Vinitaly, Caputo: puntiamo su dop economy e su brand Campania

Torniamo da Verona con la consapevolezza di aver rappresentato l’intero sistema vitivinicolo regionale, partendo dalle peculiarità delle diverse aree geografiche e aggregando tutti i territori nel brand Campania, grazie alla sinergia con il sistema camerale e alla collaborazione dei presidenti dei Consorzi di tutela. Dobbiamo ripartire da questo importante traguardo, unendo le forze, per essere sempre più competitivi sui mercati e puntare sulla DOP economy. Da domani ci concentreremo su Vinitaly 2025, con la certezza di sostenere e accompagnare le nostre imprese, nella direzione tracciata dal presidente De Luca”.

L’intervento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, nel corso della 56esima edizione di Vinitaly. Per capire ancora meglio lo sforzo della Regione Campania, basta vedere i numeri: oltre 180 aziende vitivinicole campane presenti; 2.000 etichette; spazio espositivo di circa 5.800 metri quadrati (secondo solo al Veneto); 6 masterclass con ospiti internazionali; 2 importanti convegni su DOP economy e promozione dei vini nel mondo delle pizzerie; 1 evento per celebrare gli 800 anni dell’Università Federico II, con la lectio magistralis di Luigi Moio, uno dei più affermati scienziati del vino; collaborazione con le 4 Camere di Commercio campane e i 7 Consorzi di produttori (Vitica, Irpinia, Sannio, Vita Salernum Vites, Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia, Penisola Sorrentina); supporto dell’Enoteca regionale e dei sommelier specializzati dell’AIS Campania.

“La viticoltura esprime tutta la cultura, la storia e le tradizioni della nostra comunità. Un asset straordinario – continua Nicola Caputo – per presentare ai turisti una offerta ancora più ricca, trasformando il vino in un testimonial capace di evocare i valori, i paesaggi e la bellezza della Campania. Un grande plauso a tutti i produttori campani, che con la loro determinazione e passione rappresentano la vera locomotiva di questo settore. Prossimo appuntamento in Cabina di regia per condividere i percorsi enogastronomici e valutare nuovi itinerari per valorizzare le vigne storiche collegate ai siti culturali di riferimento della nostra regione”.

Nel corso di Vinitaly, la seconda edizione del riconoscimento che premia gli Ambasciatori dei vini e i ristoranti italiani con la migliore carta dei vini campani. La giuria di esperti – composta da Antonio Paolini (Curatore Guide Ristoranti, giornalista e critico enogastronomico), Leila Salimbeni (direttore di redazione della rivista Spirito diVino e collaboratore della Guida Ristoranti dell’Espresso) e Chiara Giovoni (wine expert e coordinatore del premio) – ha premiato: Villa Maiella (1 Stella Michelin) per l’Abruzzo; Romano (1 Stella Michelin) per la Toscana; Andrea Aprea (2 Stelle Michelin) per la Lombardia; Da Nando per il Friuli Venezia Giulia; Ombre Rosse per l’Emilia Romagna; La Credenza (1 Stella Michelin) per il Piemonte; Enoteca La Torre a Villa Laetitia (2 Stelle Michelin) per il Lazio; Monticelli Sapere e Sapori per il Molise; Dimora Ulmo per la Basilicata; Da Tuccino per la Puglia; L’approdo per la Calabria; Don Camillo per la Sicilia; Peter Brunel (1 Stella Michelin) per il Trentino Alto Adige; Le Calandre (3 Stelle Michelin) per il Veneto; Forte Village per la Sardegna; Ristorante Posillipo per le Marche; Paolo Griffa al Caffè Nazionale (1 Stella Michelin) per la Valle d’Aosta; San Giorgio per la Liguria; I Sette Consoli per l’Umbria.

“L’obiettivo che ci siamo posti – conclude l’assessore Caputo – è quello di rafforzare il legame tra la Campania dei produttori e i ristoratori che sono testimonial della nostra produzione viticola al di fuori della regione. Questo percorso non finisce qui: il nostro sogno è creare un network del vino campano, fatto da chi di vino se ne intende e da chi ha davvero a cuore la sua promozione”.

Per la prima volta, premiati anche i vini più presenti nelle carte dei ristoranti che lo scorso anno sono stati nominati Ambasciatori: “Vino Mainstream”, Costa d’Amalfi Furore Bianco Dop “Fiorduva” di Cantine Marisa Cuomo; “Rosso dell’Anno”, Colli di Salerno Igp di Montevetrano; “Bianco dell’Anno”, Greco di Tufo Dop “Giallo d’Arles” di Quintodecimo; “Bollicina dell’Anno”, Caprettone Spumante Metodo Classico Pietrafumante Brut di Casa Setaro.




Fiera agricola di Caserta. Confcooperative Campania interviene sulle aree interne

Confcooperative FedAgriPesca Campania rinnova la sua presenza alla Fiera Agricola di Caserta che si svolgerà nei giorni 8, 9 e 10 marzo 2024 al Polo Fieristico di Caserta.

