Dl Sostegni, Arrigoni (Lega): aumenta a 600 milioni il fondo per ridurre oneri bollette elettriche delle imprese in difficoltà

“Lo stanziamento di 600 milioni di euro nel decreto Sostegni per ridurre i costi fissi delle bollette elettriche per i mesi di aprile, maggio e giugno 2021 per le attività economiche connesse in bassa tensione è un’altra ottima notizia, che dà respiro a quelle imprese che nonostante il calo o persino la sospensione della propria attività si ritrovano comunque a pagare ingenti costi fissi in bolletta”.

 

Lo dichiara il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia della Lega.

 

“Già a dicembre, con un emendamento al decreto Ristori, la Lega era riuscita a istituire presso il MEF un fondo di 180 milioni, con l’impegno che nei successivi provvedimenti sarebbero state integrate nuove risorse – ricorda Arrigoni – ed ora, con la Lega al governo, sono stati aggiunti 420 milioni”.




Dl Sostegni. Ecco il testo al vaglio del Cdm

Pronto il testo del Dl Sostegni per il Cdm per il quale è prevista la conferenza stampa di Mario Draghi alle 17.30 di stasera.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il testo, ancora soggetto ad alcune limature. In particolare in relazione alle cartelle esattoriali:

Schema DL sostegni_

Era già stato scritto:

Dl Sostegni in Cdm. Ecco tutte le misure del nuovo testo da 32 Mld e le ultime limature




Dl Sostegni in Cdm. Ecco tutte le misure del nuovo testo da 32 Mld e le ultime limature

Il nuovo decreto “Sostegni” approda in Consiglio dei ministri con una dotazione complessiva di 32 miliardi che si vanno ad aggiungere ai 108 stanziati dall’inizio della crisi COVID.

Una parte delle risorse (500 milioni) verrà definita in sede di conversione in Parlamento (si parte dal Senato).

Sebbene il testo potrebbe essere soggetto a limature, i punti principali sono:

– 11.1 miliardi per le imprese che hanno avuto un calo di fatturato almeno del 30% tra il 2019 e il 2020.

I ristori saranno graduati in 5 classi: dal 60% delle perdite fini a 100.000 euro di fatturato, fino a scendere al 10% per chi fattura tra i 5 e i 10 milioni.

Si va da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche ad un massimo di 150.000 euro di ristoro.

Si supera il criterio del mese di aprile che incideva sulla stagionalità e quello dei codici Ateco che – nel primo anno di emergenza Covid – non teneva conto delle filiere.

Servirà una nuova piattaforma da parte di agenzia delle entrate (per superare il modello dei codici ateco) e si prevede di erogare i bonifici (o in alternativa in credito d’imposta) in maniera diretta nella seconda metà di aprile. Si pensa circa 3 milioni di potenziali beneficiari.

– 1miliardo e mezzo oltre al miliardo già stanziato in bilancio per aumentare il fondo per gli autonomi e i professionisti con meccanismi simili al Dl Ristori delle imprese. I beneficiari possibili sono circa 800.000.

– 600 milioni per gli operatori del turismo invernale da erogare tramite le regioni.

– 1,3 miliardi per l’intervento su riscossioni, rottamazione ter e saldo e stralcio (ancora punti aperti, da quanto apprende AGRICOLAE si lavora per evitare condoni fiscali ai i redditi medio alti).

– 3,3 miliardi per il rinnovo cassa integrazione Covid fino alla fine dell’anno. Indennità onnicomprensiva di 2.400 euro per lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo, degli autonomi occasionali e dei lavoratori dello sport (circa 400.000 beneficiari).

-1 miliardo per gli enti locali e le province

– 800 milioni per il rafforzamento del trasporto pubblico locale

– 5 miliardi per la campagna vaccinale e il rafforzamento delle cure (anche per la struttura commissario e risorse per indennità medico di base per vaccinazioni)

-200 milioni per incentivare la produzione del vaccino in Italia

– 300 milioni per la sicurezza della didattica

– 400 milioni per rifinanziare i fondi per lo spettacolo, cinema e cultura

– 100 milioni ulteriori per le forze dell’ordine

– 100 milioni per il fondo per il sostegno delle società di eventi, catering, matrimoni e fiere




Patuanelli rilancia accordo Mozzarella -Deliveroo. Raimondo: propongo incontro per valutare sinergie del futuro a favore filiera e ristorazione

Cambio di passo al Mipaaf di Stefano Patuanelli con un occhio puntato verso l’innovazione.

