DE CASTRO: GREEN DEAL, AGRICOLTORI SIANO ATTORI, E NON COMPARSE

“La ‘rivoluzione’ verde da 1.000 miliardi di euro che l’Europa lancia formalmente oggi con il pieno sostegno dell’Europarlamento, non si farà senza la partecipazione attiva dei nostri agricoltori e dell’intero sistema agroalimentare italiano ed europeo. Ci impegniamo a far valere le nostre istanze affinché possano essere ancora di più attori del loro cambiamento e non passive comparse”. E’ l’impegno assunto oggi da Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo nel momento in cui, con il via libera al New Green Deal, l’Unione europea raccoglie la sfida di “progettare un sistema alimentare competitivo, equo, salutare e sostenibile, che risponda alle richieste di qualità dei nostri consumatori”.

“Per i nostri agricoltori – dice De Castro – vogliamo che l’obiettivo di sostenibilità coniughi al meglio sia il livello economico, che sociale e ambientale. Invitiamo quindi la Commissione europea a utilizzare la strategia ‘Farm to Fork’, dal campo alla tavola, indicata nel Green Deal, per costruire una visione veramente a lungo termine per il nostro sistema alimentare, che incentivi gli agricoltori a metodi di produzione sempre più virtuosi, escluda le mele marce presenti in alcuni territori che nulla hanno a che vedere con i nostri agricoltori attivi, e promuova negli accordi commerciali la reciprocità delle norme di produzione rispettate dai produttori dell’Ue”.

Per De Castro tuttavia, “una strategia così ambiziosa necessita di mezzi ambiziosi. A oggi invece – dice – le aspettative sul quadro finanziario europeo per i prossimi sette anni sono più che mai deludenti. Gli agricoltori e l’intero comparto agroalimentare hanno bisogno di certezze per programmare le loro strategie aziendali. Al contrario – spiega De Castro – abbiamo di fronte la ‘nebulosa’ della Brexit, la fissazione di un bilancio europeo pluriennale, una nuova riforma della Pac che dovrebbe portare, anche grazie a più ricerca e innovazione, ad aprire nuove opportunità per il settore e soprattutto per i giovani”.

Una visione miope dell’Europa rischia di portare alla ri-nazionalizzazione della Pac e metterebbe fine alla nostra ambizione di un’Europa verde, perché – conclude De Castro – senza l’impegno degli agricoltori e dell’intero sistema agroalimentare a remare verso questo obiettivo comune, qualsiasi prospettiva di mitigazione dei cambiamenti climatici diventa irrealizzabile”.

Ludovico Gay