BELLANOVA ILLUSTRA AZIONE GOVERNO ALLE COMAGRI: REDDITO, ACCESSO ALLA TERRA, EXPORT, PREVENZIONE, CLIMA E SEMPLIFICAZIONE. NO TASSE

Il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova illustra ai deputati e ai senatori delle commissioni Agricoltura riunite l’azione di governo di competenza del Mipaaf. Al centro dell’agenda Bellanova posiziona la trasparenza in etichetta, la lotta al caporalato, un piano straordinario per esportare il made in Italy e contrastare così il danno conseguente i dazi Usa, la terra ai giovani e l’agricoltura ‘rosa’. Poi la consulta sul clima e sulle priorità agricole. Infine promette: no tasse agli agricoltori, maggiore semplificazione e infrastrutture logistiche.

“Vogliamo mettere l’agricoltura al centro dell’agenda del governo”, spiega Bellanova. “Per un settore dove l’Italia detiene alcuni primati europei a partire dal valore aggiunto pari a 33 miliardi di euro che ci posiziona prima della Francia e della Spagna. Ai prodotti agricoli italiani spettano alcuni primati nell’Ue, è italiano oltre il 35% del valore commercializzato di mele e uve, il 47% di kiwi, il 61% di nocciole sgusciate. L’agricoltura rappresenta il cuore pulsante del sistema agroalimentare nazionale che conta oltre un milione di imprese che danno lavoro ad oltre un milione e quattrocentomila persone. Parliamo di circa il 14% del pil con 219 miliardi di euro compreso la ristorazione”.

“Le esportazioni rivestono un ruolo di primaria importanza, raggiungendo un valore di 41,8 miliardi di euro nel 2018, il Made in Italy agroalimentare è protagonista anche nel mercato dei prodotti certificati biologici e in quello delle indicazioni geografiche dov’è vantiamo il primato mondiale dei riconoscimenti ed un fatturato di 15 miliardi all’origine. Dobbiamo essere consapevoli di questi punti di forza perché la nostra azione di governo intende valorizzare e far conoscere di più e meglio il potenziale del settore, affrontando anche le tante aree da migliorare. Penso al calo della redditività ad esempio, ai forti squilibri strutturali che penalizzano produttori e consumatori, allo scarso livello di aggregazione nell’offerta. Sebbene in crescita il numero di giovani in agricoltura, il settore soffre particolarmente del fenomeno della senilizzazione giacché oltre l’8% delle aziende agricole ha un capo under 40. Ho voluto mettere in evidenza questi dati per cominciare ad uscire da una logica emergenziale ed agire con una visione progettuale di lungo periodo. L’Italia ha bisogno di una nuova strategia agricola da scrivere insieme”, prosegue.

“La crisi climatica in atto – continura ancora il ministro davanti alle due Comagri riunite – merita risposte urgenti ed una transizione economica e scuole da affrontare con strumenti rinnovati. Allo stesso modo la crisi del sistema delle relazioni commerciali internazionali ci mette davanti a nuovi pericoli, proprio in questi giorni i dazi Usa mettono in difficoltà molte filiere ed ho chiesto per questo motivo alla commissione ue dei fondi per interventi di compensazione così da salvaguardare le imprese. Abbiamo già pagato un miliardo a causa del gli effetti dell’embargo russo e il pericolo brexit aumenta l’incertezza”.

“Ho ritenuto necessario dunque stilare una serie di priorità e obiettivi concreti per l’azione di governo, come rafforzare la competitività delle imprese garantendo l’invarianza fiscale e lanciando gli investimenti favorendo la digitalizzazione e la propensione all’export eliminando le barriere di accesso ai fattori ter, credito e capitali”, aggiunge Bellanova.

“Vogliamo poi promuovere e favorire il Made in Italy nel mondo, impedendo i fenomeni che minacciano il valore e la reputazione dei nostri prodotti. Garantire poi trasparenza su qualità e provenienza su alimenti e materie prime utilizzate, assicurare una più equa distribuzione dei margini nella filiera, assicurare il rispetto dei diritti dei lavoratori, arginare gli effetti dei cambiamenti climatici e rafforzare gli strumenti a tutela del reddito degli agricoltori”.

“Accelerare azioni organiche per la difesa del suolo agricolo e per la conversazione del patrimonio paesaggistico agricolo e forestale. Favorire l’inclusione attraverso l’agricoltura sociale, tutelare il reddito dei pescatori e garantire lo sviluppo dell’economia sostenibile del mare attraverso la salvaguardia delle specie marine”, continua ancora.

