BELLANOVA INCONTRA LE REGIONI: BASTA EMERGENZE, ORA PIANI STRUTTURALI. VIDEO

“Dobbiamo cogliere le istanze di ogni regione a prescindere dal colore politico di ciascuna amministrazione”. Così il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova al tavolo con le regioni al Mipaaft su Pac, quadro finanziario e cimice asiatica. “Ho partecipato al consiglio dei ministri europei informale e credo che la partita più importante sia quella di ottenere maggiori tutele in Europa”, spiega. “La pac post 2020 deve saper riconoscere le differenze della varie agricolture perché sappiamo bene che l’agricoltura lombarda non ha le stesse esigenze dell’agricoltura siciliana”.

“Voglio attivarmi a Bruxelles perché l’agricoltura mediterranea sia non solo rispettata ma anche valorizzata così come merita. Il piano strategico nazionale previsto dalla bozza di riforma dovrà essere una occasione da costruire insieme e su cui lavorare”, prosegue ancora Bellanova.

“Siamo qui per fare delle politiche e non delle polemiche, e lo dico per prima a me stessa. Vogliamo affrontare le emergenze come la xylella e la cimice asiatica, ma uscendo da un’ottica emergenziale e strutturando piani di interventi seri, dando ai cittadini la trasparenza che meritano”.

MIPAAF: MINISTRA BELLANOVA INCONTRA REGIONI. “LAVORIAMO INSIEME PER RISPOSTE CONCRETE AGLI AGRICOLTORI”

Assoluta disponibilità a un lavoro condiviso nel pieno rispetto della reciproca autonomia; incontri mensili per ottimizzare il confronto sui temi; bando alla logica emergenziale a vantaggio della definizione di piani di interventi concreti e rigorosi.
Si è aperto con un richiamo al metodo di lavoro l’incontro di stamane al Mipaaf della Ministra Bellanova con gli Assessori regionali all’Agricoltura con all’ordine del giorno: Politica Agricola Comune, revisione del Quadro finanziario poliennale per il periodo post 2020, emergenza cimice asiatica.
“Dalla qualità delle scelte che saremo capaci di assumere”, ha proseguito la Ministra Bellanova prima di entrare nel vivo del confronto, “dipende non la nostra fortuna personale ma la qualità della vita di aziende, lavoratori, cittadini. Per questo chiedo a tutti noi di lasciare perdere le polemiche per concentrarci sul lavoro da fare.
E’ tanto, ed esige soluzioni. E ovviamente non partiamo da zero”.
Sul tema Bilancio post 2020, Bellanova ha dunque affermato: “le nostre priorità sono due: recuperare i tagli ipotizzati in particolare sullo sviluppo rurale; disinnescare la “mina” convergenza esterna, che comporterebbe ulteriori tagli ai pagamenti diretti. Abbiamo già colto segnali positivi anche nell’informale di Helsinki, la conferma dovremmo averla nelle prossime settimane in vista del Vertice di metà ottobre. La Pac post 2020 deve saper riconoscere le differenze delle agricolture europee, territorio per territorio. Per questo voglio attivarmi a Bruxelles perché l’agricoltura mediterranea sia non solo rispettata ma valorizzata. Sono convinta che sostenibilità ambientale ed economica devono andare di pari passo, a maggior ragione considerato il ruolo dell’agricoltura nel contrasto all’emergenza climatica. Il mio pensiero è noto, non possiamo pensare di penalizzare l’agricoltura e gli agricoltori se vogliamo farne un settore realmente attrattivo e portatore di futuro. Tema cui si collega l’etichettatura: insistere per valorizzare sempre più e meglio a livello commerciale i prodotti agricoli ottenuti con regole produttive più rigorose. Il Piano strategico nazionale previsto dalla bozza di riforma, infine, dovrà essere un’occasione da costruire insieme”. Su questo la Ministra ha sollecitato una proposta unitaria: “se è chiaro a tutti che indietro non si torna, è necessario definire il punto di equilibrio; non possiamo continuare a dire no senza una contro proposta, né rischiare un negoziato dove non siano chiare la nostra posizione e le soluzioni che avanziamo”.
Dal punto di vista tecnico sul negoziato sono stati evidenziati i progressi importanti su questioni strategiche: agricoltore attivo, semplificazione, sostegno redistributivo, capping, piccoli agricoltori, disciplina finanziaria e interventi settoriali, in particolare sull’olio di oliva. Rimangono ancora da affrontare problemi-chiave come la nuova architettura verde, su cui l’attenzione politica sta crescendo continuamente.
Quindi, emergenza cimice asiatica: “Abbiamo ben chiaro”, ha concluso la Ministra Bellanova, “la gravità del problema e il danno che significa. Le nostre strutture sono a disposizione per costruire le azioni comuni necessarie. Questa non è una emergenza regionale ma nazionale ed europea, e per questo intendo discuterne anche a Bruxelles. Garantisco fin d’ora grande attenzione e massimo impegno”.