La Federazione che rappresenta le cooperative agricole, agroalimentari, di pesca e di acquacoltura all’interno di Confcooperative Campania, sarà presente con un proprio stand istituzionale che valorizzerà le eccellenze cooperative.

 

Sabato 09 marzo alle ore 11.00 la Federazione curerà il convegno La valorizzazione della zootecnia delle aree interne e che vedrà, tra gli altri, l’intervento dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo e del Presidente della Confcooperative FedAgriPesca Campania, Nicola De Leonardis.

Con la propria presenza alla fiera, la Federazione consente alle cooperative agricole e agroalimentari, nonché alle proprie Organizzazioni di produttori, di cogliere un’opportunità di promozione, di rete e conoscenza. Vogliamo dare la possibilità alle nostre imprese di esprimere il valore peculiare delle loro produzioni e della loro esperienza. Il focus su zootecnica e aree interne nel nostro convegno ci consentirà di fare luce sul legame inscindibile tra allevamento e sviluppo sano del territorio e dell’economia di zone altrimenti destinate all’abbandono e all’incuria” commenta De Leonardis.




Mattarella alla Reggia di Caserta, maxi treccia tricolore del Consorzio in suo onore

Una maxi-treccia tricolore in onore del Presidente della Repubblica,Sergio Mattarella, che ha inaugurato la nuova ala ovest della Reggia di Caserta. È l’omaggio del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop per il Capo dello Stato.

Il treccione, dal peso di 3 chili, è stato ottenuto con 12 litri di latte fresco di bufala mediterranea italiana ed è stato avvolto in un nastro con una coccarda tricolore. L’omaggio è stato messo in esposizione nel “corridoio delle eccellenze”, voluto dalla Direzione della Reggia di Caserta: un percorso di conoscenza e degustazione dei prodotti simbolo del territorio, allestito proprio per la visita di Mattarella e delle altre autorità.

Siamo orgogliosi dell’arrivo del Presidente Mattarella, a cui esprimo un profondo senso di gratitudine per l’alto magistero che la sua guida rappresenta per il Paese”, commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.

Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop – prosegue Raimondo –ha la sua sede proprio nelle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta, in virtù di un accordo unico nel suo genere tra Ministero della Cultura e Ministero dell’Agricoltura, volto a sottolineare la forte alleanza necessaria tra eccellenze del Made in Italy. La nostra filiera rappresenta il custode di una tradizione agricola e artigianale secolare, che ha in questo territorio una delle sue massime espressioni. Ma soprattutto la filiera bufalina ha un impatto sociale ed economico positivo in una terra complessa, spesso bersaglio di strumentalizzazioni, ma che invece con coraggio ha saputo superare momenti critici. Per tutti noi, dunque, la visita di Mattarella oggi rappresenta una indelebile iniezione di fiducia e ci dà nuova linfa per guardare al futuro”.




Rassegna Giacche Bianche: più di 150 professionisti della gastronomia uniti per la raccolta fondi a favore di ANT Campania

Manca poco alla Rassegna delle Giacche Bianche, l’evento ideato nel 2018 che quest’anno si presenta con una veste rinnovata. Dal 4 al 6 marzo, presso lo showroom di Casolaro al Cis di Nola, torna l’evento gastronomico non competitivo, dedicato a chi desidera confrontarsi nel campo della creatività. Più di 150 partecipanti hanno aderito tra cuochi, pasticcieri, pizzaioli, esponenti dello street food e del panino gourmet, istituti alberghieri, appassionati di cucina e per la prima volta barmen. Quest’anno la Rassegna ha un fine nobile grazie al contributo dei partecipanti e dell’azienda Casolaro. L’intero ricavato delle quote d’iscrizione sarà infatti devoluto alla delegazione Campania della Fondazione ANT Italia, che garantisce assistenza medico-specialistica domiciliare ai malati oncologici. Il tutto

in memoria di Paolo Jr Casolaro e di altre figure che in passato hanno contribuito significativamente all’evento, come l’imprenditore Aldo Guida della
Workline e lo chef sannita Nicola Ricci.

L’evento è a porte aperte, tutti sono invitati ad assistere ed è un’occasione di condivisione e valorizzazione della professionalità, senza lo stress della competizione, dove tutti sono vincitori. Un appuntamento in puro stile Casolaro, che da sempre sostiene i professionisti del settore promuovendo momenti di scambio e confronto amichevole. Non mancheranno ospiti, momenti conviviali e interventi di professionisti del mondo horeca; tra cui il Team Culinary Napoli, che condividerà la recente esperienza ai mondiali di cucina “IKA Culinary Olympics” a Stoccarda.

La manifestazione si svolge su tre giornilunedì 4 si avvicenderanno chef, pasticcieri, esponenti dello street food e del panino gourmet; martedì 5, è il turno di pizzaioli e barmen; mercoledì 6 saranno protagonisti gli appassionati di cucina e gli alunni degli istituti alberghieri.

L’appuntamento è dalle 9:30 alle 17.00, ogni partecipante presenterà una specialità a scelta in diretta dal canale Facebook dell’azienda, ai microfoni di Maria Vittoria Casolaro, responsabile della divisione eventi.  Attesi imprenditori da tutta Italia, in particolare i partner che hanno sostenuto l’evento; non mancheranno produttori enogastronomici con assaggi speciali.

