INTERROGAZIONE, GOLINELLI LEGA CAMERA, SU INIZIATIVE A CONTRASTO FAUNA SELVATICA

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03071

presentato da

GOLINELLI Guglielmo

testo di

Martedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

GOLINELLI, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GUIDESI, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO, CAVANDOLI, CESTARI, MORRONE, MURELLI, PIASTRA, RAFFAELLI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI e VINCI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

l’eccessivo aumento di alcune specie di fauna selvatica presenti sul territorio, oltre ad essere un rischio per la sicurezza delle persone, nei centri abitati e nelle campagne, comporta gravi danni alle colture agricole;

da anni le rilevanti criticità determinate dai danni causati all’agricoltura e alla zootecnia da alcune specie di fauna selvatica, hanno portato ripercussioni che vanno ad incidere anche sui bilanci economici delle aziende agricole che vedono compromesso gran parte del reddito ed interessano produzioni di grande qualità ed eccellenza;

la gestione della fauna selvatica è una problematica che richiede l’individuazione di soluzioni condivise e di opzioni efficaci al fine di salvaguardare le produzioni agricole e agroalimentari italiane, nonché proporre soluzioni che portino ad un contenimento delle varie specie di fauna selvatica presenti sul territorio nazionale;

nelle Valli di Comacchio esiste un’emergenza dovuta dalla eccessiva presenza di cormorani e aironi che predano gli allevamenti di anguille della zona;

in Italia negli ultimi 10 anni il numero dei cinghiali selvatici è praticamente raddoppiato. I cinghiali rappresentano anche un rischio reale di trasmissione di epidemie di grande rilevanza e particolarmente gravi, quali la peste suina africana, che, proprio attraverso di essi, rappresenta una minaccia concreta per le produzioni agroalimentari e la zootecnia. Eventuali abbattimenti programmati di essi potrebbero rappresentare un contenimento efficace e un ulteriore prevenzione contro la peste suina africana;

in accordo con le regioni, si potrebbero valutare possibili modifiche alla legge n. 157 del 1992 prevedendo la figura dell’operatore volontario, ossia un «selecontrollore» che, a seguito di appositi corsi di formazione, a titolo volontario fornisca supporto nell’effettuazione del contenimento numerico della fauna selvatica coordinandosi con gli agenti dipendenti di regioni, province e città metropolitane;

in Emilia-Romagna la figura dell’operatore volontario ovvero del «coadiutore» è già normata ed operativa da tempo e sta portando ottimi risultati per il contenimento della fauna selvatica. Però, se non si prevede a livello nazionale una modifica della legge n. 157 del 1992 questa figura, a seguito dei ricorsi sopravvenuti, rischia di non essere più operativa –:

quali iniziative urgenti intenda attuare, congiuntamente alle altre competenti amministrazioni centrali e periferiche, in modo da individuare soluzioni utili da attivare sul territorio, sia a livello normativo che operativo, volte a contrastare il fenomeno e rendere concretamente attuabili ed efficaci i piani di contenimento per una migliore gestione del patrimonio agricolo e zootecnico.

(5-03071)