Patuanelli rilancia l’accordo Consorzio Mozzarella di Bufala Dop e Deliveroo su Instagram:

“Complice la pandemia, l’online food delivery è diventato un canale di acquisto sempre più diffuso, così come il digitale è divenuto lo strumento più innovativo per le attività di comunicazione e valorizzazione delle eccellenze agroalimentare da parte di produttore e ristoratori”, scrive il ministro.

“Il Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e Deliveroo Italy, piattaforma leader nell’online food delivery, hanno siglato un protocollo d’intesa per dare vita ad un progetto congiunto incentrato sulla trasparenza verso i consumatori e sul mondo della ristorazione, sull’informazione per il corretto utilizzo della denominazione del prodotto, ma anche sulla sua identificazione, conservazione e impiego.

I canali di vendita, come Deliveroo, grazie a questo accordo si impegnano a garantire l’autenticità dei prodotti made in Italy delle nostre eccellenze, accompagnando il settore agroalimentare e della ristorazione in questa sfida innovativa, che è stata sì accelerata dalla pandemia, ma che sicuramente dobbiamo affrontare insieme con tutti gli strumenti necessari, anche quando l’emergenza sanitaria sarà risolta”.

“Il presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala dop Domenico Raimondo rilancia: “mi farebbe piacere incontrare il ministro per presentargli la nostra iniziativa e valutare future sinergie. Per la tutela del Made in Italy e per aiutare la ristorazione”. E Raimondo, che è anche di Afidop, lancia con AGRICOLAE la proposta al ministro Patuanelli di valutare un progetto simile per tutti i formaggi Dop.

Era già stato scritto:

Mozzarella dop, intesa con Deliveroo per tutela e promozione




Nutriscore, Ricciardi: “preferisco non commentare”. Ma per ora non torna indietro

AGRICOLAE ha provato a chiamare Walter Ricciardi per chiedere le ragioni per cui abbia firmato l’appello a sostegno del Nutriscore e contro l’operato del governo italiano e se avesse intenzione di tornare sui suoi passi. “Non commento grazie”, ha risposto il consigliere di Roberto Speranza e il rappresentante italiano Oms.

“Preferisco non commentare” ha ribadito. Ma non ha comunicato alcun passo indietro.

 




Nutriscore, da Ricciardi per ora nessun passo indietro. Lega, Fdi e Forza italia chiedono dimissioni. Tutte le reazioni

A 24ore dalla notizia della firma dell’appello a favore del Nutriscore e contro il Nutrinform italiano, Walter Ricciardi non ha fatto alcun passo indietro. Ma infuria la polemica, soprattutto per il contenuto del documento sottoscritto dal consigliere del ministro Speranza e rappresentante italiano all’Oms: chi va contro il Nutriscore e appoggia il Nutrinform è piegato da interessi lobbistici. In sostanza come dire che i ministri italiani sono dei lobbisti. Affermazione strana dato che le indicazioni geografiche, anche in Francia, appoggiano l’etichetta a batteria promossa dall’Italia mentre ad appoggiare il Nutriscore sono proprio le multinazionali della vendita e della distribuzione alimentare. Francesi.

A chiedere le dimissioni di Ricciardi sono Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Forza Italia. Mentre il ministro Patuanelli, in audizione, va a braccio nel commentare la notizia definendo ingiustificabile e inammissibile l’accaduto, il ministro Speranza ribadisce il suo fermo No al sistema di etichettatura francese. I due sottosegretari Mipaaf, Centinaio e Battistoni, rincarano la dose e tutte le organizzazioni seguono a ruota: Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Alleanza cooperative, Filiera Italia, Federalimentare, Cia, Uci. Anche l’ex ministro Mipaaf interviene definendo la questione ‘sconcertante’.

L’inchiesta:

Nutriscore, Ricciardi firma appello francese: NutrInform non funziona ed è frutto di gruppo lobbistici. La lista degli scienziati, anche italiani. Patuanelli: è pericoloso e usato per prendere mercati italiani. Speranza: da sempre contrari. E Lega, Fdi e Forza Italia chiedono dimissioni Ricciardi

Era stato scritto:

Nutriscore, Patuanelli: pericoloso ed usato da altri per prendere mercati italiani che fanno gola. Italia non lo permetterà

Nutriscore, Speranza: posizione Ministero della Salute da sempre contraria

Nutriscore, Ricciardi smentisce e da del lobbista al ministro che consiglia. Speranza aveva detto: non accetteremo mai semaforo che preferisce olio di colza a olio d’oliva. E ribadisce: ministero Salute sempre stato contrario

