BRC e TBC bufalina, Confagricoltura Caserta: la Politica getta la spugna e nomina un commissario

La politica persevera e alza ancora di più il muro del distacco, del dissenso e del rifiuto con la Delibera di Giunta Regionale n.261 del 24 maggio scorso avente ad oggetto la nomina di un Commissario straordinario al quale attribuire la direzione ed il coordinamento dell’attuazione del “Programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina in Regione Campania” di cui alla DGR 8 marzo 2022,n. 104.

La Regione con questa delibera commissaria se stessa perché non è in grado di attuare il Piano adottato né di giustificarlo e farlo accettare dalle aziende.

È un provvedimento inqualificabile e inaccettabile nella sostanza e per le motivazioni addotte.

Auspicavamo un commissariamento per la riformulazione del Piano così come scritto ma non un Commissario per l’attuazione del Piano.

Tra le motivazioni che tutti hanno sottolineato gravissime e intollerabili anche se la politica tende a minimizzare ed anche a giustificare, giganteggiano quelle che nell’attuazione delle misure previste nel Piano di eradicazione sono emerse molteplici criticità legate al contesto ambientale e territoriale oggetto di intervento, in molti casi interessato da infiltrazioni e azioni della criminalità organizzata.

Inammissibile e ingiustificabile nascondere l’incapacità politica e istituzionale ad applicare un Piano di eradicazione delle malattie infettive – fatto male – dietro supposte infiltrazioni della criminalità organizzata.

“Cose da pazzi”, avrebbe detto il nostro Presidente De Luca in altre occasioni.

Per la Regione, gli allevatori bufalini casertani non solo sono incapaci a fare gli allevatori ma sono anche interessati da infiltrazioni e azioni della criminalità organizzata.

Alcuna azienda, nostra associata, ha mai avuto blocco di pagamenti PAC o altre forme di contributi e/o fiscalità per tali ragioni.

Sollecitiamo, ancora una volta, a riportare al centro della discussione la sola questione sanitaria che nei precedenti piani del 2003 e 2007 si è risolta con l’adozione della semplice vaccinazione degli animali a cui, oggi, possiamo aggiungere anche l’autocontrollo sanitario aziendale.

L’ammodernamento aziendale e la riqualificazione territoriale dovranno essere senza altro concepiti e attuati ma con tempi necessariamente diversi e un tavolo di condivisione differente rispetto a questa emergenza sanitaria che sta solamente abbattendo bufali.

Auguriamo buon lavoro al Commissario straordinario Generale dei Carabinieri Luigi Cortellessa a cui presentiamo le nostre congratulazioni e la piena collaborazione e disponibilità per la risoluzione della problematica sanitaria.