CORONAVIRUS, BELLANOVA: NON FAR DIVENTARE LA SOFFERENZA ALIMENTARE UNA QUESTIONE DI SICUREZZA NAZIONALE. LA CRIMINALITA E’ SEMPRE PRONTA

“E’ dall’inizio di questa emergenza sanitaria che pongo il problema di affrontare l’emergenza alimentare. Perché rispetto alla povertà pre esistente di cui si occupano normalmente gli enti locali, il terzo settore e il volontariato, quando si chiudono le attività si aggiunge a coloro che avevano già prima bisogno un esercito di persone in difficoltà”. Così il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova su Canale 5 in merito alla situazione in Italia.

“Abbiamo stanziato 400 milioni ma si tratta di una prima fase. Dipenderà da quanto durerà questa crisi. Ora bisogna attrezzarsi per rispondere all’emerngeza alimentare tramite una cabina di regia nazionale perché dimostrare di avere fame è difficile e noi abbiamo bisogno di persone e servizi sociali ma anche di volontariato e distribuzione”, prosegue.

“Sicuramente non sono sufficienti i 400 milioni stanziati ma non dobbiamo fare una divisione aritmetica. Dobbiamo mettere insieme la filiera della solidarietà che sa come prendersi cura dei bisognosi. Io come ministero dell’Agricoltura ho fatto due bandi indigenti, uno da 6 milioni e uno da 14 milioni. Non dobbiamo far diventare la sofferenza alimentare in una questione di sicurezza nazionale. La criminalità è sempre pronta”, insiste ancora Bellanova.

“Le persone in difficoltà non possono pagare responsabilità che non hanno. Oggi lo Stato deve prendersi cura di loro. Chi può da, chi non può prenda. Nessuno deve essere lasciato solo”, continua ancora. “Le persone non possono pagare due volte per una colpa che non hanno. In questo momento c’è una filiera che io chiamo la ‘filiera della vita’ che sta portando avanti spazi di normalità”.