CONSORZIO MOZZARELLA DOP: “STOP ALLE ASTE ON LINE AL RIBASSO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE”

Stop alle aste on line a doppio ribasso per i prodotti di qualità. Si tratta di una pratica messa in atto dalla Grande distribuzione che svilisce l’eccellenza dell’agroalimentare, soprattutto del Made in Italy”. Il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop si schiera al fianco di Coldiretti e Grana Padano, che hanno lanciato il grido di allarme.

Il direttore dell’organismo di Tutela, Pier Maria Saccani, spiega: “Questo tipo di aste rappresentano una delle pratiche maggiormente svalorizzanti per i prodotti Dop e Igp, accanto alla massiccia presenza di prodotti civetta e al continuo ricorso a super offerte. Il percorso che dovrebbe invece coinvolgere la Gdo deve al contrario essere volto a valorizzare al massimo i nostri prodotti, proprio come valore aggiunto anche dei punti vendita”. Saccani paventa un fosco scenario futuro: “Il rischio è di essere tutti trasformati in commodities con un appiattimento nella percezione del consumatore. L’ulteriore problematica è rappresentata dal livello qualitativo dei prodotti. Con una corsa sfrenata al ribasso ovviamente la qualità dei prodotti non potrà che diminuire con perdita di competitività sui mercati. E non dobbiamo dimenticare che l’Italia produce qualità, non quantità”.

Il Consorzio valuterà di proporre all’assemblea dei soci una rinuncia volontaria alla partecipazione alle aste della Gdo: “Le aste vanno bene per i quadri, non per il cibo – incalza Saccani – e noi intendiamo portare avanti, insieme agli altri Consorzi e alle organizzazioni di categoria, una battaglia che fa bene all’agroalimentare italiano. Confidiamo nel sostegno del ministro Centinaio, che sin dalle sue prime uscite pubbliche ha rimarcato il suo impegno nella difesa del Made in Italy. A lui chiederemo un incontro sul tema, attraverso le associazioni che rappresentano i nostri Consorzi. I tempi sono maturi – conclude il direttore – per una concreta valorizzazione, anche etica, in particolare del sistema Dop e Igp”.




MOZZARELLA DOP: NASCE “BUFALA NEWS”, LA RIVISTA MULTIMEDIALE DEL CONSORZIO DI TUTELA

Nasce “Bufala News”, il magazine del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. È on line sul sito www.mozzarelladop.it al seguente link https://bit.ly/2mSU7GG la rivista multimediale edita dall’organismo di tutela, con l’obiettivo di contribuire a una corretta informazione nel mondo del food.

Arricchiamo la comunicazione del Consorzio con un nuovo tassello, sempre sulla strada dell’eccellenza. Ci stanno a cuore la qualità dell’informazione e una nuova, sempre più completa, narrazione della filiera bufalina, che è motore economico e tradizione culturale”, sottolinea il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.

A dirigere la rivista è Lorenzo Iuliano, responsabile della Comunicazione dell’ente, mentre la grafica è a cura della società Micromedia. “Questo giornale – scrive il direttore nell’editoriale del primo numero – vuole ampliare lo sguardo e l’orizzonte. Proveremo a raccontare non solo la mozzarella di bufala campana, ma il complesso mondo delle eccellenze italiane e il variegato universo del food inquadrandoli in chiave economica, sociale e culturale. La multimedialità dello strumento consentirà di approfondire le questioni in modo immediato e accessibile a tutti. Attraverso il magazine vorremmo contribuire a far sì che il termine bufala non sia più un sinonimo di notizia falsa, anzi. Vorremmo che fosse finalmente esempio di notizia certificata”.

Il numero di esordio contiene, tra l’altro, le riflessioni del presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, e di quello campano, Ottavio Lucarelli, accanto ai contributi del rettore dell’Università Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi (che è anche presidente del Comitato scientifico del Consorzio) e di artisti come Peppe Servillo, voce degli Avion Travel.




