DL CREDITO, ESCLUSE AZIENDE AGRICOLE: NON PRESENTANO BILANCIO E QUINDI SONO FUORI. TENSIONI NEL GOVERNO

A poche ore dall’annuncio del premier dei 400 miliardi di euro di liquidità alle imprese italiane è giuà caos. Il testo infatti – che ancora sarebbe da quanto si apprende in working progress – ha tra i nodi principali da sciogliere quello dell’accesso ai meccanismi di garanzia delle aziende agricole.

Infatti il Dl Credito si basa per elargire i prestiti sul fatturato del precedente anno ma le aziende agricole non presentando bilancio sarebbero così eslcuse dalla misura.

In sostanza, proprio il settore che sta garantendo in prima linea l’approvvigionamento dei beni di prima necessità rischia di essere escluso dalle misure relative alla liquidità del Dl Credito su cui ieri si sarebbe trovata la quadra dopo un Cdm fiume.

La questione ha aperto tensioni di non poco rilievo all’interno della maggioranza di governo.

Per saperne di più:

CORONAVIRUS, L’ABBATE, MIPAAF: IL MONDO AGRICOLO DEVE POTER ACCEDERE IN MANIERA DIRETTA AL FONDO DI GARANZIA

Posted by Redazione × Pubblicato il 07/04/2020 at 15:42

Le imprese agricole stanno svolgendo un ruolo fondamentale in questo momento drammatico per l’economia italiana bloccata dalle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19, pertanto diviene fondamentale permettere un rapido e consistente afflusso di liquidità alle imprese del settore primario. Ciò può avvenire in maniera immediata permettendo alle aziende agricole l’accesso diretto al Fondo di Garanzia per le PMI, comprendendo ovviamente i benefici previsti dal Dl Cura Italia”. Lo dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate. “Attualmente, infatti, il comparto primario può accedere solo attraverso i Confidi agricoli che, però, di fatto non esistono a livello nazionale e riescono a far erogare finanziamenti in poche province e per importi di entità modestissima. Basterebbe una copertura di 100 milioni di euro a valere sul Fondo di Garanzia per permettere la erogazione di prestiti di liquidità, ripianamento passività e investimenti al settore agricolo di oltre 1,3 miliardi di euro. Nel settore agroindustriale, collaterale a quello agricolo – prosegue L’Abbate –  il Fondo ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi anni, erogando quasi 1 miliardo di euro solo nel 2019, come dimostrano i dati dello stesso Mediocredito Centrale. Dobbiamo, dunque, mettere gli istituti finanziari nelle condizioni di poter sostenere in maniera agile e immediata anche il comparto agricolo. Una richiesta che, dopo alcune mie prime interlocuzioni, è sentita anche dalle stesse banche. Questo settore dell’economia nazionale, ancor di più in questa fase di emergenza, si sta rivelando strategico per l’interesse del Paese e l’economia nazionale. L’apertura alla garanzia diretta del Fondo alle imprese agricole – conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole – rappresenterebbe anche un importante volano nell’ottica del rilancio economico dell’Italia che dovrà necessariamente poggiare le sue basi su un settore che ha sostenuto il PIL italiano in questi anni e non sta facendo mancare il proprio apporto neppure in questi momenti drammatici e che, per questi motivi, va sostenuto e agevolato in tutti i modi percorribili”.

AGRINSIEME: CORONAVIRUS, AGRICOLTORI ESCLUSI DA DL LIQUIDITA’

image_pdfimage_print

La gran parte delle aziende agricole sembra al momento essere esclusa dalla platea dei beneficiari del cosiddetto DL liquidità, approvato durante l’ultima riunione del Consiglio dei ministri, proprio nel momento in cui all’agricoltura viene richiesto il massimo sforzo produttivo per il Paese”. Lo sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, a margine del vertice dei ministri durante il quale è stato dato il via libera a un Decreto-Legge con disposizioni urgenti per il sostegno alla liquidità delle imprese e all’esportazione.

 

“Da una prima lettura della bozza attualmente in circolazione, infatti, sembra emergere chiaramente come per misurare l’entità del finanziamento si faccia riferimento solo al bilancio delle aziende, documentazione che è predisposta solo da una parte delle aziende agricole, mentre per altre è prevista una fiscalità diversa; stesso discorso vale per il Fondo per le piccole e medie imprese-PMI, che non opera a garanzia delle imprese agricole” rimarca il Coordinamento, ad avviso del quale “si rende, quindi, necessario che nel DL liquidità venga contemplato e adeguatamente alimentato il Fondo Ismea che opera in agricoltura, in quanto allo stato attuale l’agricoltura sembra per la gran parte esclusa dagli interventi proposti”.