Nutriscore, Lega e Forza Italia chiedono dimissioni di Ricciardi

Nutriscore, Salvini: Ricciardi si dimetta dal suo incarico

Nutriscore, Meloni: Speranza rimuova subito Ricciardi

Nutriscore, Nevi: FI chiede dimissioni Ricciardi

Nutriscore, Centinaio, Mipaaf: Grave posizione Ricciardi, si accusa di lobbismo ministri italiani

Nutriscore, Battistoni, Mipaaf: Ricciardi parla a titolo personale. Italia contraria. Favorevole a Nutrinform”

Nutriscore, De Castro: sbagliato perché vuole condizionare, non informare. E su accuse Lobby: E’ supportato da grandi multinazionali

Nutriscore, Giansanti, Confagricoltura: tutti gli scienziati che credono a Dieta mediterranea sottoscrivano documento a favore Nutrinform Battery

Nutriscore, Prandini, Coldiretti: basta favori a multinazionali. Serve regia Paese per difendere agroalimentare

Nutriscore, Mercuri: sorprende iniziativa Ricciardi. Governo sia coeso e compatto nel dire ‘no’

Nutriscore, Verrascina, Copagri: appello Ricciardi in barba a istituzioni italiane. Ora assumano giuste decisioni

Nutriscore, Federalimentare: Mai visto un governo che va contro interessi del proprio paese

Nutriscore, Filiera italia: Paese sia unito ‘contro’

Nutriscore – Serpillo, UCI: “Umiliazione esecrabile alla dignità delle istituzioni”

Nutriscore, Rolfi: chiederemo a tutte le regioni di sottoscrivere appello in favore del Nutrinform

Agricoltura: Gadda (Iv), da Ricciardi inaccettabile posizione contro Italia

Nutriscore, Bellanova: attacchi di Ricciardi ‘sconcertanti’

 




Made in Italy, Origin: I 26 consorzi di tutela diserteranno spazi acquistati da governo per Fiera in Cina. In attesa di risposta Mipaaf e Mae

Il governo ancora non ha risposto alla lettera che Origin ha inviato al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli riguardo alla richiesta da parte delle autorità cinesi ai Consorzi di Tutela (che figurano come organizzazioni no-profit) di dotarsi di un rappresentante legale per poter fare promozione delle indicazioni georgrafiche in territorio straniero e altre attività ordinarie.

LETTERA ORIGIN A DI MAIO E PATUANELLI SU MODIFICA DISCIPLINA CONSORZI DI TUTELA IN CINA

E’ stato chiesto in commissione al Senato, da Giorgio Bergesio, Lega, delucidazioni rispetto all’inchiesta di AGRICOLAE che fatto emergere il problema pubblicando la lettera. Il presidente di Origin è chiaro: i consorzi made in Italy diserteranno gli spazi in Cina acquistati dal governo italiano. “Abbiamo detto che i 26 consorzi di tutela del Made in Italy agroalimentare diserteranno la fiera in Cina prevista a settembre per cui il governo italiano ha comprato gli spazi. A meno che il governo non si attivi subito e non risolva la questione”, spiega Cesare Baldrighi ad AGRICOLAE.

Era già stato scritto:

Made in Italy, Cina cambia le regole sui consorzi di tutela. Origin Italia scrive a Di Maio e a Patuanelli

Made in Italy in Cina, Centinaio (Mipaaf): Salvare presenza Consorzi tutela in eventi fieristici

Agricoltura, Lega: governo intervenga su modifica cinese a consorzi europei in Cina




Nutriscore, Lega e Forza Italia chiedono dimissioni di Ricciardi

A seguito dell’inchiesta di AGRICOLAE dalla quale è emerso che il consigliere del ministro Speranza e rappresentante italiano all’Oms Walter Ricciardi ha firmato per supportare e sostenere il Nutriscore francese dando – di fatto – del lobbisti ai ministri italiani, il suo compreso, la Lega e Forza Italia ne chiedono le dimissioni.

