INTERROGAZIONE, CENNI PD CAMERA, SU PRESENTAZIONE NUOVO PAN PESTICIDI

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02626

presentato da

CENNI Susanna

testo di

Venerdì 26 luglio 2019, seduta n. 216

CENNI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro della salute, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

l’uso dei prodotti fitosanitari è stato oggetto di una revisione normativa in seguito alla direttiva 2009/128/CE, recepita nel nostro ordinamento dal decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012 che ha previsto l’adozione di un piano d’azione nazionale (Pan), successivamente attuato con il decreto 22 gennaio 2014;

il piano di azione ha quindi l’obiettivo di promuovere pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari maggiormente sostenibili e di fornire indicazioni per ridurre l’impatto dei prodotti fitosanitari nelle aree agricole, nelle aree extra agricole (ad esempio, aree verdi urbane, strade o ferrovie) e nelle aree naturali protette;

sono ormai moltissimi gli studi che provano come diserbanti e pesticidi di sintesi chimica siano dannosi per i suoli agricoli, per l’ambiente e per la salute umana e da anni il glifosato è al centro di un dibattito in Europa e in Italia in relazione al suo uso;

il 18 febbraio 2018 il Parlamento europeo, dopo aver approvato l’autorizzazione all’uso di glifosato fino al 2021, ha avviato i lavori di una commissione speciale per studiare gli effetti del glifosato e le procedure per autorizzare l’uso dei pesticidi;

con il decreto 9 agosto 2016 è stato vietato in Italia l’uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da «gruppi vulnerabili», quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre-raccolta «al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura»;

in Austria il Parlamento ha recentemente approvato un divieto totale di utilizzo dei pesticidi a base di glifosato sul proprio territorio invocando il «principio di precauzione»;

il Pan è scaduto il 12 febbraio 2019 e da mesi dovrebbe essere già stato presentato il nuovo piano per essere sottoposto a una consultazione pubblica;

Wwf Italia ha denunciato a mezzo stampa che il Pan sarebbe stato bloccato dal 17 aprile 2019 dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, nonostante i pareri favorevoli dei gabinetti politici degli altri due Ministeri competenti, ambiente e tutela del territorio e del mare e salute;

«lo stop del nuovo Pan sui pesticidi – commentano le associazioni di “Cambia la Terra”: Federbio, Legambiente, Lipu, Isde e WWF – impedisce di fatto la soluzione di gravi problemi legati all’uso dei pesticidi noti oramai a livello territoriale e segnalati da numerosi comitati di cittadini esasperati dall’esposizione ai rischi per la propria salute. In alcune aree, ad esempio nel viterbese, ci sono situazioni di vera e propria emergenza sociale che hanno indotto l’intervento dei Prefetti e ordinanze dei Sindaci»;

i residenti sono esposti maggiormente agli effetti nocivi dei prodotti fitosanitari, rispetto agli agricoltori che utilizzano attrezzature di sicurezza durante le irrogazioni nelle piantagioni. La popolazione rurale, dopo anni di ignara esposizione ai prodotti fitosanitari, ha bisogno di poter contare su una normativa chiara e inderogabile di tutela che preveda, al contempo, le necessarie sanzioni in caso di violazione degli obblighi previsti;

il nuovo Pan è già stato oggetto di una interrogazione parlamentare della sottoscritta (n. 5-01314) depositata il 28 gennaio 2019 a cui però non è stata data ancora risposta –:

per quali reali e giustificati motivi il nuovo piano d’azione nazionale pesticidi, citato in premessa, non sia stato ancora presentato, dal momento che rallentare l’iter della sua approvazione potrebbe causare gravi problemi di salute a molti cittadini che risiedono nelle aree rurali e se i Ministri interrogati intendano inserire nel nuovo piano d’azione nazionale misure efficaci per tutelare le popolazioni interessate e salvaguardare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale.

(5-02626)