GLI AUGURI DI BUON LAVORO DI CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA AL GOVERNATORE STEFANO BONACCINI

«Esprimiamo auguri di buon lavoro al governatore

Stefano Bonaccini, riconfermato alla presidenza della Regione

Emilia-Romagna. Ci congratuliamo per il risultato raggiunto a conferma anche

dell’impegno profuso nell’attenzione alle esigenze del comparto

agroalimentare e nella promozione delle produzioni agricole di eccellenza

sui mercati internazionali». Sono le parole di Confagricoltura Emilia

Romagna, che rappresenta 12 mila aziende associate da Piacenza a Rimini,

“nell’auspicio che il presidente Bonaccini possa proseguire al meglio il

lavoro già avviato, riconfermando la squadra che in questi anni si è

impegnata attivamente, a Roma come a Bruxelles, per il successo

dell’agrifood regionale”.

Riprendendo quanto scritto nel documento politico indirizzato alle forze

politiche candidate alle elezioni regionali, l’organizzazione degli

imprenditori agricoli sottolinea che “è necessario puntare su conoscenza e

sviluppo delle imprese per garantire competitività alla nostra agricoltura

in un mercato globale”.  Confagricoltura Emilia Romagna è pronta a dare il

proprio contributo “per arrivare all’attuazione di una vera semplificazione

amministrativa e alla definizione di un Piano di sviluppo rurale più snello,

che non si traduca in ulteriori costi per le imprese, incentrato sugli

investimenti aziendali e sul rilancio delle filiere produttive”. Rimarca

inoltre “la necessità di una maggior partecipazione degli agricoltori ai

tavoli di confronto, anche su ambiti connessi all’agricoltura come

l’Ambiente e la Sanità, affinché ci sia una ampia condivisione di

informazioni e competenze”.  Invece sul tema acqua bisogna imprimere

l’acceleratore sulla “realizzazione di invasi aziendali e interaziendali, il

recupero di cave dismesse e soprattutto la costruzione di bacini ad alta

capacità”. E per la gestione della fauna selvatica e dell’ambiente, la

proposta dell’organizzazione agricola è “di individuare modalità e procedure

volte alla prevenzione del danno e verso una più efficace politica di

controllo del numero di animali selvatici”.

Non da ultimo, la ricerca scientifica, che è sempre più un volano di

crescita per le imprese. «Dobbiamo cogliere le potenzialità offerte dalle

nuove tecniche di miglioramento vegetale, le New Breeding Techniques. Queste

metodologie non sono Ogm quindi non debbono essere equiparate agli Ogm. A

tal proposito, stiamo promuovendo sul territorio una raccolta firme per la

revisione della Direttiva UE 2001/18 affinché si dia il via libera alle NBT

e alla loro sperimentazione in campo», conclude Confagricoltura Emilia

Romagna.