MOZZARELLA DOP, PARTE L’OPERAZIONE “E…STATE SENZA PENSIERI”: SEQUESTRI A ISCHIA E CAPRI

Il Consorzio di Tutela ha avviato l’operazione “E…State senza pensieri” con l’obiettivo di aumentare i controlli sulla mozzarella di bufala campana Dop nelle principali località turistiche italiane, in sinergia con tutte le forze dell’ordine preposte. L’incremento dell’attività di vigilanza è partito dal Salento, poi ha coinvolto Ischia e Capri, capitali del turismo internazionale, in collaborazione con il Reparto per la Tutela Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri di Salerno. Così si intende tutelare i turisti-consumatori dai rischi di frodi e contraffazioni della bufala campana, che aumentano durante il periodo estivo nei luoghi di maggiore afflusso.

I primi risultati sono già arrivati. A Ischia, infatti, sono stati verificati numerosi punti vendita a Ischia Porto, Barano e Forio. Sono stati sequestrati e inviati a distruzione oltre 60 chili di prodotti alimentari. Si tratta di false mozzarelle Dop e varie forme di formaggio stagionato di latte di bufala. In una gastronomia del Porto è stata scoperta “mozzarella di bufala” venduta sfusa, senza etichettatura. Nel mirino sono finiti produttori, distributori ed esercizi commerciali, a cui è stato contestato l’articolo 18 del Regolamento Ue 178/2002, che sanziona la vendita di prodotti privi di ogni informazione al consumatore per risalire alla vera origine. Nello specifico, i prodotti lattiero-caseari non erano confezionati e perciò mancanti di denominazione di vendita, lotto e scadenza, nonché privi di sigillo di garanzia obbligatorio.

A Capri invece sono stati sequestrati 20 chili di presunto formaggio anche di bufala su un totale di 200 chili di prodotti alimentari di vario genere. Sono stati inoltre prelevati campioni di mozzarella di bufala trovata in commercio per verificare il rispetto del disciplinare della Dop.

In totale nelle due isole campane sono state elevate sanzioni per oltre 6mila euro, mentre il valore della merce posta sotto sequestro è pari a circa 5mila euro.

Anche la Puglia è stata coinvolta nell’attività di repressione. La sezione Vigilanza del Consorzio ha effettuato una serie di prelievi a Lecce. A stabilire la vera natura del prodotto controllato saranno le analisi che l’organismo di tutela ha affidato al laboratorio di Salerno dell’Istituto Centrale Qualità e Repressione Frodi del Ministero delle Politiche agricole.

La sicurezza dei consumatori è uno dei principali obiettivi del Consorzio”, commenta il direttore Pier Maria Saccani. “Dobbiamo tutelare la Mozzarella di Bufala Campana Dop – sottolinea – e più in generale tutto il nostro territorio, che è meta turistica estiva sempre più apprezzata. Ringraziamo i Carabinieri del Reparto per la Tutela Agroalimentare, così come tutte le forze dell’ordine impegnate nei controlli sulle produzioni Dop e Igp, per il prezioso lavoro svolto sul territorio. La nostra azione continuerà anche nei prossimi mesi in altri luoghi simbolo dell’estate italiana”.




DIRETTIVA NITRATI, GENERAL CONTRACT: USCIRE DA EMERGENZA

La Regione Campania prova ad utilizzare il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per consentire alle imprese agricole di affrontare il problema ambientale dei nitrati di origine agricola con interventi su scala aziendale per ridurre il carico di azoto, ammettendo a finanziamento anche gli impianti di strippaggio: la tecnologia che consente di ridurre il carico di azoto nelle deiezioni o nel digestato. E per fare questo stanzia 7 milioni di euro di cofinanziamenti per le aziende zootecniche. Mentre General Contract, società di engineering di Battipaglia (Salerno) è in prima linea per assicurare agli allevatori tutti i vantaggi del nuovo bando.

Infatti, l’assessorato Agricoltura ha reso noto che con decreto dirigenziale n. 146 del 4 giugno 2018, la Regione Campania ha approvato il bando di attuazione della tipologia d’intervento 4.1.3 “Investimenti finalizzati alla riduzione delle emissioni gassose negli allevamenti zootecnici, dei gas serra e ammoniaca”. Il termine ultimo per il rilascio delle domande di sostegno sul Portale è stato fissato alle ore 16.00 del 6 agosto 2018.

