ANIMALI, CARABINIERI NAS: DEFERITE TRE PERSONE DOPO CONTROLLI IN ABRUZZO E SICILIA

Proseguono i controlli dei NAS sugli allevamenti di animali da reddito per la verifica del rispetto di tutte le norme che regolano lo specifico settore. In tale contesto il Nas di Pescara è tornato presso due allevamenti di ovini già oggetto di controllo ad inizio febbraio e di proprietà della medesima persona; in entrambe le strutture i Carabinieri hanno riscontrato nuovamente gravi criticità che hanno portato alla denuncia dell’uomo e del dipendente avente funzione di custode giudiziario degli animali. Per entrambi è stata contestata la parziale sottrazione degli animali sottoposti, nel corso della precedente ispezione, a vincolo del sequestro da parte dell’A.G. e dei quali avevano la custodia; inoltre i due si sono resi responsabili della morte di vari animali dei quali avevano la custodia, omettendo di alimentarli.

Durante un’attività di controllo all’interno di un allevamento zootecnico sito nella provincia etnea, i Carabinieri del Nas di Catania hanno sequestrato numerose confezioni di medicinali ad uso veterinario, prevalentemente ormoni, antibiotici e anabolici, detenuti senza alcuna prescrizione medica e scaduti di validità, per essere somministrate senza alcun controllo medico agli animali dell’azienda. I militari, con la collaborazione del locale distretto veterinario hanno effettuato il sequestro sanitario dell’intero allevamento costituito da 11 bovini, di cui 3 sprovvisti di contrassegni identificativi, poiché sottoposti abusivamente a trattamenti terapeutici. Durante l’ispezione all’interno dell’azienda è stato inoltre rinvenuto un laboratorio caseario, dove era in corso la lavorazione del latte. Nel contesto sono state sequestrati ricotta, formaggi e mozzarelle prodotti con latte in cattivo stato di conservazione e acqua non potabile potenzialmente contaminata. Il titolare dell’attività, sprovvisto delle necessarie autorizzazioni, è stato denunciato in stato di libertà per somministrazione abusiva di farmaci veterinari e multato con una sanzione amministrativa di 3 mila euro oltre al valore della struttura e merce sequestrata che ammonta a oltre 500mila euro