La pausa pranzo è a cura dello chef “di casa” Gaetano Zelante, docente di enogastronomia, supportato in cucina dagli alunni dell’Isis De’Medici di Ottaviano. Anche l’ISIS Vittorio Veneto di Napoli e il Tognazzi di Velletri daranno il proprio contributo con i ragazzi di sala/bar ed accoglienza.

Tutti i partecipanti riceveranno la giacca o il grembiule dell’evento ed una “gift bag” con gli omaggi delle aziende partner della Rassegna 2024: Abert, Bormioli, Mulino Caputo, Fasa, Saturnia, Horecatech, Lattè, Leone, Sodano, Vista Alegre, Vulcania, Unox, Workline, Agrimontana, Bioali, Bisetti, Gimetal, Montuori, Trabo, Pasta Leonessa, Caffè Borbone.

 




Bruxelles, Caputo: basta misure tampone in agricoltura. Nuovo approccio e maggiore flessibilità della Pac

“L’agricoltura europea in queste settimane si è imposta nell’agenda politica, ora però bisogna agire e non perdere questa occasione. Basta con misure tampone. È arrivato il momento di provare ad assicurare maggiore flessibilità alla Pac per adattarla alle esigenze dei diversi territori e bisogna iniziare a ragionare sulla prossima Pac con una visione nuova e lontana dalle logiche del passato. Cambiare davvero!”

Lo ha dichiarato Nicola Caputo a Bruxelles nel corso della manifestazione del mondo agricolo europeo in occasione del Consiglio dei ministri agricoli sulla proposta di semplificazione della Pac

“Essere qui, al fianco, degli agricoltori campani ed europei, – spiega Nicola Caputo – era per me un dovere. Diciamo da tempo che l’Europa in agricoltura deve cambiare approccio senza rinunciare alla policy del Green Deal ma garantendo alle aziende la adeguata sostenibilità economica”.

“Va cambiata la modalità di assegnazione dei fondi, una riflessione seria sui danni provocati dai cambiamenti climatici e dunque sulla gestione dei rischi. Ma anche sulla volatilità dei mercati e sui conflitti globali che incidono sui costi di produzione”.

“Va disegnata una vera road map – conclude l’Assessore regionale Nicola Caputo –  che nel medio tempo tracci la nuova PAC che tenga conto dei nuovi scenari ma nel breve tempo occorrono risposte puntuali e maggiore flessibilità. Opportuna sarebbe una misura straordinaria assicurando alle regioni e ai Paesi la adeguata flessibilità per adeguare gli obiettivi alle sfide del futuro, assicurando semplificazione e sburocratizzazione




Protesta trattori, Zinzi (Lega): “Al fianco allevatori, obiettivo Commissario brucellosi”

“Il piano di eradicazione della brucellosi voluto da De Luca in Campania è stato un fallimento senza precedenti e lo denunciamo da tempo. Lo confermano le continue proteste degli allevatori bufalini che anche in queste ore sono scesi in piazza, insieme con gli agricoltori, per far sentire la loro voce. Al governo lo chiediamo da tempo e confidiamo nel lavoro in questa direzione: serve un commissario nazionale per l’emergenza brucellosi in Campania. C’è un intero comparto che è stato già messo in ginocchio e a cui oggi bisogna dare delle risposte. Quella del latte e della mozzarella di bufala è una filiera produttiva strategica per l’unicità di questo prodotto, un vanto per il nostro Paese che tutto il mondo riconosce. Un patrimonio che dobbiamo salvaguardare, insieme con il lavoro di migliaia di aziende bufaline, dei loro allevatori e dei livelli occupazionali. Siamo al loro fianco, non ci fermeremo e continueremo la nostra battaglia per tutelare l’intera economia del nostro territorio”.

Lo dichiara il deputato campano della Lega Gianpiero Zinzi.




Campania, Caputo: cancellare misura introdotta da Renzi danneggia gravemente aziende agricole. Governo ci ripensi

“Inaccettabile che il Governo abbia deciso di cancellare la misura introdotta nel 2016 dal Governo Renzi che esonera dal pagamento dell’Irpef i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. Scriverò al Ministro Lollobrigida e chiederò, con decisione, alla Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni lunedì 18, di assumere una posizione. Si tratta di una misura che, negli anni, ha avuto un impatto importante nel sostenere gli operatori del settore e che, non a caso, di anno in anno è stata prorogata da tutti, a prescindere dal colore politico”.

Lo ha dichiarato Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura della Regione Campania

“La mancata proroga dell’esenzione dell’irpef è senz’altro la misura più penalizzante tra quelle previste in campo agricolo dalla legge di bilancio per il 2024. Una scelta ancor più incredibile – spiega l’Assessore Nicola Caputo – se si pensa che il comparto agricolo, in questi anni, è stato quello più colpito dalle conseguenze della pandemia, della crisi climatica, delle guerre: costi alle stelle, raccolti sempre più difficoltosi, condizioni di lavoro spesso insostenibili tra temperature torride e alluvioni”.

