CONTE: NON ACCETTEREMO TAGLI UE AD AGRICOLTURA. E SU BREXIT: GIA DETTO A BARNIER, VALORIZZARE IGP. NO SANZIONI RUSSIA FINE A SE STESSE

Quattro sfide, quelle dell’Italia, in ambito europeo, in vista del Consiglio Ue di domani e di dopodomani.

In tema di immigrazione, si farà una prima valutazione sulle articolazioni sottoscritte nel corso del vertice di giugno. Così che venga rispecchiata una tempestiva attuazione di tutte le conclusioni di giugno. Gli stati membri devono essere coerenti con il cambio di prospettiva. Così il premier Giuseppe Conte all’aula del Senato in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani. Da qui il rifinanziamento del fondo per l’Africa. Investire per l’Africa, oltre che in Africa, è fondamentale. Lo sviluppo del Corno d’Africa contribuisce oltre a condizioni di vita migliore anche un contenimento ai flussi migratori. Per questo è importante consolidare un’alleanza Africa-Europa”.

In tema di Brexit: “27 capi di stato e di governo valuteranno lo stato dell’arte del negoziato in vista di un possibile accordo a novembre. Domenica scorsa si è preso atto dell’impossibilità di trovare un intesa sulla questione irlandese”, spiega Conte. “i tempi sono strettissimi, dovremo lavorare per evitare un fallimento dei negoziati che si tradurrebbe in un salto nel vuoto per le imprese”. L’intesa finale “dovrà essere rispettosa della volontà dei cittadini britannici e dei cittadini europei”. Tenendo conto “dei cittadini italiani residenti in Gran Bretagna”. Ma qualsiasi intesa dovrà preservare e valorizzare l’imprendiscibile patrimonio delle indicazioni geografiche, sono già stato chiaro con Barnier”. Secondo Conte infatti per l’Italia è “centrale” la “protezione delle indicazioni geografiche e delle regole d’origine. Qualsiasi intesa con il Regno Unito dovrà preservare e valorizzare questo imprescindibile patrimonio”. Dovremo poi lavorare per un partnenariato con il Regno Unito dopo l’uscita dall’Unione europea. Per costituire un rapporto di cooperazione e collaborazione”.

Poi la sicurezza: “l’Italia considera essenziale un sistema di reazione immediato ed efficace.

Il rapporto con la Russia: “coordinare l’approccio con fermezza ma con dialogo”, spiega Conte che il 24 ottobre si troverà a Mosca con Putin. “Le sanzioni fine a se stesse non fanno altro che danneggiare le nostre imprese”. In questa prospettiva “credo sia necesario continuare a ragionare mantenendo però l’unitarietà dell’Europa nei confronti di Mosca”.

“Ho già chiesto che sia un ‘Europa più solidale improntata alla coesione sociale e all’innovazione, un bilancio dell’Unione moderno per affrontare le sfide comuni e la crescita”, prosegue il Premier. “Il Consiglio Ue cui partecipero’ a Bruxelles arriva in un momento in cui e’ ancora piu’ evidente la viva aspettativa dei cittadini di ricevere risposte concrete”. Conte spiega che non è più possibile andare avanti con forti diseguaglianze sociali ed economiche perché “anche il Fondo monetario internazionale afferma che non può essere un paese stabile”, prosegue. “L’impegno dell’Italia per l’unione economica e bancaria resta immutato”, continua Conte.