La Corte d’Appello di Firenze ha confermato: il contributo di bonifica è legittimo e va pagato; ha infatti respinto, per inammissibilità e infondatezza, l’appello proposto da 49 proprietari di immobili nel comune di Santa Croce sull’Arno e nei dintorni, che lamentavano la legittimità del contributo di bonifica, asserendo che i loro immobili, non ricevevano alcun “concreto vantaggio” dalle opere del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord.
La Corte d’Appello ha invece sentenziato che basta pensare alle opere inerenti alla manutenzione e gestione del “reticolo idraulico” ed alle correlate attività di difesa dai rischi idraulici provocati dalla pioggia, per capire che tali vantaggi sono a beneficio di tutta la zona su cui l’ente consortile opera: si tratta infatti di vantaggi “generali”.
“E' una significativa vittoria in un momento, in cui una scomposta tutela di interessi corporativi cerca inutilmente di screditare il nostro lavoro – afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e a Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Dalla nostra parte c’è l'orgoglio di migliaia di accordi e protocolli con gli Enti Locali, perché è proprio grazie al contributo di bonifica che si riesce a garantire una manutenzione idraulica efficiente, prima risposta ai cambiamenti climatici in atto.”
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