“Il Governo aveva promesso di tagliare le tasse e, invece, sta tagliando i sostegni all’agricoltura per fare cassa indebolendo un settore trainante per la nostra economia e mettendo in difficoltà migliaia di aziende che vengono appesantite da nuovi fardelli fiscali. Meloni faccia marcia indietro – conclude l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo – sostenga l’emendamento di Italia Viva volto a ripristinare l’esonero Irpef. Coltivatori e imprenditori vanno sostenuti, non tassati. Ora più che mai”.

 




Coldiretti Campania ad agricoltori: nessuno stop a coltivazione grano nel 2024

“Nessuno stop alla coltivazione di grano e mais nel 2024, no alla strumentalizzazione degli agricoltori”. Così, in una nota, Ettore Bellelli e Salvatore Loffreda, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Campania che hanno rivolto ai produttori della regione un appello a non essere impreparati rispetto alle normative in vigore in materia, sulla scia della linea di indirizzo nazionale. “Si tratta di una notizia importante per la Campania che – hanno dichiarato Bellelli e Loffreda – proprio di recente ha visto un aumento delle aree coltivabili e della produzione in virtù della necessaria sovranità alimentare e di quella autonomia che i recenti scenari geopolitici internazionali e i conflitti hanno ancor più reso indispensabile”. “Siamo contenti che al livello nazionale il presidente Ettore Prandini e il Segretario Generale, Vincenzo Gesmundo abbiano voluto indirizzare agli agricoltori una missiva per chiarire i delicati aspetti della questione e ci faremo promotori, verso tutti i nostri associati, di una comunicazione chiara per evitare pericolose fake news come lo stop alla coltivazione. Come hanno ribadito il presidente Prandini e il segretario Gesmundo la rotazione è stata inserita nelle misure di conservazione della fertilità del suolo e si ottiene un premio per attuarla ma ciò non significa assolutamente un fermo della coltivazione. Coldiretti, al livello nazionale, è riuscita a fare inserire colture di rotazione che poi consentono all’agricoltore di produrre. Per di più l’obbligo può essere quasi completamente risolto con diverse soluzioni colturali, a partire dalla semina di una coltura secondaria ammessa alla rotazione. Inoltre, il primo controllo verrà fatto nel 2025 sul 2024. Quindi, tranne alcune eccezioni, il prossimo anno si potrà riseminare sulla stessa superficie la medesima coltura del 2023”.




Agricoltura, Campania. Caputo annuncia tre nuovi bandi per 80 milioni di euro

“Partono tre nuovi bandi di fondamentale importanza per lo sviluppo delle aree interne e il potenziamento delle infrastrutture strategiche della nostra regione. Dalle strade rurali alla produzione di energia da fonti rinnovabili fino all’ammodernamento dei macchinari agricoli – Lo ha annunciato Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura della Regione Campania”

“Il primo bando, con una dotazione di 29,6 milioni riguarda la viabilità a servizio delle aree rurali e delle aziende agricole – Intervento SRD07 Azione 1 del CSR Campania 2023 2027 “Investimenti in Infrastrutture per l’agricoltura per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali”. Il bando offre una grande opportunità per le comunità rurali e ha l’obiettivo di rendere maggiormente fruibili le aree interessate dagli interventi, anche riguardo alla messa in sicurezza del territorio.

Il secondo bando riguarda la tipologia di intervento 4.3.2 azione B del PSR Campania 2014-2022, che mira a sostenere la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al fine di coniugare l’obiettivo di efficienza nell’uso dell’acqua con quello di mitigazione del cambiamento climatico. Gli interventi, per un importo complessivo di 30 milioni di euro, avranno un impatto ambientale positivo diminuendo l’uso delle fonti di energia fossili a favore delle energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico) e nel contempo abbassando il costo d’uso dell’acqua irrigua, particolarmente gravoso per le imprese agricole che operano nei comprensori irrigui.

Infine, abbiamo pubblicato un bando con risorse PNRR per euro 21.262.268,45. che riguarda l’investimento 2.3 – sottomisura “Ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione”. Prevede l’erogazione di un contributo in conto capitale a fondo perduto per l’ammodernamento dei macchinari agricoli, da destinare alle imprese agricole e alle imprese agro-meccaniche ai fini di un complessivo ammodernamento del parco macchine in coerenza con la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per consentire un minore impatto ambientale del settore agricolo.

Abbiamo anche approvato una proroga al 10 gennaio dell’avviso per la qualificazione di Enti di Formazione e Organismi di consulenza. Proroga resasi necessaria per rendere efficaci alcuni chiarimenti sull’Avviso”

“Continuiamo a lavorare – conclude l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo – per costruire il futuro dell’agricoltura campana, dando fiducia e sostegno a chi sceglie di investire sull’innovazione, sulla conoscenza e sulla sostenibilità. Un impegno che, assieme al Presidente De Luca, intendiamo mantenere per sostenere il settore agricolo”

 




Campania, Caputo: agricoltura campana virtuosa. Plauso della commissione Ue per il psr della Campania

“Il Comitato di sorveglianza ha ben evidenziato i progressi e i risultati conseguiti, a partire dalle misure sulla digitalizzazione, anche con il plauso della Commissione europea. Ora dobbiamo continuare a svolgere questa delicata fase finale della programmazione PSR 2014-2023 e collegarci alla nuova programmazione CSR 2023-2027”.

