INTERROGAZIONE, CENTINAIO LEGA SENATO, SU INIZIATIVE A TUTELA PRODUTTORI LATTE BOVINO E SOSPENSIONE PROCEDURE DI RISCOSSIONE

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01392

presentata da

GIAN MARCO CENTINAIO

martedì 18 febbraio 2020, seduta n.192

CENTINAIO, VALLARDI, BERGESIO, SBRANA – Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. – Premesso che:

il decreto ministeriale 22 gennaio 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio 2020, disciplina i termini e le modalità di trasmissione, in via telematica, all’agente della riscossione, dei residui di gestione dei ruoli per debiti relativi al prelievo supplementare nel settore del latte, emessi dall’Agea o dalle Regioni fino alla data del 31 marzo 2019;

il decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, preso atto delle difficoltà relative al recupero del prelievo supplementare sul latte, ha disposto il trasferimento all’Agenzia dell’entrate-riscossione delle competenze in materia di recupero coattivo, precedentemente affidate ad Agea, sospendendo, nelle more di tale passaggio, le procedure di riscossione coattiva;

nel frattempo la materia è stata più volte oggetto di interventi giurisprudenziali, a livello sia nazionale che europeo, che hanno necessariamente riaperto una riflessione sul quadro normativo di riferimento; al riguardo è stata istituita un’apposita commissione ministeriale di verifica sulla questione “quote latte”, istituita con decreto ministeriale 13 giugno 2019 che, ad oggi, non risulta ancora aver avviato i propri lavori;

la sentenza pubblicata in data 18 ottobre 2019 del Consiglio di Stato ha, infatti, annullato le multe non riscosse per il prelievo supplementare, imputato ai produttori di latte bovino, riprendendo le motivazioni con cui la Corte di giustizia dell’Unione europea, il 27 giugno 2019, ha bocciato il metodo scelto dall’Italia per la riassegnazione delle quote non ripartite;

la pronuncia della Corte del 27 giugno 2019 (C-348/18) ha, infatti, ingenerato dubbi sulla determinazione del prelievo supplementare da corrispondere nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari. In particolare, ha bocciato il metodo di compensazione scelto dall’Italia nel riassegnare le quote non ripartite, in quanto contrario al dettato normativo dell’Unione europea che, all’articolo 2, paragrafo 1, secondo comma, del regolamento (CEE) n. 3950/92 del Consiglio, del 28 dicembre 1992, imponeva che la ripartizione avvenisse in maniera proporzionale;

già l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma (in R.G. 96592/2016) del 5 giugno 2019 aveva messo in dubbio la correttezza dei criteri, dei metodi e dei dati utilizzati per il calcolo del prelievo supplementare e le modalità scelte dall’Italia per individuare i destinatari delle riassegnazioni dei quantitativi individuali di latte inutilizzati;

alla luce del mutato quadro giurisprudenziale, il Ministro pro tempore delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo aveva emanato un apposito decreto-legge che, approvato nella riunione del Consiglio dei ministri del 6 agosto 2019, non ha poi proseguito l’iter di pubblicazione per volontà dell’attuale maggioranza di Governo;

emerge come la situazione non sia ancora definita. Sarebbe opportuno quindi che il Governo varasse un provvedimento urgente per sospendere le procedure di riscossione coattiva in atto, evitando, fino al momento in cui non si chiarisca definitivamente l’annosa questione, il fallimento e la chiusura delle tante aziende coinvolte,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda adottare le necessarie iniziative, in tale clima di assoluta incertezza, che consentano all’Italia di esprimere, a livello sia nazionale che europeo, una posizione definitiva sulla questione, coerente con gli indirizzi espressi nella pronuncia del Consiglio di Stato del 18 ottobre 2019, secondo le motivazioni espresse nella sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 27 giugno 2019, prevedendo, fino ad allora, la sospensione della riscossione;

se non ritenga di adottare interventi immediati per la tutela dei produttori di latte bovino, anche prevedendo la possibilità di risarcire i produttori danneggiati dall’errata applicazione del metodo di calcolo, nonché norme idonee a chiarire la situazione di incertezza venutasi a creare con il contenzioso nazionale ed unionale.

(3-01392)