogno che ce lo dicesse l’Europa. VIDOINTERVISTA

“I dati oggi ce lo dicono in maniera molto chiara: non abbiamo avuto bisogno dell’Europa affinché i nostri agricoltori capissero l’importanza di avere un terreno sostenibile. Siamo riusciti a bloccare in Europa quell’assurda taglio all’utilizzo degli agrofarmaci, che non aveva nessuna ragione e che sarebbe stato iper penalizzante per l’Italia, proprio per il fatto che noi, negli ultimi tre anni, abbiamo ridotto del 12.5% l’utilizzo e quindi un taglio trasversale avrebbe sicuramente premiato quelli che invece in questi anni gli hanno aumentato”.

Così ad AGRICOLAE Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato, a margine della presentazione dei dati Osservatorio Agrofarma mostrati oggi al Senato.

“Questo è un mercato che subisce oggi tantissime crisi ma che l’approccio con il quale deve affrontarle e che il Parlamento ha capito il Governo soprattutto è stato assolutamente avanguardista è quello di un approccio che mette ricerca tecnologia, innovazione al centro del proprio agire. Su queste linee noi anche in Commissione anche in Parlamento sicuramente lavoreremo nei prossimi anni per anche per rovesciare questa immagine di un’agricoltura contro l’ambiente che in realtà non è così”.




Ue: Coldiretti, bene semplificazione Pac, ora moratoria sui debiti

Il via libera degli Stati membri alla proposta di semplificazione della Pac rappresenta una prima risposta importante alle richieste della Coldiretti a tutela delle imprese agricole, alla quale deve ora seguire una moratoria sui debiti delle aziende”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare l’approvazione da parte dei 27 Stati membri della revisione della Politica agricola comune, con una serie di misure di alleggerimento degli adempimenti burocratici delle quali andranno a beneficiare cinquecentomila piccoli agricoltori italiani come richiesto da Coldiretti. Il presidente della principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa ha avuto una serie di incontri istituzionali a Bruxelles in occasione del Consiglio.

Un primo passo che va ora rafforzato con una semplificazione ancora più profonda di tutte le regole della Pac che gravano su tutte le aziende, a prescindere dalla loro dimensione, considerato che oggi – rileva Coldiretti – un agricoltore spende un terzo del suo tempo per riempire moduli e carte burocratiche.

La revisione della Pac è il risultato delle mobilitazioni pacifiche della Coldiretti che hanno portato migliaia di agricoltori in piazza a Bruxelles, ottenendo anche la proroga degli aiuti di stato, nell’ambito del quadro temporaneo per l’Ucraina. Una misura necessaria per arrivare a una moratoria dei debiti per le imprese agricole colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli.

Positivo anche il rinvio del voto sul regolamento sul Ripristino natura, su cui si è discusso in Consiglio Ambiente Ue, per la mancanza di una maggioranza favorevole dopo che contro la proposta di regolamento si è costituito un fronte di Paesi, guidato proprio dall’Italia e comprendente Olanda, Svezia, Polonia, Finlandia, Belgio, Austria e Ungheria. La prova – secondo Coldiretti – che si tratta di una legge senza logica che, tra le altre cose, diminuisce la produzione agricola e aumenta la burocrazia a carico delle imprese, mettendo in contrapposizione la natura e l’agricoltore, che in realtà è il primo e vero custode dell’ambiente”.

Al centro dei lavori del Consiglio Agricoltura Ue anche il tema delle nuove tecnologie di miglioramento genetico raggruppate sotto la denominazione Tea o Ngt (Tecnologie di Evoluzione Assistita). Si tratta di tecniche che non hanno nulla a che fare con i vecchi Ogm – sottolinea la Coldiretti – poiché non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta e permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici, della difesa della biodiversità e affrontare l’obiettivo della sovranità alimentare.

Si tratta di un sostegno della competitività delle imprese agricole che hanno la necessità di innovare per crescere. La vera transizione ecologica – continua Coldiretti – passa da soluzioni pragmatiche, che aiutino concretamente gli agricoltori a ridurre input chimici e risorse naturali, ma anche ad adattarsi alle nuove patologie e ai nuovi insetti che sempre più si diffondono anche in Europa a causa dei cambiamenti climatici.