Lo ha dichiarato Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura della Regione Campania a margine degli incontri relativi ai Comitati di Sorveglianza del Psr e di monitoraggio del Csr Campania che si sono tenuti all’Hotel Continental di Napoli e a cui hanno partecipato, tra gli altri, per la Commissione Europea Leonardo Nicolia e per il Masaf Salvatore Viscardi e Augusto Buglione. I rappresentanti del partenariato economico, sociale ed istituzionale e delle associazioni di categoria oltre alla Dg Mariella Passari.

È necessario mettere in campo iniziative efficaci per spendere tutte le risorse della programmazione passata e realizzare, nel contempo, i nostri traguardi. L’obiettivo è razionalizzare gli interventi e aiutare gli Enti delegati, e in modo particolare, i Comuni che, a volte, hanno la necessità di spendere meglio le risorse e più velocemente. L’orgoglio più grande è la consapevolezza di aver messo in campo in Campania, attraverso le misure del PSR, una vera politica a favore delle nostre aree interne, che poi sono quelle più fragili. Un valore confermato anche dal valutatore indipendente, che ha indicato le ricadute positive in termini di impatto ambientale e paesaggio, soprattutto in merito alla qualità del suolo, dell’aria e dell’acqua, con la riduzione dei gas climalteranti emessi in atmosfera”.

Abbiamo lavorato – spiega ancora l’Assessore regionale Nicola Caputo –  nell’unico interesse di soddisfare la comunità agricola e di migliorare la qualità della vita dei cittadini campani, investendo negli strumenti di valorizzazione del suolo – la nostra risorsa più preziosa che rappresenta anche l’anima verde della Regione Campania – integrandola con gli interventi sulla Strategia delle aree interne (Snai), coerentemente con l’obiettivo comune di sviluppare le aree interne. Una sfida ambiziosa, con tutta la difficoltà di riuscire a cooperare in partenariato, chiedendo a tutti la disponibilità di fare un passo indietro e rinunciare, se necessario, alla esclusiva cura del proprio orticello. Chiudiamo questa programmazione nel migliore dei modi, con la consapevolezza di dover continuare questo percorso avviato, perfezionando i target ma aumentando la qualità della spesa, nella direzione tracciata dal presidente De Luca. Non dobbiamo solo spendere, dobbiamo soprattutto spendere bene”.

Non ci fermiamo, siamo già al lavoro per formalizzare il lancio di sei nuovi band:

1)     Bando SRA 29, pagamenti per l’adozione e il mantenimento di pratiche e metodi di produzione biologica (aperto anche alle nuove domande)

2)     Bando SRA 01, Produzione integrata – conferma domande di sostegno

3)     Bando SRA 03, Tecniche di lavorazione ridotte dei suoli – conferma domande di sostegno

4)     Bando SRA 14, Allevatori Custodi dell’Agro-Biodiversità – conferma domande di sostegno

5)     Bando SRA 27, Pagamenti per impegni silvo – ambientali e impegni in materia di clima – nuove domande

6)     Bando SRB 01, Sostegno in zone con svantaggi naturali della montagna

                    02, Sostegno in zone con altri svantaggi naturali

                    03, Sostegno in zone con vincoli specifici




Forestali, Rota (Fai-Cisl): Giusta la battaglia in Campania per la stabilizzazione

Si è riunito oggi a Nola, in provincia di Napoli, il Consiglio Generale della Fai-Cisl Campania. Al centro dei lavori, la crescita del settore agroalimentare e il rilancio del comparto forestale: “Il 2023 è stato un anno nel segno della concretezza – ha detto Bruno Ferraro, Segretario Generale Fai-Cisl Campania – perché i lavoratori e le lavoratrici hanno portato a casa risultati molto importanti, come il Cirl, Contratto integrativo regionale, che contiene innovazioni normative e un recupero economico che va anche oltre i livelli inflazionistici, inoltre in quasi tutti gli enti territoriali sono state raggiunte 178 giornate di lavoro, altra conquista è il regolamento del fondo integrativo di settore, Enbilaif, che consente a lavoratori e famiglie di accedere a nuove prestazioni legate a welfare, formazione, salute e sicurezza. Il nuovo anno, però – ha aggiunto Ferraro – sarà nel segno della responsabilità, con una battaglia che proseguirà per la stabilizzazione dei lavoratori: un passaggio non più rinviabile, da realizzare nell’interesse di tutta la collettività, anche perché l’avere ridotto il personale da 5mila operai forestali agli attuali 2600 circa sta avendo già pesanti ricadute sulla cura del territorio e dei boschi”.

