Agricoltura21/10/2022 12:29

Coldiretti, Gattoni (Cib): Fondamentale puntare su digestione anaerobica e lavorare su sistema regolatorio meno rigido

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Permettetemi di salutare il sindaco, il ministro Cingolani e i tanti amici gli imprenditori che sono in sala.

Io sono un imprenditore agricolo, anch'io da sempre conduco l'azienda con mio padre sia nella conduzione dei terreni che nell’allevamento, quindi sono anche io un allevatore e 12 anni fa abbiamo deciso di investire nella digestione anaerobica.

Dalle due esperienze emerge una cosa chiarissima: la digestione anaerobica è una tecnologia che va molto oltre il tema della produzione di energia rinnovabile e questo signor ministro è un tema che va portato con forza ai tavoli del ministero, come abbiamo fatto sempre col presidente Prandini, perché oggi avere un digestore anaerobico significa produrre più digestato."

Così Piero Gattoni (Consorzio Italiano Biogas) durante il convegno organizzato da Coldiretti in occasione dell’apertura della Fiera agricola e Zootecnica di Montichiari.

Abbiamo visto un aumento di più del 250% del costo del fertilizzante, dell'urea, del concime chimico, oggi noi col digestato possiamo contenere questo costo e aumentare la fertilizzazione organica.

Il digestore anaerobico ci ha permesso di innovare, più meccanica agraria, siamo passati alle minime lavorazioni, quindi non solo produzione di un vettore energetico in grado di produrre energia elettrica, termica e gas ma appunto una grande infrastruttura che promuove la transizione agroecologic.

Ma in Europa si vuole combattere gli allevamenti o le emissioni?

Io penso che da allevatori dobbiamo cominciare a farci questa domanda perché oggi gli allevamenti hanno tutto quello che serve per poter contenere le proprie emissioni e lo dice un sistema allevatoriale come quello italiano che oggi è già ampiamente tra i primi nella definizione del benessere animale e della sostenibilità e che oggi è in grado di accettare una nuova sfida.

Ma quali sono i punti che noi vediamo di difficoltà?

Innanzitutto un sistema regolatorio rigido, siamo in un'economia tra virgolette di guerra e tutto quello che noi pensiamo ci mette troppo tempo per essere applicato.

Due anni ci sono voluti per poter smarcare grazie solamente alla testardaggine del presidente Prandini la definizione di digestato equiparato, eppure guardate che non è che ci volesse molto a capire che un allevatore in area vulnerabile che utilizza del digestato che è simile per la natura alla componente chimica, se usa le fluente deve limitarsi a 170 e comprare il concime chimico.

Questo era quello che voleva dire la norma che avevamo e ci abbiamo messo due anni per cambiarla.

DM biometano: Il nostro paese ha presentato nel recovery 2 mld per il biometano.

La comunità c'ha messo da novembre 2021 ad agosto 2022 a rilasciare il parere positivo sullo schema di decreto di uno stato membro: inaccettabile che noi aspettiamo tutto questo tempo, uno stato membro, per poter implementare lo sviluppo di un settore.

Quindi qual è la strada che dobbiamo seguire?

Sicuramente dobbiamo insistere con l'Europa, ci voglio norme a livello europeo, magari signor Ministro teniamo presente che il biogas non è come il fotovoltaico, ma in generale cerchiamo di pensare che questo messaggio che stiamo dando al mercato di cappare le rinnovabili è un messaggio per il futuro negativo.

Ci vuole più flessibilità.

Il FER2 signor ministro È un provvedimento nato un po' vecchio.

Oggi abbiamo bisogno di poter lavorare di più con la flessibilità con strumenti di mercato e possibilità di fare accordi.

Oggi potremmo con 7 terawatt da biogas illuminare l’Italia di notte.

Io sono convinto che ce la faremo: noi potremmo produrre quando l’energia serve.

Il settore agricolo non solo si rafforzerà nella competitività, ma sarà anche sempre piu sostenibile per affrontare i mercati globali.

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