Acqua, L’Abbate: liberare risorse per agricoltura usando acque reflue in industria. VIDEOINTERVISTA

“La tecnologia deve venire a supporto per evitare gli sprechi d’acqua. E soprattutto per fare in modo non solo che sulle strutture esistenti venga fatta la manutenzione – sappiamo le problematiche per esempio nelle reti colabrodo – ma soprattutto per crearle in modo che possano acquisire quell’acqua che adesso cade più velocemente per via del cambiamento climatico”.

Lo ha detto la deputata Patty L’Abbate, vicepresidente della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, al convegno “Acqua e agricoltura: rapporti sostenibili”, organizzato presso la sede di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi con fondazione Univerde e Almaviva.

“Dall’altra parte la politica deve effettuare delle incentivazioni e deve creare un meccanismo per poter posto al primo posto l’agricoltura. Rendiamoci conto che senza l’agricoltura noi non potremo sfamare nel 2050 nove miliardi di persone”, sottolinea L’Abbate. “Se l’acqua, che viene utilizzata non solo in agricoltura ma anche nell’industria e per altri scopi, è purtroppo poca, a livello industriale potremmo usare l’acqua reflua, che viene poi lavorata con un terziario per far sì di liberare le acque che si servono nell’agricoltura, assolutamente”.




Ue, Giansanti: raccolti primi risultati ma centrale garantire reddito e stabilità ad agricoltori. VIDEO

“Dopo la nostra assemblea del 26 febbraio a Bruxelles, dove abbiamo presentato un manifesto in dieci punti, abbiamo iniziato a raccogliere i primi risultati. Molto ancora c’è da fare ma non posso che ovviamente plaudire a quelle che sono le prime soluzioni offerte dal Consiglio dei ministri e dalla Commissione. Certo c’è ancora molto da fare, i lavori parlamentari di queste settimane, comunque, hanno anche dato alcuni segnali negativi se pensiamo all’approvazione della legge sulle emissioni industriali. Quindi su questo ovviamente dobbiamo continuare a lavorare insieme alle istituzioni per trovare delle soluzioni e rafforzare il settore primario.

Oggi è fondamentale dare garanzia e stabilità al reddito degli agricoltori, ma soprattutto certezze, certezze a tutti i nostri consumatori.”

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti in merito al consiglio Agrifish in corso a Bruxelles.




Acqua, Gesmundo (Coldiretti): rinnoviamo invito a governo ad agire tempestivamente su invasi

“Abbiamo ottenuto degli importanti risultati in Europa, oltre alle semplificazioni c’è una maggiore flessibilità sugli aiuti di Stato. Grazie a questo Coldiretti ha proposto una moratoria sui debiti delle imprese agricole, per dare una risposta concreta e veloce alle aziende. Questo, del resto, è un problema che riguarda imprese su tutto il territorio e risponde all’aumento dei tassi che hanno messo in difficoltà le aziende che investono. Noi che abbiamo un ascolto costante con i 400mila agricoltori professionali sappiamo che è una scelta decisiva quella della moratoria per favorire il credito, in attesa del calo dei tassi”. Lo ha detto il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo al convegno “Acqua e agricoltura: rapporti sostenibili”, organizzato presso la sede di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi con fondazione Univerde e Almaviva.

“Sette italiani su dieci considerano gli agricoltori come custodi dell’ambiente”, prosegue Gesmundo. “È una risposta a chi come l’ex commissario Timmermans, anche con il Green Deal, voleva dividere l’agricoltura dall’ambiente con scelte folli. Noi rinnoviamo il nostro patto con il consumatore, anche con la gestione intelligente dell’acqua, perché viviamo periodi di siccità sempre più frequenti”.

“Abbiamo bisogno di un Piano nazionale di invasi con pompaggio, che dia acqua potabile ed energia prima di tutto alle famiglie e poi alle imprese. Su questo rinnoviamo al Governo un invito ad agire tempestivamente”, conclude il segretario Coldiretti.