Ai lavori hanno partecipato dirigenti, operatori e delegati della Fai-Cisl Campania, la Segretaria nazionale Raffaella Buonaguro, i presidenti regionali di Terra Viva e Anolf e Salvatore Topo, componente della Segreteria della Cisl campana.

Ha concluso l’incontro il Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota, che condividendo le battaglie della Federazione regionale ha sottolineato il bisogno di “un piano straordinario nazionale per la forestazione: quello che chiediamo alla politica – ha detto – è un patto sociale per dare al settore un assetto produttivo, non assistenzialista, facendo leva sul lavoro ben contrattualizzato, sulla formazione, su fondi strutturali”. Tra i temi affrontati dal leader del sindacato, anche il ruolo degli lavoratori immigrati nel Made in Italy agroalimentare: “Un contributo fondamentale, che deve spingere il Paese a intraprendere una politica concreta di inclusione, legalità e semplificazione burocratica, anche in vista degli assetti demografici futuri, che preannunciano 8 milioni di lavoratori in meno da qui al 2050”.

 




Natale, Coldiretti: in mezzo al villaggio contadino a Napoli

Sono oltre mezzo milione le presenze nei tre giorni del Villaggio Coldiretti di Natale in piazza Municipio a Napoli, il più grande mercatino natalizio realizzato per il ponte dell’Immacolata per dare la possibilità cittadini e turisti di acquistare le migliori specialità contadine dalla Campania e da tutta Italia da mettere sotto l’albero o portare in tavola per le Feste. E’ il bilancio stimato dalla Coldiretti a conclusione della grande festa di popolo con duecento stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di decine di migliaia di agricoltori, con i menu salva tasche per un pasto completo a base di prodotti 100% italiani al prezzo di 8 euro.

Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo e assieme a Ettore Belelli, presidente di Coldiretti Campania, non sono mancate le personalità del mondo politico come il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura del Senato, Paolo De Castro, Parlamentare Europeo, Stefano Patuanelli presidente del gruppo M5S al Senato, Paolo Russo di Azione, Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania, Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, l’Arcivescovo emerito di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe, il vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Francesco Beneduce, Matteo Lorito, Rettore, Università degli Studi di Napoli Federico II, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Univerde il presidente di Symbola Ermete Realacci, Rosario Trefiletti, presidente Centro Consumatori Italia, Roberto Weber, Presidente Ixe’, Felice Adinolfi, Università di Bologna, Alberto Villani, Pediatra Bambin Gesù, Università Tor Vergata, Ciro Napoli,Direzione Investimenti Area Campania, Sardegna e Adriatica Rfi, Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, Cesare Trippella, Head Of Leaf Eu At Philip Morris International, Gaetano Evangelisti: Responsabile Associazioni, Stakeholder E Politiche Territoriali Enel Italia, Vinicio Vigilante, Amministratore Delegato Gse, Luigi Scordamaglia, ad Filiera Italia, Mario Faro, Presidente Nazionale Consulta del Florovivaismo Coldiretti, Giuseppe Ambrosio, Direttore Generale e Presidente GdL Unesco, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare, Antonio D’Avino, Presidente Nazionale Fimp, Ruggiero Francavilla,  Ordinario di Pediatria Azienda Universitaria Ospedaliera del Policlinico di Bari, Giuseppe di Mauro, Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Sipps, Felice Casucci, Assessore al Turismo Regione Campania, Stefano Pisani, Sindaco Pollica, Carmine Pignata Coordinatore regionale Città dell’Olio Campania, Vincenzo Savino, vice sindaco di Tramonti, Presidente Città del Vino, Dominga Cotarella, Presidente Nazionale Terranostra, Fabrizio Capaccioli, Amministratore Delegato Asacert, Maddalena Fossati Dondero, Direttore “La Cucina Italiana” e promotrice candidatura Unesco “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”, Rosanna Romano, Direttore Generale per le politiche culturali e il turismo, Flavia Sorrentino, Vice Presidente del Consiglio comunale di Napoli, Nicola Caputo, Assessore Agricoltura Regione Campania. Non sono mancati “big” dello spettacolo come Anna Falchi, Massimiliano Ossini, Vittorio Brumotti.

Il Villaggio si è aperto con la giornata dedicata all’anniversario dell’iscrizione dell’arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio dell’Unesco, con l’allestimento della pizzeria degli orrori, con le più assurde versioni di pizza censite nei cinque continenti, da quella con il serpente a quella con la zebra o il canguro. Ma protagonista della kermesse napoletana è stato anche il Natale, con il più grande mercatino natalizio d’Italia e i consigli per i cesti gastronomici e l’albero perfetto.

La fondazione Campagna Amica ha donato oltre 10 tonnellate di prodotti tipici di alta qualità, dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarietà la “spesa sospesa”. I pacchi verranno distribuiti alla Caritas di Napoli per sostenere le famiglie in difficoltà. Anche il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha donato 100 chili di mozzarella di bufala campana Dop al giorno, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza.

Sono migliaia i bambini poi che hanno partecipato alle attività nella maxifattoria didattica e nell’agriasilo promosse dalle donne della Coldiretti, dove hanno imparato ad impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica. Amatissimi dai più piccoli anche gli animali della fattoria negli spazi dell’Aia, l’Associazione italiana allevatori, ma anche quelli del florovivaismo.