Nutriscore: Lega, Ricciardi a favore? Se così, si dimetta. Palese contrasto con azione Governo

Nutriscore, Nevi: FI chiede dimissioni Ricciardi




Nutriscore, Mercuri: sorprende iniziativa Ricciardi. Governo sia coeso e compatto nel dire ‘no’

“Abbiamo sempre ribadito in ogni sede la nostra posizione contraria al Nutriscore, che a nostro avviso è un sistema di etichettatura che penalizza tante produzioni di eccellenza del made in Italy, dall’olio alle grandi Dop. Sorprende l’iniziativa del consulente Ricciardi a sostegno del sistema Nutriscore proposto dai francesi e non possiamo che augurarci che il governo italiano sia coeso e compatto nel difendere l’etichettatura a batteria, che tutte le organizzazioni agricole hanno convintamente sostenuto”.

Così commenta con AGRICOLAE il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri la firma fa parte di Walter Ricciardi all’appello per sostenere il Nutriscore francese.




Nutriscore, Speranza: posizione Ministero della Salute da sempre contraria

“La posizione del ministero della Salute è da sempre contraria al Nutriscore, così come espresso dal ministro nelle riunioni del Consiglio europeo e nelle interlocuzioni con la Commissione”. Lo ha ribadito ad AGRICOLAE il ministro della Salute Roberto Speranza in merito alla notizia relativa all’appello al Nutriscore firmato da un gruppo di scienziati, tra cui il consigliere del ministro Walter Ricciardi.

Nutriscore, Ricciardi smentisce e da del lobbista al ministro che consiglia. Speranza aveva detto: non accetteremo mai semaforo che preferisce olio di colza a olio d’oliva. E ribadisce: ministero Salute sempre stato contrario




Nutriscore, Verrascina, Copagri: appello Ricciardi in barba a istituzioni italiane. Ora assumano giuste decisioni

“Non avrei mai immaginato che dietro alla posizione italiana a difesa del Made in Italy e della Dieta mediterranea ci potessero essere delle potenti lobby. Sono sempre stato convinto del contrario e che invece fossero le multinazionali ad assoldare esperti per fare interessi che non rappresentano i cittadini italiani e le imprese”. Così, ironizzando con AGRICOLAE, il presidente della Copagri e coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina.

“Sarei curioso di sapere da Ricciardi perché il Parmigiano Reggiano fa male e i prodotti non naturali no. E soprattutto se è corretto che un rappresentante italiano nel nel Consiglio Oms possa firmare l’appello francese per sostenere il Nutriscore in barba a tutte le istituzioni italiane”, prosegue.

“Ritengo dunque che il professor Ricciardi, nella veste che ricopre, non possa parlare a titolo personale e quindi deve comportarsi di conseguenza. In caso contrario credo sia giusto che i rappresentanti istituzionali assumano le giuste decisioni”, conclude.




Nutriscore, Prandini, Coldiretti: basta favori a multinazionali. Serve regia Paese per difendere agroalimentare

“Trovo inconcepibile come chi dovrebbe rappresentare e tutelare gli interessi di un paese come l’Italia e porre in trasparenza i corretti sistemi di alimentazione si pieghi ad interessi di altri. E’ evidente a tutti come il Nutriscore, così come presentato oggi, sia una grande cortesia fatta alle lobby e alle multinazionali del comparto agroalimentare”

Così ad AGRICOLAE il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in merito all’appello da parte di alcuni scienziati, tra cui Walter Ricciardi, a sostegno del Nutriscore francese.

“Putroppo sempre di piu l’Europa sta diventando un centro di discussione degli interessi non più dei cittadini, quanto delle multinazionali”, prosegue.

“Riteniamo che il modello italiano sia il sistema corretto per informare in modo adeguato i cittadini e i consumatori stessi. Ribadiamo quindi ancora una volta come la Dieta Italiana, ancora di piu di quella Mediterranea, sia un esempio di logevità della vita e di qualità della vita che viene garantita a tutte le fasce della popolazione”.

Secondo il presidente della Coldiretti il Nutriscore ha un obiettivo diverso: “introdurre prodotti di sintesi come nuovo modello di consumo nella vita della persone. Senza però che siano stati portati a termine test approfonditi”.

Tutto questo si traduce in un danno senza precedenti per il nostro Paese, sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista economico. “Grazie alla filiera agroalimentare l’Italia puo vantare di un indotto di 530 Mld con un’occupazione, compreso l’indotto, che arriva al 15 per cento e un Pil di quasi il 16 per cento. La ripresa del Paese dopo la crisi generata dal Covid, può essere garantita proprio dal comparto agroalimentare”, conclude.




