CORONAVIRUS, CONTE: DIBATTITO MONDO SCIENTIFICO E’ APERTO SUI NUMERI CONTAGI

“In questo momento è difficile avere un numero esatto dei contagiati. Ma il dibattito nel mondo scientifico è aperto, il presidente del Consiglio non è uno scienziato. Noi abbiamo comunque sposato la linea della trasparenza e della chiarezza”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Conte si riferisce all’ipotesi lanciata prima da Crisanti, poi da Borrelli, che per ogni contagiato di cui si è a conoscenza ce ne potrebbero essere dieci asintomatici.

Era stato scritto:

CORONAVIRUS, IL VIROLOGO CRISANTI: PROTEZIONE CIVILE FA DISINFORMAZIONE DA 30 GIORNI. IN ITALIA ALMENO 400MILA CASI E NESSUNA STRATEGIA

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“Ritengo che le misure prese siano state poco tempestive e senza una chiara visione strategica. È mancata completamente la presenza sul territorio di attività di sorveglianza attiva. Sicuramente in Italia al momento ci sono almeno 400.000 casi di infezione secondo modelli che normalizzano per la mortalità osservata in Veneto, simile alla Cina, e tenendo conto anche la possibile proporzione di asintomatici. Sono circa 30 giorni che la protezione civile fa disinformazione”.

Così dichiara ad Agricolae Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia dell’università di Padova, che non risparmia critiche all’operato del governo Conte.

“Di questo passo se non si implementano le zone rosse intorno ai cluster, in cui tutte e dico tutte attività’ si fermano, e allo stesso tempo se non si aumentano le misure di sorveglianza attiva solo la bella stagione ci salverà, sempre che il virus si comporti come altri coronavirus meno virulenti” sottolinea il professore.

Riguardo l’alto numero di morti che sta registrando il nostro paese, specialmente nell’area lombarda, Crisanti specifica come “in Italia la mortalità non è differente da quella di altri paesi, pensiamo ai numeri del Veneto ad esempio, quello che però è differente è il crollo del sistema sanitario territoriale che ha fallito completamente in Lombardia e in altre parti”.

La risposta:

CORONAVIRUS, PROTEZIONE CIVILE: NESSUNA DISINFORMAZIONE, I NOSTRI DATI COMUNICATI DA REGIONI E MINISTERO SALUTE.

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La Protezione Civile non smentisce i numeri del virologo Crisanti, ma dichiara ad AGRICOLAE il capo ufficio stampa che “quello che raccogliamo e comunichiamo giornalmente nella conferenza stampa sono i dati che vengono comunicati dalle regioni al Ministero della Salute. Non sono quindi dati che noi elaboriamo in alcun modo. Ogni regione giornalmente comunica al Ministero della Salute il proprio aggiornamento, il ministero poi lo aggrega e informa il dipartimento, e questo è oggetto di una comunicazione fatta quotidianamente nel corso di una conferenza stampa. Non c’è quindi nessuna disinformazione perché sono dati raccolti dalle strutture territoriali. Non c’è alcuna regia occulta”.