Controllati e controllori: i numerosi incarichi in Cia di Servadei, presidente revisori Enpaia. Chiamato in Confederazione all’insaputa di Enpaia

La Cia ha fatto tanto per entrare in Enpaia, dalla quale, fino al 2018, era esclusa.

https://agricolae.eu/enpaia-cia-servono-chiarezza-e-discontinuita/

Poi, una volta entrata, il direttore della Cia Claudia Merlino ha ‘arruolato’ dall’Enpaia il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Alessandro Servadei (entrato quando Pierpaolo Baretta era in Enpaia) e lo ha portato in Cia. Senza che quest’ultimo lasciasse il precedente incarico.

E, soprattutto, senza nulla che fosse comunicato all’ente di previdenza.

Ma non basta il fatto che il presidente dei revisori dei Conti dell’Ente di previdenza agricola in rappresentanza del ministero del Lavoro (senza nulla dire o comunicare agli stessi vertici di Enpaia) vada a fare il doppio lavoro proprio presso uno dei sindacati costituenti del Cda della stessa Enpaia. Servadei ottiene in Cia così tanti incarichi da creare – stando a quanto riporta il codice civile – quanto meno seri problemi di incompatibilità.

Se i vertici Enpaia potevano essere all’oscuro del doppio lavoro di Servadei, in quanto, da quanto apprende AGRICOLAE non ne hanno avuto comunicazione, il direttore della Cia Claudia Merlino, che siede allo stesso tavolo di Servadei in Enpaia e che dirige la Cia, non poteva non sapere.

Dai documenti che AGRICOLAE ha potuto visionare:

Servadei è consulente Cia della 231, il modello che usano le aziende sulla reponsabilità dell’imprese al fine di prevenire eventuali responsabilità penali degli enti; revisore unico in Caa Cia srl; e da quanto si apprende si appresterebbe a rivestire l’incarico di revisore dei conti anche in Cia Servizi Nazionale Srl. Sempre che non abbia ulteriori consulenze nella Confederazione sotto la guida Merlino – Scanavino.

Ma già i due precedenti incarichi, la 231 e il Caa Cia, a leggere il codice civile sembrerebbe possano bastare ad accendere la miccia dell’incompatibilità e decadenza dell’incarico/incarichi.

L’art. 2399 lettera C del codice civile (poi modificato e vigente dallo scorso 07/04/2010), recita infatti, per quanto riguarda le “cause d’ineleggibilità e di decadenza”:

  1. Non possono essere eletti alla carica di sindaco e, se eletti, decadono dall’ufficio:
    a) coloro che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 2382;
    b) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori della società, gli amministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori delle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;
    c) coloro che sono legati alla società o alle società da questa controllate o alle società che la controllano o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l’indipendenza.
    2. La cancellazione o la sospensione dal registro dei revisori legali e delle società di revisione legale e la perdita dei requisiti previsti dall’ultimo comma dell’articolo 2397 sono causa di decadenza dall’ufficio di sindaco.
    3. Lo statuto può prevedere altre cause di ineleggibilità o decadenza, nonché cause di incompatibilità e limiti e criteri per il cumulo degli incarichi.

In sostanza, se Alessandro Servadei vigila e ‘revisiona’ in Cia con la 231, contemporaneamente vigila e ‘revisiona’ anche in Caa Cia, che al contempo è una componente di Cia stessa. E il Servadei della Cia, vigila sull’operato dell’Enpaia. 

E’ come se Servadei vigilasse su se stesso e revisionasse il suo stesso lavoro per la stessa azienda e per enti collegati, anche nel ruolo di rappresentante del ministero del Lavoro.

L’essere contemporaneamente consulente per un soggetto “costitutore” di Enpaia, che nomina rappresentanti nel Consiglio di amministrazione, incide sulla “autonomia”? E’ una “interferenza”? Può “condizionare”?

Ma se può sembrare normale che un professionista (Servadei è dottore commercialista) assuma più incarichi di revisione, nel caso di specie non lo è per nulla. Servadei infatti in Enpaia non è un qualunque “revisore” ma ricopre quel ruolo perché designato in rappresentanza del ministero del Lavoro, cioè dall’Autorità governativa che “vigila” sul buon funzionamento di Enpaia. Servadei dunque in Enpaia non rappresenta (solo) se stesso, ma rappresenta il Ministero vigilante

E’ consentito (e, ove fosse consentito, sarebbe opportuno?) che il rappresentante ministeriale, apparentemente grazie a quella nomina “pubblica” (Servadei infatti risulta nominato revisore in Cia quando già lo era in Enpaia), assuma incarichi retribuiti in organizzazioni professionali che fanno parte di Enpaia e designano Amministratori? La cui attività e i cui bilanci sono oggettivamente sottoposti al controllo del Collegio Sindacale presieduto da Servadei? O non sarebbe piuttosto un doppio, triplo, quadruplo conflitto di interessi? Al di là dell’articolo 2399 del codice civile, infatti c’è il codice etico di Enpaia, l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura.

Il punto 4.1 relativo all’Obbligo di comunicazione all’Organismo di Vigilanza https://www.enpaia.it/wp-content/uploads/PDF/CODICE-ETICO.pdf prevede che “Il Personale ed i Terzi Destinatari devono, senza ritardo, comunicare all’Organismo di Vigilanza tutte le violazioni, anche solo potenziali, di norme di legge o regolamenti, del Modello, del presente Codice Etico e delle procedure interne, di cui vengano eventualmente a conoscenza nell’espletamento dei loro compiti e delle loro funzioni”.

Una questione simile era accaduta – come riportato da AGRICOLAE – al numero uno di Agea Papa Pagliardini che era anche revisore dei conti in Agrirevi, società legata alla galassia Coldiretti.

AGRICOLAE ha inviato una serie di domande alla Cia, ma la Confederazione ha preferito tacere.

Cia, De Bonis: “interrogazione parlamentare a Orlando e Patuanelli per incompatibilità ruoli revisore conti Enpaia a insaputa ente previdenza”