Arturo Semerari: al centro garanzie di credito e assicurazioni

arturoIl miglioramento delle prospettive congiunturali nei paesi avanzati, già confermato dai risultati di fine anno, delinea un quadro sicuramente più incoraggiante, nel 2014, anche per l’Italia e soprattutto per le imprese del sistema agroalimentare, che più di altre stanno dimostrando la loro vitalità, specialmente all’estero, e un’apprezzabile capacità di reazione agli effetti negativi della crisi.

L’agricoltura, seppure con gli alti e bassi associati alle componenti climatiche, ha saputo svolgere in questi mesi un’efficace azione di contrasto alle spinte recessive, preservando – più di quanto riscontrato in altri settori – i livelli occupazionali, garantendo gli approvvigionamenti industriali e sostenendo le esportazioni sia direttamente, con una partecipazione attiva alle vendite all’estero, sia implicitamente valorizzando, con l’elevato standard di qualità delle materie prime realizzate, il made in Italy dei prodotti alimentari e delle bevande.

Senza dubbio la recessione, protrattasi per otto trimestri consecutivi, ha lasciato una pesante eredità nelle campagne italiane in termini di capacità di tenuta dei redditi aziendali, di propensione agli investimenti e di accesso al credito.

Un fenomeno, quest’ultimo, costantemente monitorato da Ismea che con specifici strumenti finanziari interviene ormai da diversi anni a sostegno delle imprese agricole, rilasciando garanzie a fronte di finanziamenti bancari.

Il bilancio di questa attività, che si è rivelata efficace se non altro in termini di mitigazione del credit crunch, è sicuramente positivo. Quest’anno, già nel mese di settembre, è stato raggiunto un livello di erogazioni garantite da Ismea prossimo a quello dell’intera annata 2012. Un sostegno che si è materializzato prevalentemente in spese di investimento nell’innovazione tecnologica, in interventi nel miglioramento fondiario, in acquisti di macchinari e attrezzature e nella costruzione di beni immobili ad uso strumentale.

Le garanzie Ismea hanno anche consentito alle aziende agricole di consolidare le passività attraverso operazioni di ristrutturazione dei debiti. Il tutto con una attiva partecipazione dei giovani – destinatari del 27% delle garanzie – e delle imprese in fase di start-up.

Un rilevante contribuito Ismea lo svolge anche nel mercato assicurativo, ambito in cui l’Istituto interviene con il Fondo di riassicurazione, il cui scopo è quello di favorire la diffusione di polizze in agricoltura attraverso una riduzione del costo dei premi pagati dagli agricoltori. I dati confermano il trend crescente dei volumi assicurati e un ampliamento delle tipologie assicurative, confermato dallo spostamento del baricentro dalle polizze monorischio a quelle pluririschio e multirischio, che raggiungono ormai una quota di mercato attorno al 60%.

E’ proseguito, nel 2013, l’impegno di Ismea a favore dell’imprenditoria giovanile, con il forte impulso che l’Istituto ha voluto continuare a riservare allo strumento del primo insediamento. Un sostegno materiale che, attraverso l’erogazione di mutui trentennali agevolati, consente ai giovani l’acquisto dei terreni agricoli necessari ad avviare l’attività, irrealizzabile senza l’acquisizione della base fondiaria.

Da rilevare anche lo sforzo intrapreso da Ismea per sostenere il ricambio generazionale in agricoltura attraverso la misura cosiddetta del subentro, che con finanziamenti agevolati sostiene progetti di sviluppo o di consolidamento di iniziative nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Il 2014 sarà infine l’anno che porterà a regime altri due importanti strumenti gestiti da Ismea, rappresentati dal Fondo di investimento nel capitale di rischio e dal Fondo credito. Il primo è destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese agroalimentari con apporti diretti di capitale, realizzabili sia attraverso l’acquisizione di partecipazioni di minoranza, sia mediante l’assunzione di quote di partecipazione minoritarie in fondi di investimento privati già operanti nel settore. Con il Fondo credito si punta invece a potenziare, mediante il concorso di risorse finanziarie pubbliche e private, l’offerta di credito a vantaggio delle aziende agricole, con benefici anche in termini di riduzione dei tassi di interesse applicati.

 

Arturo Semerari

(Presidente Ismea)