Il Crea protagonista del Latium Wine Festival 2020 per lo sviluppo di una viticoltura sostenibile nel Lazio

Si può parlare di sostenibilità del vino nel Lazio? Lo possiamo scoprire con il CREA al Latium Wine Festival, la rassegna vitivinicola – quest’anno in modalità digitale – che si chiude sabato 21 novembre e che punta a valorizzare le eccellenze enologiche, produttive e scientifiche del Lazio, ancoro troppo poco conosciute.

Il CREA, con il suo Centro di Viticoltura ed Enologia, porta il contributo della ricerca per un vino sempre più sostenibile, dal suolo al calice, senza dimenticare il ruolo fondamentale del terroir e le potenzialità dei vitigni resistenti.

Vitigni resistenti: valutazione dell’esistente.

Dal 2017 sono stati impiantati 4000 mq (ns azienda sperimentale a Velletri) con  12 vitigni resistenti (vearietà resistenti sono nuove varietà il mondo vinicolo le conosce)registrati su catalogo nazionale. Quest’ anno sono stati vinificati per la prima volta nel centro Italia e così sarà per altri due anni per verificarne la qualità ed eventualmente suggerirne l’utilizzo in purezza/in combinazione con altre varietà, per vini innovativi.

Vitigni resistenti: produzione di nuovo/tipico per il Lazio.

In accordo con ARSIAL abbiamo dedicato il secondo ettaro di vigneto del nostro appezzamento presso la sede CREA di Velletri, per dedicarlo alla produzione di vitigni resistenti da vitigni autoctoni del Lazio (Bellone, Malvasia del Lazio, Cesanese) con polline di multiresistenti per produrre vitigni di provenienza e selezione laziale nel prossimo futuro. L’obiettivo – raggiungibile in 5-10 anni e fondamentale per una viticoltura sostenibile – è la produzione di vitigni che necessitino pochissimi trattamenti sia in conduzione integrata (fitofarmaci) che biologico (meno rame)

Conduzione biologica

Sempre con Arsial, sempre presso la nostra sede di Velletri, sono stati piantati lo scorso anno vitigni autoctoni laziali: si tratta di cloni recuperati con Arsial in vari siti e risanati da CREA su cui sperimentare una serie di protocolli relativi alla viticoltura sostenibile e di precisione. Si va dalla conduzione biologica alla gestione con DSS del vigneto (impianto di una centralina meteo), dall’applicazione di un software gestionale, per limitare gli ingressi in campo e fare solo trattamenti mirati fino ad alcune alcune agronomiche quali gli inerbimenti, il sovescio e la gestione della chioma (potatura verde) nonché la fertirrigazione controllata.