Nutriscore, De Castro: sbagliato perché vuole condizionare, non informare. E su accuse Lobby: E’ supportato da grandi multinazionali

“Il nutriscore è sbagliato perché vuole condizionare gli acquisti dei consumatori, non informare come invece si propone di fare il Nutrinform su modello italiano. Si tratta di una scelta culturalmente sbagliata culturalemten e per questo credo sia necessario che tutti i nutrizionisti, accademici e scienziati italiani – e non solo – che hanno a cuore la Dieta Mediterranea dicano con chiarezza ‘no’ a uno strumento che vuole condizionare e non informare”.

Così ad AGRICOLAE Paolo De Castro in merito alla notizia relativa all’appello di alcuni scienziati, tra cui Walter Ricciardi, a supporto del Nutriscore accusando, tra l’altro, alcuni paesi che invece hanno proposto l’etichetta a batteria di lobby.

“Per quanto riguarda le accuse di lobbismo vorrei ricordare gli amici francesi come proprio il Nutriscore sia sostenuto e supportato dalle principali multinazionali dell’industria e della distribuzione alimentare. Non a caso tutti i prodotti a indicazione geografica, anche quelli francesi, si sono invece dichiarati contro”.




Nutriscore, Centinaio, Mipaaf: Grave posizione Ricciardi, si accusa di lobbismo ministri italiani

“Ancora un attacco al nostro Made in Italy. E stavolta ancora più grave perché arriva da chi non ti aspetti. Da notizie di stampa apprendiamo che Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e rappresentante Oms, avrebbe firmato insieme ad altri accademici un appello francese per sostenere il Nutriscore, sottolineando anche che il Nutrinform, l’etichettatura a batteria sostenuta dal nostro paese, è inefficace. Se confermato, sarebbe una posizione in contrasto con quella sostenuta dall’Italia e dalle sue figure istituzionali, a partire dall’attuale ministro Mipaaf Stefano Patuanelli così come dal suo predecessore Teresa Bellanova”. Lo afferma in una nota il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. “Ancora più grave – prosegue Centinaio – che nello stesso documento si affermi che il Nutrinform sia sostenuto da gruppi lobbistici, e non supportato da dati scientifici. Come dire che i ministri italiani sono dei lobbisti. Non è il prodotto che fa male, quanto la dieta che accompagna quel prodotto. Chi difende il Nutriscore porta avanti gli interessi della Francia e dei paesi del Nord Europa per i quali i prodotti legati alla Dieta mediterranea fanno male alla salute. Ribadiamo il nostro deciso no a un sistema che darebbe un bollino “rosso” alle eccellenze del nostro agroalimentare come il Parmigiano Reggiano e l’olio d’oliva e semaforo verde a una bibita gassata. Il veleno è nella dose, lo diceva 500 anni fa Paracelso. Forse gli scienziati che hanno firmato l’appello per il Nutriscore avrebbero dovuto studiare di più chi ha scritto uno dei primi trattati di medicina”.




Nutriscore, Giansanti, Confagricoltura: tutti gli scienziati che credono a Dieta mediterranea sottoscrivano documento a favore Nutrinform Battery

“In questi giorni è stata fatta una ricognizione da parte della Commissione Ue sulle etichettature ed è emerso chiaramente che il modello preferito è quello italiano del Battery Form. Quindi è evidente come chi ha a cuore il Nutriscore stia spiengendo in utti i modi di far prevalere il modello francese. Anche cercando sponda nel mondo della scienza”.

Così ad AGRICOLAE il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti in merito alla notizia dell’appello da parte di una serie di scienziati, tra cui anche Walter Ricciardi, a sostegno del Nutriscore e contro il modello proposto dall’Italia.

“Il modello proposto da francesi, tedeschi e spagnoli non trova in Italia un modello di sviluppo, e restiamo convinti che l’unica alternativa sia la Battery Form basata sui prodotti naturali e non sui prodotti che hanno una chiara derivazione sintetica”, prosegue il numero uno degli imprenditori agricoli.

Che lancia poi un appello: “un invito a tutti gli scienziati italiani che invece credono nella Dieta Mediterranea (e quindi nell’etichetta a batteria per cui le caratteristiche nutrizionali di un prodotto siano vincolate alle dosi -ndr) di comunicarlo al pari di chi ha invece voluto sottoscrivere l’appello francese”.

Per saperne di più:

Nutriscore, Ricciardi firma appello francese: NutrInform non funziona ed è frutto di gruppo lobbistici. La lista degli scienziati, anche italiani. Patuanelli: è pericoloso e usato per prendere mercati italiani. Speranza: da sempre contrari. E Lega, Fdi e Forza Italia chiedono dimissioni Ricciardi