INTERROGAZIONE, CUNIAL MISTO CAMERA, SU UTILIZZO PESTICIDI

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03284

presentato da

CUNIAL Sara

testo di

Mercoledì 10 luglio 2019, seduta n. 206

CUNIAL, GIANNONE e VIZZINI. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

l’11 giugno 2019 sono ripresi al Senato i lavori in relazione al disegno di legge n. 988 «Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico». In quest’ambito è stato audito il dr. Defez che ha riportato il suo parere anche in una lettera aperta. Non è dato sapere se la lettera sia un documento ufficiale del CNR. Il documento in questione esprime per gli interroganti una posizione ideologica non basata su analisi scientifica, con l’unica valenza difensiva di settori produttivi connessi a particolari forme di agricoltura convenzionale;

ogni anno oltre 130 mila tonnellate di pesticidi vengono sparsi sui suoli, contaminando le falde e gli alimenti (rapporto Cambia La Terra, 2018). Dal 1945 la produzione globale di pesticidi è passata da 0,1 a 2,7 milioni di tonnellate. Il nostro Paese è fra i maggiori consumatori di pesticidi a livello europeo (5,7 kg/ha contro i 3,8 kg/ha europei). Nel 2016 in Italia sono stati venduti 125 milioni di chilogrammi di prodotti fitosanitari;

l’esposizione a pesticidi aumenta i rischi sanitari non solo per gli agricoltori. Le persone, infatti, possono venire in contatto con i pesticidi per esposizione occupazionale, residenziale, attraverso l’acqua e l’alimentazione. Residui dei pesticidi sono stati ritrovati in vari alimenti (frutta e verdure, pane, cereali e legumi, prodotti derivati animali) ma anche nel plasma, nelle urine e nel latte materno;

da una ampia letteratura emerge che i pesticidi rivestono un ruolo centrale per l’insorgenza delle malattie non trasmissibili. Diversi fitofarmaci interferiscono con la sintesi di progesterone, estrogeni e testosterone anche a concentrazioni ritenute non tossiche e inferiori alle dosi raccomandate e possono influenzare l’apoptosi in cellule placentari umane. Le principali conseguenze sanitarie sono alterazione di vari sistemi ormonali, malattie metaboliche (compresi obesità e diabete), riduzione della fertilità, malattie respiratorie, malattie croniche neurodegenerative (Parkinson, Alzheimer), alterazioni dello sviluppo neuro-cognitivo dei bambini e cancro (soprattutto leucemia infantile) (Di Ciaula, Isde);

il British Medical Journal ha pubblicato un ampio e autorevole studio epidemiologico sulle relazioni tra esposizione a pesticidi durante la gravidanza e rischio di disturbi dello spettro autistico. Il rischio aumenta considerevolmente in seguito a esposizione a glifosato clorpirifos, diazinon, malathion, permetrina ed è maggiore se l’esposizione continua durante il primo anno di vita;

l’ultimo rapporto sui pesticidi nelle acque (Ispra) delinea tassi di contaminazione superiori ai limiti in quasi un quarto dei punti di monitoraggio di superficie. Una «contaminazione sottostimata, in quanto in vaste aree del centro-sud, il monitoraggio non è ancora adeguato»;

nel Testo unico ambientale si cita chiaramente che in caso di contrasto tra interesse ambientale e interesse privato la tutela dell’ambiente deve essere prioritaria;

l’agricoltura convenzionale è antieconomica. Secondo i dati riportati dal comitato Cambiamo agricoltura all’agricoltura convenzionale spetta il 97 per cento dei sussidi per lo sviluppo del settore. Senza questi importanti finanziamenti questo modello produttivo non si potrebbe sostenere;

i terreni coltivati con l’agricoltura biologica sono in grado di trattenere mediamente il 55 per cento in più di acqua, grazie a una percentuale di humus (la componente organica del suolo, che assorbe acqua fino a 20 volte il suo peso) maggiore del 70 per cento (fonte: Fibl);

malgrado le evidenze scientifiche, tutt’oggi, diversi soggetti continuano a propagandare la non pericolosità di queste sostanze e a difendere un modello agricolo ormai ampiamente dimostratosi fallimentare da un punto di vista sanitario, ambientale nonché produttivo –:

considerato che si registrano notizie false e tendenziose, che sminuiscono la pericolosità di queste e sostanze e ne incentivano così l’utilizzo, se e quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare, per quanto di competenza, per evitare che pericolose informazioni in tale ambito siano incentivate e diffuse da parte di chi, diffondono certi messaggi, mette a rischio la salute pubblica e il territorio.

(4-03284)