 

“A nostro avviso si tratta di una grave dimenticanza e, pertanto, chiediamo l’inserimento di tutte le aziende agricole italiane tra i beneficiari di questa misura. Gli agricoltori, in questo momento di emergenza, sono le fondamenta del Paese, perché consentono quotidianamente l’approvvigionamento di cibo fresco a tutti i cittadini e non possono essere assolutamente lasciati indietro”, conclude Agrinsieme.

DL LIQUIDITA’: COLDIRETTI, SU PRESTITI AGRICOLI SERVE SCUDO ISMEA

image_pdfimage_print

Attivare lo scudo dell’Ismea per garantire al 100% i prestiti delle circa 750mila aziende agricole italiane alle prese con gli effetti sull’economia e sull’occupazione dell’emergenza coronavirus. E’ quanto chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in relazione al decreto liquidità nel fare appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per valorizzare con ulteriori risorse aggiuntive il ruolo dell’Ismea che già dispone degli strumenti adeguati e delle conoscenze tecniche per accompagnare le aziende in questo difficile frangente.  “Bisogna allungare il tempo di rimborso prestiti almeno dai 6 a 10 anni e affidarne la gestione al Fondo di garanzia dell’Ismea per l’agricoltura e la pesca e al Fondo per le Piccole e Medie Imprese per l’agroindustria e l’agroalimentare” afferma Prandini nel precisare che “sono strumenti che funzionano da anni, che sono collaudati, che hanno limiti molto meno stringenti della SACE e che non prevedono costi aggiuntivi per le imprese. Per le imprese agricole, della pesca e anche dell’agroindustria – precisa Prandini – non c’è bisogno di nuovi strumenti o duplicazione di strumenti che già esistono e funzionano. Occorre quindi aumentare la dotazione già assegnata alle garanzie fornite da ISMEA dal decreto e agire attraverso il sistema informativo nazionale per velocizzare le istruttorie ed evitare che evasori fiscali e aziende non in regola possano sottrarre risorse vitali per il settore. Inoltre le aziende che accedono alle garanzie devono assicurare continuità dell’attività agricola e il sistema deve prevedere penalizzazioni significative per quelle che adotteranno comportamenti opportunistici.  “In questo momento storico è necessario intervenire con la massima efficienza e velocità e con il minimo possibile di burocrazia – conclude Prandini – per rafforzare lo scudo a protezione delle aziende agricole che possono così continuare a combattere in prima linea per assicurare i rifornimenti alimentari alle famiglie italiane”.

 

DL CREDITO, CENNI, PD: SOSTENERE AGRICOLTURA E PESCA

image_pdfimage_print

“Non ha davvero precedenti l’intervento del governo di queste ore. Credo che vada riconosciuto da tutti il grande sforzo compiuto”. Lo sottolinea Susanna Cenni, vicepresidente della commissione Agricoltura della Camera e responsabile Agricoltura del Pd. “La liquidita’ garantita in tempi brevi a tutto il sistema produttivo e’ il primo grande passo per la ripartenza del nostro Paese, accompagnando gli sforzi che le Pmi e tutte le filiere produttive stanno compiendo. Sara’ fondamentale la semplificazione e la velocita’ di accesso a questa opportunita’ e la sicura copertura di tutti i comparti produttivi che, come sappiamo, hanno spesso norme e strumenti differenziati sia a livello Ue che nazionale”, osserva. “A tal proposito sara’ importante garantire copertura certa e accesso ai meccanismi previsti dal decreto ai comparti dell’Agricoltura e della pesca, anche attraverso strumenti gia’ abituati a fornire garanzie al settore. In queste ore il Pd e’ impegnato a migliorare il ‘Cura Italia’ con importanti emendamenti. Sostegno a filiere in crisi come floricolo, lattiero e ovino; liquidita’ per imprese strutturate e realta’ che lavorano con HoReCa; tavolo parti sociali e semplificazioni per il reperimento della manodopera; regolarizzazione e sicurezza sanitaria per i braccianti. Queste sono inoltre le priorita’ di questi giorni”, conclude.

DL CREDITO, MARTINA: GARANTIRE LIQUIDITÀ ANCHE A SETTORE AGRICOLO

image_pdfimage_print

“Il decreto liquidità varato ieri dal Governo è di fondamentale importanza per tutto il sistema produttivo italiano. La portata degli impegni che l’esecutivo ha assunto per sostenere tutte le imprese di ogni dimensione non ha precedenti nella storia del Paese, mobilitando nel complesso risorse per 750 miliardi di euro. E’ fondamentale garantire che anche il settore agricolo, le cui imprese hanno da sempre bilanci differenti dalle altre, sia coperto dagli strumenti di sostegno alla liquidità oltre agli interventi decisivi attesi nell’ambito dei finanziamenti della politica agricola europea”.

Così L’ex ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.