DE CASTRO: UNA NUOVA PAC PER DARE UN FUTURO AI RISICOLTORI

“Così come abbiamo contribuito a far rispettare in Europa la clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni di riso dal Myanmar, e abbiamo ottenuto 2,5 milioni di euro solo per la promozione di questa eccellenza europea, ora siamo pronti a lavorare per dare un futuro alla produzione europea di riso, di cui la metà è raccolta in Italia”. E’ l’impegno assunto da Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento Ue, nel partecipare al terzo forum sul riso organizzato oggi a Bruxelles dall’Ente nazionale risi.

“Per la futura riforma della Pac – ha sostenuto l’eurodeputato Pd – puntiamo a mantenere la specificità del settore e a considerare il riso un prodotto ‘sensibile’ nei negoziati per gli accordi bilaterali di libero scambio tra l’Ue e il resto del mondo, a partire da quello con i Paesi del Mercosur”. Del resto, ha proseguito De Castro, “dobbiamo continuare a monitorare le importazioni da Paesi come Cambogia e Myanmar che per anni, esportando a prezzi estremamente bassi, hanno fatto una concorrenza sleale ai nostri produttori, mettendo a repentaglio la sostenibilità economica di migliaia  di aziende. Per questa ragione è necessario mettere mano al regolamento Ue che regola la concessione delle preferenze tariffarie ai Paesi meno sviluppati”. Quanto all’etichetta di origine, “occorre che la filiera risicola trovi al più presto un punto di convergenza su un obbligo europeo, che valga per tutti i produttori”.

Insomma, ha concluso De Castro, “vogliamo contribuire a consolidare un settore che da secoli ha un ruolo essenziale anche nella difesa della biodiversità: un habitat protetto dall’Europa che deve rappresentare una fonte di reddito adeguata per i produttori italiani ed europei”.