“Per rendere concreti questi impegni è necessario partire da un metodo di lavoro condiviso. Credo in una stretta collaborazione con il parlamento per dare prospettive al settore e sono convinta che davanti a tali necessità non ci sono colori politici. Ci sono molte proposte di legge da portare a compimento, come quelle su semplificazione, la proposta sul biologico, il divieto delle aste a doppio ribasso, il contenimento del consumo del suolo solo per citarne alcune. Dichiaro da subito la massima disponibilità per costruire insieme un piano strategico nazionale, che rappresenta uno dei tratti caratterizzanti della riforma della pac post 2020, la quale dovrà essere un’opportunità anche per le regioni. Inoltre è mia intenzione dare vita al ministero ad una consulta permanente per la crisi climatica e le priorità agricole per costruire insieme il piano strategico nazionale, coinvolgendo anche enti, università, imprenditori e organizzazioni in un processo partecipativo.

Ritengo fondamentale il lavoro in ambito europeo per riaffermare il ruolo e il modello di agricoltura italiano, sopratutto in vista della riforma della pac. I fondi europei della pac non devono prevedere tagli, si tratta domina delle sfide fondamentali per il futuro del settore.

Vogliamo negoziare a livello europeo politiche volte al rafforzamento del sostegno al reddito, in particolare a carico dei settori produttivi più rilevanti per il Made in Italy, rivedendo ed estendendo il modello delle organizzazioni comuni di mercato. Si debe poi orientare il sostegno della pac verso i settori più strategici ed evitare lo spopolamento delle aree rurali”, prosegue la Bellanova.

La nostra priorità assoluta è tutelare il reddito degli agricoltori, la via primaria è garantire competitività alle imprese a partire dall’utilizzo della leva fiscale. Voglio ribadire, come concordato col ministro dell’economia Gualtieri, che è escluso un taglio delle agevolazioni per il gasolio agricolo”. La missione del governo è garantire una diminuzione della pressione fiscale, allo stesso tempo lavoriamo per anticipare l’insorgenza di problemi. In questa prima fase di governo abbiamo portato avanti il piano di rigenerazione olivicola dell’area colpita dalla xylella e stiamo confrontandoci con le regioni del nord per il problema della cimice asiatica. Per la questione del latte ovino è necessario uscire da un’ottica emergenziale e lavorare sulla costruzione di un progetto agricolo sostenibile. Intendo caratterizzare la mia azione come ministro su due fronti: giovani e donne. Lavoreremo per favorire il ricambio generazionale e sostenere gli investimenti da parte dei giovani e delle donne.

È infine necessario un piano di interventi per le infrastrutture logistiche e per i prodotti agroalimentari in accordo col ministero dei trasporti e quello del mezzogiorno.

Cento miliardi di euro, è questo il valore stimato del falso Made in Italy agroalimentare, a fronte dei circa 42 miliardi di euro dell’export autentico. Si tratta di un vero e proprio furto d’identità, ho chiesto perciò a Conte e Di Maio un potenziamento del piano strategico del Made in Italy agroalimentare”.

AGRICOLTURA, BELLANOVA: AL MIPAAF CONSULTA PER CRISI CLIMATICA E PRIORITA’ AGRICOLE

“E’ mia intenzione dare vita al Ministero a una Consulta permanente per la crisi climatica e le priorità agricole per costruire insieme il piano strategico nazionale, coinvolgendo anche Enti, Università, imprenditori, organizzazioni agricole e industriali, sindacati, parlamento, regole, cittadini, in un processo partecipativo di scrittura del futuro agricolo, alimentare e ambientale del Paese. Il nostro faro sono gli Obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, all’interno dei quali l’Italia e la sua agricoltura devono ritrovare un ruolo guida”. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

AGRICOLTURA, BELLANOVA: APPROVARE PRESTO LEGGI SEMPLIFICAZIONE, BIO E DIVIETO ASTE DOPPIO RIBASSO

“Credo in una stretta collaborazione con il Parlamento per dare prospettiva all’attività quotidiana di agricoltori, pescatori, allevatori, produttori di cibo e vini di qualità italiani. Sono convinta che davanti alle necessità di questo settore non ci siano colori politici, ci sono soluzioni da mettere in campo. Costruirle insieme è la sfida che ci aspetta nei prossimi mesi. Ci sono molte proposte di legge di fondamentale importanza da portare a compimento come quella sulle semplificazioni, la proposta sul biologico, il divieto delle aste al doppio ribasso, il contenimento del consumo di suolo, solo per citarne alcune. Dichiaro fin da ora la mia massima disponibilità e quella di tutta la struttura ministeriale. Allo stesso modo ho già incontrato gli assessori regionali per costruire un rapporto nuovo con le Regioni“. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

