CONFEURO: PESTE SUINA, PIU’ CONTROLLI E MISURE DI SICUREZZA PER EVITARE CONTAGIO

Desta preoccupazione la notizia del maxi sequestro di 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina avvenuto a Padova – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Solo la pronta azione dei servizi sanitari locali e della Guardia di Finanza hanno impedito che carni potenzialmente pericolose entrassero nel nostro mercato in violazione delle norme doganali e sanitarie. In attesa degli ulteriori accertamenti sugli esercizi commerciali ai quali la carne era destinata, esprimiamo il nostro sincero apprezzamento per l’operato delle forze di sicurezza.

La peste suina può avere effetti devastanti, come accaduto in Cina dove ha portato all’abbattimento di milioni di maiali – prosegue Tiso. E’ per questo necessario intensificare i controlli ed è compito preciso delle Regioni rispettare le linee guida della Commissione europea per contenere i rischi. Tra i primi obiettivi dell’Italia c’è la gestione delle numerose popolazioni di cinghiali, portatori sani della peste, mentre gli allevatori devono applicare tutte le misure raccomandate in materia di biosicurezza.  

A questo proposito, buone notizie sono giunte di recente dalla Conferenza Stato-Regioni, dove è stata raggiunta l’intesa sul testo di un decreto per introdurre l’obbligo di indicare l’origine delle carni suine utilizzate per i prodotti trasformati. Il testo prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette il Paese di nascita, di allevamento e di macellazione degli animali. L’Italia può vantare un insieme di norme e controlli tra i più efficaci al mondo ed è chiamata a mantenere alti standard di sicurezza e qualità alimentare.