Acqua, Pichetto Fratin: bisogna fare invasi grandi e piccoli e ridurre numero gestori sistema idrico. VIDEOINTERVISTA

“L’accompagnamento che peraltro le organizzazioni di categoria stanno portando avanti – qui oggi siamo da Coldiretti, che lo sta facendo in modo massiccio – è quello di modernizzare il sistema agricolo. La modernizzazione è quella delle tecniche, quindi il ricorso a nuove tecnologie nell’utilizzo dell’acqua. Dall’irrigazione a scorrimento all’irrigazione a pioggia, all’irrigazione a goccia determinano automaticamente una riduzione del quantitativo di acqua utilizzata, e dall’altra parte un grande vantaggio per l’irrigazione, per le colture, e quindi un beneficio per l’azienda. Tutto questo determina una crescita del livello delle nostre imprese”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin al convegno “Acqua e agricoltura: rapporti sostenibili”, organizzato presso la sede di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi con fondazione Univerde e Almaviva.

“Serve innanzitutto fare gli invasi”, dichiara Pichetto. “Da quelli grandi a quelli piccoli. Sono cinquant’anni che non facciamo dighe. E naturalmente invasi significa avere la possibilità di raccogliere l’acqua piovana quando ne viene anche troppa, e rilasciarla quando c’è la siccità. Noi in Italia raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana. Altri paesi che hanno la nostra latitudine raccolgono oltre il 30%, la Spagna oltre il 37%. Noi dobbiamo puntare a crescere in maniera forte nella raccolta dell’acqua piovana. Il che significa creare le condizioni per rilasciarla quando c’è la siccità, ma anche eventualmente a rilasciarla di notte per produrre energia. Di conseguenza è un beneficio per il sistema paese oltre che per gli operatori che si muovono. Tutto questo significa una gestione oculata e razionale”.
“Nel sistema idrico”, precisa il ministro, “abbiamo 3291 gestori. Noi dobbiamo ridurre notevolmente i nuovi gestori, perché devono essere più robusti, proprio per poter fare le opere nuove o quelle grandi manutenzioni che i gestori piccolissimi non hanno la forza di fare”.




Agrofarmaci, Tassani: diminuzione dell’uso accompagnata da investimenti tecnologici. VIDEOINTERVISTA

“Questa è un’evoluzione che sta nei numeri e lo scopo di questi incontri è proprio quello di presentare i numeri, perché i numeri non mentono mai quando sono basati su dati autorevoli. E questa riduzione c’è stata, è stata chiaramente accompagnata da una evoluzione che l’industria ha avuto nella sua ricerca sviluppo ma anche nello stato di tecnologie che noi consideriamo importantissime per gli agrofarmaci, quindi le modalità applicative, le macchine erogatrici, i sistemi di supporto alla decisione per gli agricoltori, questi hanno certamente tutti insieme influenzato in maniera importante questo risultato”.

Così ad AGRICOLAE Paolo Tassani, presidente di Agrofarma-Federchimica, a margine della presentazione dei dati Osservatorio Agrofarma mostrati oggi al Senato.

“La prospettiva è sicuramente positiva per quanto concerne l’ambito del biologico, nella presentazione i numeri dicono che gli agrofarmaci impiegabili in agricoltura biologica sono una parte rilevante oggi del portafoglio delle aziende e aderenti ad agrofarmaci e sono una parte importante del portafoglio di ricerca e sviluppo.

Ovviamente questi prodotti sono prodotti che hanno delle caratteristiche diverse e e che necessitano proprio dell’accompagnamento alle tecnologie di cui facevo menzione prima, perché comunque hanno delle caratteristiche differenti e richiedono anche una preparazione in termini logistici della filiera, perché abbiamo sostanze, ad esempio, che sono cosiddette vive, sono microrganismi che quindi devono essere anche stoccati e trasportati nella giusta maniera. Per questo è importante avere un percorso condiviso che permetta da un lato alla norma di accompagnare l’innovazione e dall’altra a tutta la filiera, inclusa quella a valle degli utilizzatori e dei rivenditori, che accompagni la disponibilità di questi prodotti”.