In particolare, il bando della tipologia 4.1.3 ha un budget di 7 milioni di euro a favore delle aziende zootecniche che effettuano investimenti per ridurre le emissioni gassose. L’obiettivo è contrastare le emissioni di inquinanti azotati, ammoniaca e gas serra che si generano nel corso delle differenti fasi produttive, in particolare nell’ambito della gestione degli effluenti di allevamenti e loro assimilati, della distribuzione dei reflui sui terreni coltivati e dell’utilizzo di digestato derivante da impianti a biogas.

“Questo bando – dichiara Francesco Cicalese, amministratore delle General Contract – consente alle aziende zootecniche di finanziare anche la realizzazione di impianti di trattamento e smaltimento e quant’altro necessario per una migliore gestione degli effluenti e, quindi, si configura come un vero e proprio aiuto per una ottimizzazione della gestione dell’azoto nei liquami”.

“L’applicazione della Direttiva nitrati 91/676/CEE – ricorda Cicalese – ha recentemente esteso in Campania la Zona vulnerabile ai nitrati di origine agricola con la delibera di giunta regionale n. 762 del 5 dicembre 2017 e dal 1°marzo 2019 sarà necessario adeguare le aziende che si sono trovate nelle nuove aree interessate alla Zvnoa, che saranno impegnate a contenere gli spandimenti nell’ordine di 170 chilogrammi di azoto per ettaro l’anno”.

Il numero di Comuni interessati in Campania, in parte o in tutto, dalla nuova delimitazione è complessivamente di 311, per una superficie territoriale di 316.470,33 ettari, pari al 23,15% della superficie territoriale regionale.




CARMINE LIBRETTO, DIRETTORE CONFAGRICOLTURA SALERNO, NUOVO DIRETTORE CONSORZIO PROVINCIALE OLIVICOLTORI

Lunedì 11 giugno 2018 il Consiglio di amministrazione del Consorzio Olivicoltori Provinciale di Salerno ha provveduto a nominare Carmine Libretto, già direttore di Confagricoltura Salerno, come nuovo direttore del Cpo. La decisione assunta dal presidente Carmine Pecoraro va nell’ottica di dare al Cpo una governance sempre più operativa ed in grado di affrontare e sviluppare strategie tali da rendere il consorzio un valido interlocutore propositivo sul tema dell’olio, che è una delle principali ricchezze del territorio salernitano. 

Nei prossimi giorni si delineerà la governance del Cpo, gli obiettivi e le risorse che saranno messe in campo per dare risposte ai circa 3000 olivicoltori che ne fanno parte.

 

“La scelta del direttore in Carmine Libretto nasce dall’analisi, attenta ed accurata, di quanto da lui fatto in Confagricoltura in questi anni e le risultanze che tale lavoro ha portato in una organizzazione importante e radicata sul territorio come Confagricoltura Salerno – ha dichiarato il presidente del Cpo Carmine Pecoraro.

 

“Devo ringraziare il neo-presidente di Confagricoltura Antonio Costantino per aver compreso ed accettato le mie proposte e per aver condiviso la mia scelta, ed un ringraziamento anche al membro di Giunta nazionale di Confagricoltura Rosario Rago con cui da anni si è avviato un percorso di partnership che tanti importanti risultati ha prodotto in provincia di Salerno – ha aggiunto Pecoraro, sottolineando come – l’auspicio e la certezza sono che, insieme, supportati da altri professionisti e collaboratori, in parte già della struttura del Consorzio, riusciremo a percorrere le strade che porteranno alla crescita delle aziende aderenti e di tutto il comparto olivicolo salernitano e non solo. Devo ringraziare il Cda per aver compreso le ragioni che mi hanno portato a tale decisione, ed insieme apriremo una nuova stagione per il Consorzio, costellata di nuovi e sempre più importanti risultati”.

 

“Devo ringraziare il presidente di Confagricoltura Salerno Antonio Costantino per aver compreso e dato parere positivo per questo incarico, che nulla toglierà al mio impegno per Confagricoltura, e devo ringraziare il Presidente Carmine Pecoraro per la fiducia accordata – ha dichiarato il neo-direttore Cpo Carmine Libretto.

