AIUTI DI STATO ALL’AGROALIMENTARE – SERPILLO, UCI: IMPORTANTE SUPPORTO ALLE IMPRESE

“Sicuramente si tratta di un importante provvedimento sebbene, in una situazione come questa, le aziende che potranno usufruire di tali aiuti saranno sicuramente le più strutturate”.

Così il Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo, in merito al via libera, da parte dell’UE ad alzare il tetto degli aiuti di Stato all’agroalimentare.

“L’industria agroalimentare italiana è una realtà economica composita, con una prevalenza di imprese medio-grandi. Il tessuto economico è diffusamente rappresentato e caratterizzato da Piccole e Microaziende.
Quest’ultime sono meno ricettive rispetto agli strumenti finanziari e avrebbero bisogno di un’assistenza di natura tecnico-finanziaria puntuale e su misura. Con la difficoltà di questo momento, rischiano di trovarsi davanti a una barriera insormontabile di burocrazia e di misure di impedimento al normale utilizzo di tali strumenti.
Al contrario, quelle più strutturate e di una certa dimensione produttiva, dispongono di tutti gli strumenti necessari per muoversi agilmente e accedere a questi aiuti.

In ogni caso si tratta di risorse che portano ossigeno al tessuto economico, nel contempo consentono di dare continuità e certezza ai rapporti col mercato e di contribuire al superamento della crisi epocale che sta vivendo il Paese”.

Conclude il Presidente UCI: “Domani, i capi di Stato dovranno trovare un accordo sugli strumenti da utilizzare a livello europeo per rispondere alla crisi economica dovuta alla pandemia.

Vedremo se l’Unione Europea, con una strategia di intervento comune, si assumerà l’onere di assistere i Paesi in grande difficoltà come il nostro.
E capiremo meglio se tutti questi strumenti, alla fine, cadranno esclusivamente sulle spalle del debito pubblico italiano, e quindi dei cittadini, oppure se l’Europa vorrà dare una svolta al proprio ruolo.

Tutto dipende dalla decisione che domani i Capi di Stato prenderanno sulla scelta di dare vita o meno ai corona-bond, e in tal modo se saranno in grado o meno di dare dimostrazione del valore del Progetto Europeo, con un atteggiamento solidale rispetto alla drammaticità in cui diversi Paesi si stanno difendendo dalla pandemia.

Domani la posta è grossa: ci giocheremo il progetto Europa Unita”.