CONFAGRICOLTURA PREMIA 13 IMPRESE E AGGREGAZIONI PER L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

“Nuove frontiere”, “reti, filiere e consorzi d’impresa”, “smart land & smart city”. Sono tre le categorie del premio nazionale per l’innovazione di Confagricoltura, assegnato oggi a Roma a 13 aziende agricole che negli ultimi tre anni hanno sviluppato soluzioni particolarmente innovative. Diversi gli ambiti: si va dalle tecnologie di processo, prodotto o servizio, a quelle adottate in rete, fino a quelle applicate nelle aree rurali che riescono a unire arte, turismo e cultura. Alla premiazione presso Palazzo della Valle sono intervenuti il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio.

“Si parla tanto di agricoltura 4.0, di rivoluzione digitale, di economia circolare, di sostenibilità di reti e filiere, di ‘agri-cultura’ – ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Con l’iniziativa del nostro premio abbiamo voluto resentare esperienze concrete, attività lungimiranti, coraggio imprenditoriale. C’è un volto nuovo dell’agricoltura, c’è un entusiasmo tangibile e contagioso”.

Tra i progetti delle nuove frontiere spiccano 11 serre con sistemi idroponici fuori suolo per la coltivazione di quattro varietà di pomodoro e recupero dell’acqua per l’irrigazione (Soc. Agr. Antonio Gandini, prima classificata), un sistema di rivoluzionario per l’agrotecnica del mais da granella secondo i criteri dell’agricoltura 4.0 (Soc. Agr. Folli di Vigo Mario e Alberto) e uno di precision farming che unisce dati satellitari, dati raccolti con droni e sensori in campo con i big data (Soc. Agr. SS Porto Felloni). Spazio anche alla viticoltura 4.0 con un progetto per un uso efficiente delle risorse irrigue con sensori di umidità e stazioni meteo (Preghenella Giuliano) e alla difesa integrata delle colture con un algoritmo specifico “open innovation” in grado di fornire predizioni sulla possibilità di attacchi parassitari al vigneto (Soc. Agr. Ss Terre Grosse).

Per la categoria Reti e filiere risaltano la birra artigianale, territoriale e in grado di abbattere drasticamente l’impronta ecologica della logistica del malto (Gruppo CerealInnova, primo classificato), delle gallette di cereali (Gallettificio Valditone), dell’acquacoltura che adottando il sistema dell’acquaponica riduce a – 90% l’uso di acqua e spazio ed elimina l’uso di erbicidi e concimi (Gruppo Cannella- Mannino), delle rinnovabili con un impianto a biomassa legnosa da 115 kwh (Gruppo Banfi, Avello e Raveri, menzione speciale).

Per Smart Land e Smart Cities ex aequo al primo posto per Genagricola Spa – che ha ideato un vero e proprio parco agricolo che integra spazi museali, paesaggistici, esperienze ludiche e ricreative – e per l’azienda agricola vitivinicola Chiarlo che ha realizzato un parco artistico permanente nel vigneto e un sistema multimediale che permette di ricevere informazioni sulle opere e sul territorio. Di scena l’innovazione anche per la della Soc. Agr. Castelvecchio con diverse attività per il recupero di terreni marginali alla multifunzionalità e diversificazione aziendale (agriturismo, agriristoro, e produzione di energia da fonti rinnovabili). Infine il provocatorio museo del letame dell’azienda zootecnica Soc. Semplice AGT (400 quintali di latte al giorno per il Grana Padano con 2500 bovini di razza selezionata in 5 unità produttive) che realizza ed espone nuovi oggetti di reflui e argilla che è anche un progetto di design ed economia circolare

Il premio, indetto con bando da Confagricoltura a dicembre 2018 ha visto una giuria presieduta dal prof. Michele Pisante (Università di Teramo) e composta da autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale ed accademico: Luisa Todini (imprenditrice, presidente di Agronetwork), Andrea Granelli (presidente di Kanso), Silvio Franco, (Università della Tuscia), Raffaele Maiorano (imprenditore agricolo), Enrico Allasia (imprenditore agricolo).

“Le tredici imprese e aggregazioni che abbiamo premiato sono ‘testimoni’ di un percorso di rinnovamento in atto, che sta già cambiando profondamente il settore agricolo – ha detto Giansanti -. Sono capofila dell’innovazione, con soluzioni tecnologiche, ambientali, culturali, sociali, significative ed emblematiche, che vogliamo far conoscere. Per questo – ha concluso Giansanti – entreranno a far parte del ‘Club delle imprese agricole innovative’ di Confagricoltura e parteciperanno ad una serie di iniziative informative e formative”.