“Mi sento di dire – ha aggiunto – che farò come ho sempre fatto: lavorare a testa bassa per portare risultati concreti al sistema olivicolo salernitano e regionale, avendo sempre in mente che l’obiettivo principale è la crescita delle aziende agricole che passa attraverso una migliore e più ampia valorizzazione del nostro prodotto ed una sua più efficace commercializzazione che, forte di una indiscussa qualità dei prodotti e con l’aiuto degli strumenti comunitari messi a disposizione delle Organizzazioni di Prodotto, saprà affermarsi con forza anche su mercati fino ad oggi mai affrontati.”




CONFAGRICOLTURA CAMPANIA, EXPORT AGRICOLO +5,4% NEL 2017. USARE PSR

“E’ possibile investire ancora per rafforzare ulteriormente le esportazioni delle imprese agricole della Campania, ottimizzando l’utilizzazione del Programma di sviluppo rurale della Campania 2014 – 2020” E’ questa la prima nota di commento di Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania al dato Istat sulle esportazioni agricole e zootecniche della Campania nel 2017 – in crescita del 5,4% rispetto al 2016 – e reso noto oggi a Napoli dal Nucleo di ricerca economica di Banca d’Italia, nel corso della presentazione del rapporto “L’economia della Campania” predisposto dalla sede regionale dell’istituto centrale di emissione.

In un quadro di complessivo miglioramento dell’economia regionale nel 2017 e, in prospettiva, nell’anno in corso, le esportazioni del settore agricolo nel 2017 hanno raggiunto il valore di 484 milioni di euro, e già nel 2016 la crescita si era attestata all’ 8% sull’anno precedente.

“Occorre tenere conto che il 2017 per l’agricoltura in Campania, come in altre regioni, è stato caratterizzato da ingenti perdite a causa della siccità, il che rende il dato in crescita rispetto a questa annata agraria ancora più prezioso ed indicativo di una realtà dinamica, in grado di mantenere ed accrescere quote di mercato sui mercati esteri – aggiunge Marzano.

Per Marzano, infine, è possibile però fare ancora di meglio:”Occorre trovare nel Psr Campania – 1812,5 milioni di euro di budget da spendere entro il 2023 – tutte le risorse necessarie per rafforzare ulteriormente questa voce, così come un buon contributo alla crescita dell’economia regionale potrà venire negli anni a venire dall’ulteriore sviluppo del turismo.”




CONFAGRICOLTURA SALERNO PUNTA AL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA

Confagricoltura Salerno punta sul Distretto Agroalimentare di Qualità, una forma di aggregazione delle eccellenze con vocazione alla valorizzazione di prodotti nel segno delle specializzazioni territoriali.

Ieri, 8 giugno 2018, dalle ore 17 si è tenuta nella sede di Confagricoltura a Battipaglia la riunione del Comitato promotore del Distretto Agroalimentare di Qualità della Piana del Sele, Irno-Picentini e Parco del Cilento.

L’obiettivo di Confagricoltura Salerno è quello di precorrere i tempi: il distretto agroalimentare di qualità – una volta riconosciuto tale da Regione Campania – sarà candidato a Distretto del Cibo, la nuova tipologia  individuata dal comma 499 della legge di bilancio dello Stato per il 2018, che ha emendato l’articolo 13 della legge di orientamento in agricoltura: il Decreto legislativo 288/2001.

E per i distretti del Cibo e i loro programmi di valorizzazione dell’agroalimentare c’è un budget di 5 milioni di euro per il 2018 e 10 milioni per il 2019, stanziati proprio dalla legge di bilancio.

Hanno partecipato alla riunione del comitato promotore, oltre a Confagricoltura Salerno, nella persona del Presidente Antonio Costantino, il delegato del Parco del Cilento Vincenzo Inverso, il presidente del Consorzio Olio Dop Colline Salernitane e Nocciola di Giffoni Igp Gerardo Alfani, il presidente di Rago Group Rosario Rago, il responsabile della Azienda Agricola San Salvatore Giuseppe Pagano, il presidente della Noschese Srl Guglielmo Noschese, la delegata del Consorzio di Tutela Vini Salernum Mila Vuolo, i direttori del Gal Colline Salernitane e Gal Irno-Cavese “Terra è Vita” Eligio Troisi e Giovanni Giugliano.