In tantissimi hanno seguito le lezioni di economia domestica e i rimedi antichi per donne moderne promosse dalle imprenditrici agricole della Coldiretti con la nuova leader Mariafrancesca Serra. Per i giovani l’appuntamento clou è stato, invece, nella tenda Generazione Agricoltori con il delegato nazionale Enrico Parisi, con uno spazio del Ministero dello Sport. Iniziative anche dei Coldiretti senior guidati dal presidente Giorgio Grenzi.

A Napoli la manifestazione si è svolta in modo assolutamente regolare, con i massimi livelli di sicurezza nonostante la straordinaria partecipazione di pubblico, grazie alle forze dell’ordine, al Prefetto di Napoli Michele Di Bari e al Questore Maurizio Agricola, con polizia, carabinieri, guardia di finanza, aeronautica militare, corpo dei vigili urbani, vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri forestali che hanno garantito il regolare svolgimento, coadiuvati da sistemi di controllo all’avanguardia, messo a loro disposizione da Coldiretti, con droni e sistemi di video sorveglianza ad alta risoluzione.

La salute delle giovani generazioni rispetto ai disturbi alimentari è stata al centro delle lezioni di educazione alimentare promossa da Campagna Amica con i pediatri della Fondazione Bambino Gesù. Spazio anche alla tutela delle produzioni agroalimentari con l’Icqrf. Ma non sono mancati spettacoli di intrattenimento con concerti e rappresentazioni tradizionali, oltre al concerto della Fanfara dei Carabinieri e della banda dei Vigili del Fuoco.

Molto apprezzati i menu a 8 euro con il meglio del Made in Italy a tavola, dove sono stati gettonatissimi gli ziti spezzati con ragù di maialino nero casertano alla napoletana, la carne ca’ pummarola, lagane e ceci di Cicerale, lardiata con Pomodorino del Piennolo, pasta fagioli e cozze o polpo alla Luciana, ma anche la carne 100% italiana della braceria, il pesce a km zero, l’agrigelato e tutto lo street food Made in Italy. Preso d’assalto anche il grande mercato di Campagna Amica con oltre un centinaio aziende – prosegue la Coldiretti – che hanno proposto il meglio della Campania e del resto d’Italia a tavola dai formaggi ai salumi, dal miele alle verdure fino alle confetture, con uno spazio dedicato all’agricoltura biologica. Folla di visitatori anche per l’Oleoteca e l’Enoteca con le degustazioni di cocktail all’extravergine, vino e birra agricola. Ma anche per le attività che si sono svolte nella scuola di cucina di Campagna Amica con i Cuochi Contadini.

“Il Villaggio di Napoli è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana e di quella laziale in particolare, un modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “i cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi”.




Filiera del bovino da carne, Confcooperative Fedagripesca Campania evidenzia le problematiche delle aree interne

Il futuro della filiera del bovino da carne e degli ovicaprini passa anche dalla Campania. Nicola De Leonardis, sannita, presidente della Confcooperative FedAgriPesca Campania, rappresentando Confcooperative FedAgriPesca Nazionale, ha partecipato al meeting di S.E.L.M.A. Sustainable European Livestock & Meat Association, che si è tenuto a Venezia presso il palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto.

 

SELMA è la prima associazione europea nata dalla volontà delle organizzazioni europee come INTERBEV (Associazione Interprofessionale Francese del Bestiame e delle Carni), FEBEV (Federazione Nazionale Belga dei Macelli Laboratori e Grossisti della Carne), EDOK (Associazione della Filiera Carni della Grecia), O.I. Intercaneitalia (Associazione delle carni bovine prodotte in Italia), PROVACUNO (Associazione delle Carni Bovine prodotte in Spagna), INTEROVIC (Associazione spagnola dei produttori di carne Ovina) e PZBM (Associazione dei produttori di carne della Polonia), tutte operanti nel settore zootecnico.

 

Nell’ambito dell’incontro, De Leonardis ha rimarcato la relazione esistente tra la zootecnia e l’economia delle aree interne Appenniniche.

 

“L’allevamento dei bovini e degli ovini rappresenta in queste zone svantaggiate e montane una fonte di reddito non solo per gli allevatori, ma anche per tantissime attività connesse all’allevamento. È un pilastro importante nelle aree montane e le difficoltà economiche e burocratiche che sta vivendo preannunciano in molti casi la sua scomparsa. Ciò comporterebbe un ulteriore spopolamento, con assenza di presidi eco sistemici e di interventi di tutela ambientale” afferma De Leonardis.

 

E specifica: “Bisognerebbe anche lavorare sul ricambio generazionale per proteggere l’allevamento montano di bovini ed ovini. Gli allevatori sono per lo più ultrasessantenni e l’assenza di giusti redditi, l’eccessiva burocrazia, scoraggiano i più giovani, attirati da altre destinazioni e altri impieghi. Il rischio è che la carne che si consuma in Italia sarà sempre più spesso importata o prodotta in aree del Paese pianeggianti ed irrigue e da tipologie di allevamenti sicuramente non estensivi”.

 

“La collaborazione tra Confcooperative FedAgriPesca e Intercarneitalia è volta a potenziare la voce dell’Italia a Bruxelles, dove vengono prese scelte fondamentali per la zootecnia. Urge sostenere una rete europea che faccia corretta informazione ai consumatori e al legislatore, i quali troppo spesso si trovano a scegliere sulla base di ideologie e disinformazione. Nell’ambito di questa sinergia va evidenziato il legame tra la sopravvivenza sociale e ambientale delle aree appenniniche della Campania e lo sviluppo della filiera del bovino da carne e degli ovicaprini, per cui è urgente una politica non globalizzata ma rispettosa delle peculiarità territoriali” conclude De Leonardis.




Forestali, Rota (Fai-Cisl): In Campania è finita la pazienza

“Pieno sostegno agli operai idraulico forestali campani, che dopo annunci e false speranze continuano ad assistere alla creazione di nuova precarietà anziché alle stabilizzazioni dei tanti stagionali che operano nel settore da anni, con dedizione e competenza: la pazienza dei lavoratori e delle lavoratrici è finita”.

Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai-Cisl nazionale il Segretario Generale, Onofrio Rota, dopo aver incontrato stamane a Roma, a margine di un incontro sulle pari opportunità, alcuni lavoratori campani del settore forestale e dirigenti provinciali del sindacato.

“La Regione Campania – afferma il sindacalista – non può continuare a fare orecchie da mercante, assumendo, al posto degli stagionali ventennali, personale che non ha formazione, né competenze, né esperienze adeguate per garantire la dovuta cura del territorio. Una situazione di comodo, che evidentemente risponde ad altre logiche da quelle del merito, dell’anzianità, della professionalità. Lo stesso blocco del turnover, che non ha più senso di esistere, non può essere utilizzato come alibi per non agire, per cui chiediamo al Presidente De Luca di superare lo stallo e usare le tante risorse disponibili per investire seriamente sul lavoro idraulico forestale, altrimenti siamo disponibili a supportare tutte le iniziative regionali che possono dare voce a un malessere che va avanti da oramai troppo tempo”, conclude il leader della Federazione agroalimentare della Cisl.

 




Italia Olivicola, bilancio positivo per Bufala Fest. Gli oli extravergine di qualità hanno esaltato i sapori dei piatti della kermesse

Si è conclusa ieri a Napoli, in Piazza Municipio, la settima edizione di “Bufala Fest – non solo mozzarella”, la kermesse enogastronomica dedicata alla promozione e valorizzazione della filiera bufalina, accompagnata e sostenuta per il secondo anno consecutivo da Italia Olivicola, la prima organizzazione della produzione olivicola italiana.

L’olio, alimento principe della Dieta Mediterranea, è stato assoluto protagonista del villaggio di Bufala Fest, nel corso di tutta la manifestazione, che si è svolta dal 7 all’11 settembre. Infatti, tutti i piatti preparati e presentati in ognuna delle aree degustazione di Bufala Fest – Arena del Gusto, Giardino delle Idee, Terrazza del Gusto e Villaggio del Gusto – sono stati impreziositi e resi ancora più gustosi dall’utilizzo di una raccolta di extravergini di qualità, attentamente selezionati da Italia Olivicola e tutti tracciati e certificati, provenienti da ogni parte d’Italia.

Inoltre, durante il talk sul tema “ESG, un vantaggio competitivo per le aziende della filiera agroalimentare” ospitato nell’area “Il Giardino delle Idee”, in Piazza Municipio, il Coordinatore di Italia Olivicola Giuliano Martino ha condiviso con una folta, qualificata e attenta platea l’importanza di puntare su prodotti di qualità, tracciati e sostenibili in grado di raccontare la biodiversità del nostro Paese, le identità dei territori e di portare benefici alla salute dell’organismo.

“La nostra presenza a Bufala Fest – ha affermato Gennaro Sicolo, Presidente di Italia Olivicola – ci ha permesso di aprire e rafforzare il nostro dialogo con il mondo dell’Ho.Re.Ca. Nel corso delle ultime due edizioni, abbiamo fatto comprendere l’importanza di avere sulla tavola di tutti i ristoranti una carta degli oli, come già accade per i vini, e addirittura per l’acqua. I consumatori devono poter accedere a tutta una serie di informazioni corrette, devono saper riconoscere la qualità e gli sforzi produttivi, ricondurre l’olio alle zone di produzione e corrispondere il giusto prezzo che una bottiglia di olio merita”.

La settima edizione di Bufala Fest – non solo mozzarella è stata organizzata dalla Diciassette Eventi in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP e CIA – Agricoltori Italiani della Campania, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Campania, del Comune e della Città Metropolitana di Napoli; del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca – Feamp; dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli; dell’Università degli Studi di Salerno con il Dipartimento di Farmacia e con l’Osservatorio sui Parchi e sulle Aree Protette del Mezzogiorno.