CIMICE ASIATICA: ASSESSORE PAN A MINISTRO BELLANOVA, “È XYLELLA DEL NORD, ISTITUIRE FONDO STRAORDINARIO”

“La cimice asiatica sta provocando disastri alle coltivazioni di tutto il Nord. Solo in Veneto i danni quantificati dalla filiera ortofrutticola assommano a 100 milioni di euro. Insieme ai colleghi della Lombardia, Fabio Rolfi, e della provincia autonoma di Trento, Giulia Zanotelli, ho chiesto al ministro l’istituzione di un fondo nazionale straordinario, come fece il governo precedente per la Xylella in Puglia”.  E’ quanto dichiara l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, al termine dell’incontro degli assessori all’agricoltura delle Regioni italiane con il ministro Teresa Bellanova, a Roma, nella sede del Mipaaf.

“Oltre alle misure legate all’introduzione di antagonisti naturali, la cui efficacia sarà misurata nel medio lungo periodo – ha ricordato Pan –  servono infatti risposte a stretto giro per sostenere le filiere colpite, l’ortofrutta in particolare, per indennizzare gli agricoltori, per potenziare la comunicazione istituzionale e per finanziare l’acquisto di difese meccaniche e la ricerca in tale ambito. La cimice asiatica sarà la Xylella del Nord se il problema non sarà affrontato per tempo. Chiediamo dunque al governo la stessa attenzione e il medesimo impegno, per evitare il tracollo dell’intero comparto ortofrutticolo delle  regioni del Nord”.

Pan ha posto l’accento sulla necessità di interventi tempestivi e ad ampio raggio per quella che si profila come una calamità di valenza nazionale: “Gli studi non bastano, servono risposte immediate e veloci con finanziamenti adeguati per le imprese coinvolte al fine di evitare il rischio espianti. Da parte nostra – ha anticipato – siamo disponibili a studiare con le organizzazioni di settore l’istituzione di fondi mutualistici. Ma serve un intervento diretto del ministero per le Politiche agricole, d’intesa con il dicastero delle Finanze, per predisporre un piano straordinario che preveda aiuti economici ai produttori, sconti fiscali e sostegni agli investimenti”.

CIMICE ASIATICA, VERNOCCHI (ALLEANZA COOPERATIVE): 350 MILIONI DI EURO DI DANNI SOLO PER PERE, PESCHE E NETTARINE

“Valutiamo positivamente la riunione di oggi sull’emergenza cimice asiatica, perché finalmente è emersa in tutta la sua gravità la dimensione del fenomeno e ci si è potuti rendere conto, dati alla mano, degli enormi danni creati alle colture, che ammontano, secondo le stime elaborate dal CSO – Centro Servizi Ortofrutticoli, a oltre 350 milioni di euro solo per pere, pesche e nettarine e a 486.000 giornate di lavoro andate in fumo, compreso anche l’indotto”.

Così Davide Vernocchi, Coordinatore Settore Ortofrutticolo dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, commenta gli esiti dell’incontro svoltosi oggi al Ministero delle politiche agricole con le regioni per affrontare l’emergenza causata dai danni della cimice asiatica e delle patologie connesse ai cambiamenti climatici.

“Speriamo adesso che si apra uno spiraglio – prosegue Vernocchi – , perché molte aziende ortofrutticole sono a rischio chiusura e probabilmente non riusciranno a continuare la loro attività. A nostro avviso, è opportuno operare su tre fronti: individuare misure di sostegno immediato alle aziende con piani straordinari; far sì che le aziende dispongano di strumenti efficaci per la difesa già a partire dalla prossima campagna; avviare collaborazioni con la ricerca per individuare percorsi sostenibili nel rispetto dell’ambiente”.

CIMICE ASIATICA, CONFAGRICOLTURA: FARE SQUADRA CONTRO IL FLAGELLO CHE MINACCIA LE CAMPAGNE. APREZZAMENTO PER L’INTERVENTO DEL MINISTRO BELLANOVA AL TAVOLO CON LE REGIONI

Confagricoltura esprime apprezzamento per l’intervento del ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova al tavolo con le Regioni, che ha sottolineato la gravità del problema della cimice asiatica, manifestando la volontà di costruire le azioni comuni necessarie per affrontarlo.

 

La questione della cimice asiatica, all’ordine del giorno anche del comitato direttivo di Confagricoltura che si è tenuto martedì scorso, preoccupa molto gli imprenditori agricoli delle regioni del Nord d’Italia. Un vero e proprio flagello che rischia di affossare il settore ortofrutticolo. Sono molte le aziende che minacciano di estirpare i frutteti, dove le perdite vanno dal 40 al 100 per cento della produzione, se non si troveranno soluzioni veloci ed efficaci.

 

“Per questo – sostiene il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – è necessario lavorare in squadra con le Istituzioni nazionali e regionali, per affrontare questa emergenza che, come ha sottolineato il ministro, ormai non è più regionale, bensì nazionale ed europea”.