“E’ il primo passo verso quella che sarà un’iniziativa in grado di unire i territori che rivestono un ruolo importante nel panorama della nostra regione, dal punto di vista agricolo, turistico e culturale. Il Distretto Agroalimentare di Qualità è uno strumento, riconosciuto dalla Legge Regionale n. 20 del 2014, in grado di fornire alle nostre realtà economiche una marcia in più nella crescita socio-economica delle aree coinvolte.” Così ha dichiarato il Presidente di Confagricoltura Antonio Costantino.

Costantino inoltre sottolinea: “L’idea della realizzazione e della candidatura del distretto parte da lontano, in seguito ad incontri con le aziende, vero motore economico della società, che ci hanno fatto optare per il perseguimento di tale obiettivo al fine di essere un interlocutore nazionale ed internazionale per il rilancio delle nostre splendide realtà agroalimentari, turistiche e culturali che saranno, negli anni a venire, la vera ricchezza del nostro paese”.

Il tavolo tecnico  – che ha visto la presenza di tante realtà locali importanti – sarà presto allargato ad altri attori pubblici e privati.

“Visto che il 2018 è l’Anno del Cibo italiano abbiamo deciso di accelerare la presentazione della richiesta di riconoscimento del Distretto Agroalimentare di Qualità, auspicando che la Regione Campania – Direzione Generale Agricoltura, arrivi in tempi rapidi alla definizione e all’approvazione del regolamento di attuazione della Legge 20 che permetterà di stabilire i requisiti dei distretti – ha concluso il presidente di Confagricoltura Salerno.




CONFCOOPERATIVE CAMPANIA:AGROALIMENTARE FA SISTEMA, PROGETTO UNITARIO SULLA FILIERA DEL CIBO

Dare più forza e coesione alla cooperazione agricola, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, mettendo al centro il valore del cibo e il modello dell’impresa cooperativa. È quanto emerso nel corso dell’Assemblea regionale plenaria della Cooperazione regionale dell’Agroalimentare e della Pesca, svoltasi a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, presso la suggestiva location di Palazzo Milano. L’Assemblea ha dato il via ad un progetto unitario per Confcooperative Fedagri Campania e per Confcooperative Federcoopesca Campania, le due Federazioni che in casa Confcooperative Campania rappresentano le cooperative agricole, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura (in totale 11.950 soci, 1.065 addetti per 266 milioni di fatturato). Un progetto partito a livello nazionale e che intende creare sinergie e collaborazioni tra i due comparti. A guidare il progetto di unificazione sarà Alfonso Di Massa, con cui lavoreranno 20 Consiglieri eletti e competenti nell’Area agricola, coordinata da Nicola De Leonardis e nell’Area pesca, coordinata da Maurizio Giordano.“Con questo progetto concentriamo le nostre energie su un percorso ambizioso, che coniuga due comparti affini e legati da aspetti comuni, che non azzerano le peculiarità di settore, ma ne fanno una leva di crescita e di sviluppo comune” commenta Di Massa. Ad esprimere entusiasmo per questo cammino di sinergia il Presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea, per il quale la diversità e il dialogo tra due mondi solo in apparenza distanti può creare in casa Confcooperative Campania un valore aggiunto. Medesimo ottimismo è stato espresso dal Presidente della Confcooperative Fedagri Nazionale, Giorgio Mercuri e dal Presidente di Confcooperative Federcoopesca Nazionale, Paolo Tiozzo. A breve il progetto sarà presentato alla politica, ai media e ai principali interlocutori di settore.




AL VIA TRANSUMANZA 2018. DA INIZIATIVA UCI SI ALLARGA INTERESSE PER EVENTO CANDIDATO UNESCO. VERSO TURISMO SLOW INTEGRATO

Partita ieri l’edizione transumanza per il 2018. Dopo che l’Italia ha chiesto a Parigi – lo scorso 27 marzo – di inserirla nel Patrimonio Unesco con il sostegno di Austria, Francia, Grecia, Svezia, Spagna e Albania. Sei le regioni coinvolte, Molise, Abruzzo, Puglia, Lazio, Basilicata e Campania. Una organizzazione agricola: l’Unione coltivatori Italiani.