AGRICOLTURA, BELLANOVA: GARANTIRE TRASPARENZA ORIGINE IN ETICHETTA

La trasparenza è un valore irrinunciabile. Oltre il 90% dei cittadini italiani ha dichiarato di voler conoscere l’origine della materia prima degli alimenti in etichetta. Per questo sul piano europeo puntiamo all’allargamento della lista dei prodotti per i quali è previsto l’obbligo di indicazione dell’origine delle materie prime. Sul piano nazionale, intendiamo procedere con l’attuazione della norma sull’etichettatura obbligatoria degli alimenti individuando le categorie di prodotto coinvolte e avviando il negoziato con l’Europa. Il Regolamento 775 del 2018 non ci soddisfa, per questo chiederemo con urgenza un incontro con la nuova Commissaria alla salute dell’UE. Per tutelare i cittadini e assicurare la tracciabilità dei prodotti alimentari, poi, vogliamo favorire l’utilizzo di tecnologie avanzate, inclusa la blockchain”. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

AGRICOLTURA, BELLANOVA: NO A NUOVE TASSE AGLI AGRICOLTORI

“La nostra priorità è tutelare il reddito degli agricoltori. La via primaria è garantire competitività alle imprese, a partire dall’utilizzo della leva fiscale. Anche in questa sede voglio ribadire che, come concordato con il Ministro dell’economia Gualtieri, è escluso un taglio delle agevolazioni per il gasolio agricolo. La missione complessiva del governo è garantire una diminuzione della pressione fiscale e in questo contesto credo vada assicurata attenzione alle esigenze del comparto agricolo. Allo stesso tempo lavoriamo per il rilancio degli investimenti attraverso il potenziamento dei contratti di filiera e di distretto, individuando nuove forme incentivanti per la digitalizzazione, l’export e l’e-commerce. In questa chiave utilizzeremo anche uno strumento territoriale come i distretti del cibo, sul quale siamo pronti a dare seguito alla fase attuativa. E’ mia intenzione convocare con costanza a livello politico e tecnico tavoli per singola filiera, che possano diventare luogo dove affrontare le urgenze dei vari settori produttivi ed elaborare proposte operative. Abbiamo già avviato le prime riunioni e proseguiremo nelle prossime settimane con incontri dedicati alla filiera zootecnica, all’olio, al vino, al grano, al riso, agli agrumi e all’ortofrutta, e via via su tutti i comparti agricoli, compreso quello ippico. Vogliamo lavorare per anticipare l’insorgere di problemi e pianificare gli interventi necessari”. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

AGRICOLTURA, BELLANOVA: CAPORALATO È MAFIA, SERVE PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE E CONTRASTO

“Il caporalato è mafia. Come tale va combattuto per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e salvaguardare migliaia di imprese oneste che subiscono la concorrenza sleale di chi sfrutta. Vogliamo lavorare per la piena applicazione della legge 199 del 2016, approvata senza voti contrari anche da molti di voi qui presenti oggi. Dobbiamo attuarlo tanto nella parte della repressione quanto nella prevenzione del fenomeno. Insieme alle Ministre Catalfo e Lamorgese abbiamo stabilito di attivare il Tavolo interistituzionale, che si riunirà il 16 ottobre, e adottare quanto prima il Piano nazionale triennale di contrasto e prevenzione del caporalato”. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

AGRICOLTURA, BELLANOVA: A GIOVANI E DONNE PIU’ ACCESSO ALLA TERRA

“Intendo caratterizzare la mia azione da Ministro, poi, su due fronti: giovani e donne. Da un lato lavoreremo su tutti gli strumenti a disposizione per favorire il ricambio generazionale e sostenere gli investimenti da parte dei giovani, a partire dalle misure del subentro in agricoltura. Puntiamo a un incremento del credito e dei capitali per investimenti attraverso gli strumenti ISMEA, così come vogliamo rendere più accessibile la terra. Con gli stessi obiettivi intendiamo sostenere l’imprenditoria femminile, che oggi rappresenta il 30% circa dell’agricoltura nazionale. Possiamo e dobbiamo incrementare il numero di donne alla guida di aziende agricole e sostenere meglio chi ha già intrapreso questo percorso”. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

DAZI, BELLANOVA: SERVE PIANO STRAORDINARIO PER EXPORT AGROALIMENTARE MADE IN ITALY

“Ho chiesto al Presidente Conte e al Ministro Di Maio un potenziamento del Piano strategico per la promozione del Made in Italy agroalimentare: dobbiamo rafforzare il coordinamento, garantire risorse adeguate e puntare sulla commercializzazione e comunicazione del prodotto di origine italiana sui mercati più importanti. Le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiane sono cresciute molto, ma i mercati esteri di sbocco sono molto concentrati: la metà del valore delle esportazioni italiane viene realizzata in 5 Paesi: Germania, Francia, USA, Regno Unito e Spagna. Mancano nazioni come la Cina, il Giappone, l’India. Sulla Russia abbiamo perso posizioni che oggi sono spesso occupate da imitazioni dei nostri prodotti. Dobbiamo cogliere al meglio anche l’occasione di Expo Dubai 2020, costruendo un ponte ideale con l’Expo di Milano del 2015 che ha rappresentato un momento di rilancio per tutto l’agroalimentare italiano”. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova