INTERROGAZIONE, DE BONIS MISTO SENATO, SU ACQUISTO E UTILIZZO DI GRANO DURO ESTERO CONTAMINATO DA RESIDUI TOSSICI

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02613

presentata da

SAVERIO DE BONIS

mercoledì 11 dicembre 2019, seduta n.172

DE BONIS, NUGNES – Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute. – Premesso che:

il grano è un prodotto fondamentale dell’agricoltura italiana. È dal grano che si produce la pasta, simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, il pane, la pizza, i biscotti, eccetera. Gli italiani sono grandi consumatori e anche esportatori di tutti questi prodotti, eppure in questo settore si assiste ad un paradosso, come di una Ferrari che viaggia al minimo delle sue potenzialità; i produttori non guadagnano, la redditività non è equamente distribuita, la produzione si riduce e così aumenta l’import di qualità scadenti;

al porto di Bari sono, infatti, arrivate nuove navi di grano duro dal Canada e dalla Turchia;

a fine ottobre 2019 erano arrivate al porto di Bari due navi gigantesche, da 750.000 quintali di grano duro, destinate all’importatore italiano Agri Viesti Srl di Altamura (Bari), per le quali il primo firmatario del presente atto ha proposto un’interrogazione al sindaco di Bari per sapere se intendeva attivare i controlli sulla qualità del grano trasportato dagli autotreni circolanti sul territorio comunale ed ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri in indirizzo (4-02355, pubblicata il 22 ottobre 2019);

a partire dall’8 dicembre si è registrato, e si continua a registrare, un continuo arrivo di navi al porto di Bari, sia dal Canada che dalla Turchia. Eccone alcune: 1) la nave denominata “SU”, una general cargo battente bandiera delle Barbados proveniente dal porto di Samsun in Turchia, con un carico di quasi 80.000 quintali di grano duro destinato al gruppo Casillo di Corato. L’agenzia è la Spamat; 2) la nave “TN Sunrise”, una bulk carrier battente bandiera delle isole Marshall, proveniente dal porto di Hereke in Turchia con un carico di quasi 190.000 quintali di grano duro destinato al gruppo Glencore agricolture.it SpA. L’agenzia è la Agema; 3) la nave “Miedwie”, una bulk carrier, battente bandiera delle Bahamas proveniente dal porto di Montreal in Canada con un carico di quasi 200.000 quintali di grano duro destinato al gruppo Casillo.L’agenzia è la Spamat; 4) la nave “Jamno”, una general cargo battente bandiera delle Bahamas, proveniente dal porto di Sorel in Canada con un carico di quasi 320.000 quintali di grano duro destinato al gruppo Agri Viesti Srl di Altamura. L’agenzia è la Agama;

pare, dunque, che la salute degli italiani possa attendere, visto che l’interrogante ha avuto riscontro circa la presenza di glifosato, sostanza notoriamente nociva, e di altri residui tossici quali, micotossine, metalli pesanti e altri contaminanti, sia pur entro i limiti di legge, nel grano estero. Infatti, a seguito dalle analisi effettuate sulle paste e sulla semola da varie associazioni private è emersa la presenza dei residui tossici, dannosi per la salute anche a basse dosi, e, poiché la legislazione canadese consente l’utilizzo del glifosate in preraccolta, di conseguenza quel grano, molto probabilmente, è contaminato. Inoltre il glifosato è una sostanza vietata dal regolamento (UE) n. 2016/1313 e la commercializzazione di sostanze tossiche è vietata dall’articolo 444 del codice penale;

alla luce delle precedenti interrogazioni parlamentari sul tema, riguardanti navi cariche di grano duro provenienti dall’estero, approdate nei porti di Pozzallo e di Bari (4-02048, pubblicata il 31 luglio 2019, 4-02355, pubblicato il 22 ottobre 2019),

si chiede di sapere:

se e quali risposte vogliano fornire i Ministri in indirizzo in merito a quanto esposto;

se non ritengano di dover prendere concrete iniziative volte a scoraggiare l’acquisto e l’utilizzo di grani esteri, che vengono miscelati con il grano duro nazionale, di ottima qualità. Se così non fosse, non si spiegherebbe questa massiccia importazione;

se non ritengano di rivedere le norme di campionamento sulle navi, prevedendo l’obbligo di analisi su ogni nave e su ogni stiva di grano; disporre analisi diffuse e affidarle a laboratori accreditati, rendere noti gli esiti delle analisi e del monitoraggio alle associazioni di tutela dei produttori e dei consumatori ed ai parlamentari che ne facciano richiesta.

(4-02613)