Tutto nasce da un accordo siglato lo scorso 15 gennaio al Ministero delle Politiche agricole tra i funzionari dello stesso Mipaaf e le sei regioni coinvolte, Assonautica, Asvir e l‘Uci di Mario Serpillo.

Documento di cui AGRICOLAE allega copia in PDF assieme a tutta la documentazione del caso.

foglio firme 15 gen 2018, mipaaf roma

Dopo la ‘vittoria’ dell’Uci e delle prime sei regioni, sono molti gli attori che hanno deciso di sostenere la causa: dalla regione Veneto che ha chiesto formalmente di essere inserito nella lista con i dieci comuni vicentini del ‘cammino’ della transumanza di Bressanvido, alla Coldiretti che ha plaudito all’iniziativa coinvolgendo la regione Sardegna.

“La candidatura della transumanza come patrimonio immateriale dell’Unesco è un passo importante che va accompagnato da un impegno concreto per salvare i pastori in Italia che conta su 60mila allevamenti, spesso concentrati nelle aree più marginali del Paese, per un patrimonio 7,2 milioni pecore, la maggioranza in Sardegna“, scrive l’organizzazione di Palazzo Rospigliosi in una nota del 27 marzo. Concludendo che “l’agnello è una presenza antica della tradizione gastronomica italiana”.

“Ogni anno la transumanza di Bressanvido mette in movimento circa 600 capi di bestiame che percorrono due volte il percorso, andata e ritorno, dalla pianura all’altopiano di Asiago, attraversando a primavera e in autunno, i comuni di Bressanvido, Pozzoleone, Schiavon, Marostica, Lusiana, Conco, Asiago, Gallio, Foza ed Enego, alla ricerca di pascoli verdi e di migliori condizioni climatiche”, aveva fatto sapere in una nota al regione Veneto, all’indomani della notizia.

TRANSUMANZA: ANCHE BRESSANVIDO E L’ALTOPIANO DI ASIAGO TRA I PERCORSI CANDIDATI A PATRIMONIO UNESCO.

Con l’edizione 2018 della transumanza, che si terrà nel mese di maggio, “si vuole richiamare – spiega l’Unione Coltivatori Italiania – l’attenzione sull’esistenza di un patrimonio storico, archeologico, antropologico e naturalistico di valore inestimabile: i Tratturi. Nel Meridione d’Italia essi risultano presenti ed integri nella loro originaria bellezza e larghezza di 60 passi napoletani (111.60 m) ancora per lunghi tratti. E’ doveroso da parte delle Istituzioni e dei privati, valorizzarli e proteggerli per farli diventare, non un semplice museo, ma una risorsa primaria che possa dare impulso allo sviluppo economico, agricolo, ambientale e turistico delle nostre Terre”, prosegue l’organizzazione agricola promotrice della candidatura Unesco. L’idea del progetto “è quella di integrare l’economia delle attività agricole promuovendo con la transumanza e i tratturi lo sviluppo di un turismo slow integrato, focalizzato dalla natura, dalla biodiversità, dal paesaggio e attento alle tradizioni, alla cultura, alla spiritualità, all’enogastronomia. Costruzione di itinerari, sui nostri territori, sicuramente meno conosciuti ma di grandissima suggestione paesaggistica e culturale. Un turismo responsabile – concludono dall’Uci – capace di fare un viaggio nell’anima delle piccole comunità locali, rispettando e apprezzando ciò che incontra.

Qui di seguito Agricolae pubblica la documentazione relativa alla candidatura UNESCO

Transhumance ICH-01-2015

Scheda Terre Rurali sintesi

52 uci

 

Gerardo Spera




MALTEMPO NEL SANNIO, CONFAGRICOLTURA BENEVENTO: STATO DI CALAMITÀ

Le grandinate che hanno colpito il 3 ed il 5 maggio scorsi le valli Telesina e Caudina e la val Fortore, vanno considerati quali eventi eccezionali e calamitosi. A Sostenerlo è l’Unione agricoltori di Benevento.

“Le due eccezionali grandinate che sono cadute nelle scorse ore sul Sannio hanno sicuramente arrecato danni ingentissimi a tutte le produzioni agrarie: grano duro, ortive e foraggere in val Fortore e vigneti e frutteti in valle Telesina e Caudina – afferma Francesco Fiore, commissario Confagricoltura Benevento, che sottolinea – pertanto riteniamo necessario da parte dell’assessorato agricoltura della Regione Campania attivare tutte le procedure per provvedere ad una tempestiva stima delle perdite finalizzata alla richiesta di declaratoria di stato di calamità per evento meteo eccezionale.”

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“La val Fortore, già colpita dall’alluvione del 2015, aveva risentito fortemente delle gelate del 2016, e patito la siccità dell’estate 2017 – ricorda il commissario – pertanto è da considerarsi urgente e prioritario un intervento in questa zona, ora attinta anche dall’eccezionale grandinata di ieri.”

 

Le due grandinate hanno avuto una durata non inferiore ai 20 minuti e le perdite inferte appaiono chiaramente al di sopra del 30% del valore della produzione media degli ultimi tre anni, requisito minimo richiesto per la dichiarazione di stato di calamità.

In val Fortore da prime stime, le perdite per le colture cerealicole sono superiori al 50%. Nella zona di Castelvenere nei vigneti si registrano danni fino al 90% non solo ai grappolini, quasi integralmente strappati, ma anche ai tralci, con possibili negative ripercussioni sulla vendemmia 2019.




SERPILLO (UCI): DISOCCUPAZIONE, ILLEGALITA’ E POTERI FORTI FRENANO SVILUPPO AGRICOLTURA DA CUI DIPENDE SVILUPPO PAESE

Disoccupazione, illegalità e poteri forti. Sono questi i temi trattati dall’UCI in Piazza del Plebiscito, a Napoli, in occasione della festa del primo maggio.

Per il Presidente UCI Mario Serpillo “poteri forti e lobbies ostacolano qualsiasi prospettiva di sviluppo sostenibile, soprattutto a sud del Paese.

E l’agricoltura, settore “Primario” per definizione è la risposta vincente.

Infatti il settore agricolo è quello, come dimostrano i dati, che presenta un’occupupazione in crescita. E sempre il settore agricolo è in grado di rilanciare economicamente e socialnmente il sud. Ma, “conditio sine qua non”, quella di lasciare libero spazio alla produttività dell’economia reale, quella legata al lavoro e alla terra e lontana dalle dinaniche della finanza fine a se stessa”.

Ma non solo, per Serpillo “E’ indispensabile contrastare il fenomeno dell’illegalità da sempre palla al piede per le aziende sane che producono e che spesso viaggia a braccetto con i poteri forti secondo il principio che “basta pagare per avere”, con la complicità di una totale assenza dello Stato.

Necessario che il governo che verrà si adoperi quanto prima per mettere in opera delle misure che consentano a questo settore il suo naturale sviluppo da cui dipende anche lo sviluppo degli altri settori di produzione, di trasformazione, distribuzione e servizi del Paese.

Ricordando che tutto questo si traduce in occupazione”.




ANNO DEL CIBO ITALIANO NEL MONDO, UNCI AGROALIMENTARE: CON EAT VESUVIO DALLE FILIERE AI DISTRETTI DEL CIBO PER IL MADE IN ITALY

Visto il successo del convegno sulle filiere e i distretti del cibo per il Made in Italy, tenutosi a Matera, organizzato da Agrocepi e UNCI Agroalimentare, a chiusura dello stesso nacque una proposta, condivisa dai presenti.

Far diventare il convegno itinerante e conferire allo stesso un più ampio respiro.

il progetto pluriregionale denominato EAT VESUVIO esordirà a Ercolano e coinvolgerà i distretti turistici ed enogastronomici di Campania, Basilicata, Puglia e Calabria.

La volontà di fare squadra è nata dall’esigenza di mettere in pratica gli obiettivi, con l’unione d’intenti e di risorse.

Il nostro anno del cibo non si esaurisce nel 2018. Continuerà la valorizzazione dei riconoscimenti Unesco legati al cibo e in particolare alla Dieta Mediterranea, ma anche la promozione, in termini turistici, dei paesaggi rurali storici, al fine di coinvolgere e sviluppare le filiere produttive che consentano alle nostre imprese, in particolar modo delle quattro regioni coinvolte, di essere più competitive e al contempo salvaguardare il nostro territorio e le attività a esso legate. Valorizzare le eccellenze affinché vengano sempre più apprezzate in tutto il mondo per la loro tipicità, genuinità e freschezza.

L’obiettivo del convegno è anche quello di promuovere l’intreccio tra storia, cultura, cibo e territorio, che rappresentano i migliori attrattori culturali del nostro Paese. Sarà proprio questa sinergia il tema di discussione tra i relatori che, non si limiteranno a porre l’attenzione sulle questioni ma elaboreranno soluzioni d’intervento e modus operandi.

L’evento non potrà che svolgersi su uno dei più caratteristici belvedere di Ercolano, la terrazza dello storico ristorante “Gianni al Vesuvio” che proprio in quei giorni festeggerà il 50° anniversario di attività e che offrirà ai partecipanti, una degustazione delle tipicità vesuviane preparate con i prodotti delle aziende presenti.

PROGRAMMA

INTRODUCE E MODERA

Ciro Iengo Presidente Eat Vesuvio

DANNO IL BENVENUTO

Ciro Buonajuto Sindaco di Ercolano

Agostino Casillo Presidente Parco Nazionale del Vesuvio

INTERVENGONO

Corrado Martinangelo Presidente Nazionale Agrocepi

Gennaro Scognamiglio Presidente UNCI Agroalimentare

Serena Maggiulli Responsabile Città del Gusto – Gambero Rosso

Laura Mongiello Presidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Basilicata e Calabria

Salvatore Velotto Presidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio

Matteo Milanese Presidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Puglia

Katya Tarantino Biologa Nutrizionista Presidente Associazione Pabulum

Valeria Romanelli Presidente Associazione Terre del Sud

Vincenzo Marrazzo Presidente Distretti Turistici Campania

Enzo Coccia Membro della Commissione Cibo Italiano nel Mondo 2018

CONCLUSIONI

“Rappresentante del MIPAAF

Nicola Marrazzo Presidente Commissione Turismo Cultura Regione Campania

Franco Alfieri Capo Segreteria Presidente Regione Campania

Sono stati invitati i Sindaci di Matera, Riace e Andria




UCI, SERPILLO A TELEUNIVERSO PER PARLARE DELLE SFIDE DEL FUTURO

L’Unione Coltivatori Italiani oltrepassa le barriere della comunicazione ed arriva in tv! Il presidente nazionale, Mario Serpillo, andrà in onda domani sera su Teleuniverso per parlare delle nuove sfide del presente e delle speranze per il futuro (canale 16 e 198 digitale terrestre Lazio, 89 digitale terrestre provincia dell’Aquila e 689 digitale terrestre Campania). L’appuntamento è per le ore 20:25. Stay tuned!




CONFAGRICOLTURA CAMPANIA, ANTONIO PALUMBO ELETTO PRESIDENTE DEI GIOVANI CAMPANI

Nella serata del 5 aprile 2018 l’assemblea costitutiva, dell’Associazione nazionale giovani agricoltori di Confagricoltura della Campania ha scelto il suo presidente.

Si tratta di Antonio Palumbo, 32 anni, al timone di un’azienda agricola di Battipaglia (Salerno) ad indirizzo frutticolo (kiwi) ed orticolo (insalate da IV Gamma).

“E’ la prima volta che Anga si riesce a costituire con soci di tutte le cinque province della Campania – dice Palumbo – ci sono tutte le premesse per poter bene operare al fine di promuovere le iniziative dei giovani imprenditori agricoli della regione”.




CONFAGRICOLTURA CAMPANIA: BUON LAVORO A FRANCO ALFIERI CONSIGLIERE DELEGATO AGRICOLTURA

“Confagricoltura augura buon lavoro a Franco Alfieri, al quale il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha inteso riaffidare il compito di consigliere delegato per l’agricoltura, riteniamo che possa ben continuare il lavoro già intrapreso, finalizzato alla sburocratizzazione ed alla modernizzazione dell’assessorato, in vista di un utilizzo più efficiente e più efficace delle risorse comunitarie a disposizione del settore agricolo” Così Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania nell’apprendere la notizia della conferma della nomina di Franco Alfieri a consigliere delegato per l’agricoltura.

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