ISMEA, BELLANOVA: DESTINATO RISORSE IMPORTANTI AL SETTORE AGRICOLO, ORA COMPRARE ITALIANO PER AIUTARE IMPRESE. PRESIDIARE MERCATI PER RIPARTIRE CON EXPORT

“Abbiamo un grande lavoro da fare insieme in questo momento di rilancio dell’economia e del settore agroalimentare. Partiamo però da una consapevolezza nuova, perché per molti anni il nostro settore è stato considerato marginale ma l’emergenza sanitaria ci ha fatto riconsiderare la sua centralità, facendoci ragionare su quanto sia un settore strategico per la nostra vita” ha dichiarato la Ministra Bellanova introducendo il suo intervento all’incontro promosso da Ismea.

“Adesso occorre rendere centrale questo punto di forza investendo nel settore. Nella legge di bilancio abbiamo costruito punti importanti e abbiamo continuato a farlo col decreto cura italia ed anche con quest’ultimo. Penso ad esempio al credito d’imposta per le locazioni agrituristiche o al bonus famiglia ed a tutte quelle misure orizzontali previste ad uso del nostro comparto” prosegue.

“Un miliardo e 150 mln sono le risorse destinate al settore, una buona dote per continuare a fare un lavoro importante. Risorse che saranno impiegate ad esempio per il florovivaismo e il comparto agroturistico che hanno avuto perdite enormi, ma anche per quei settori forti come il vino per il quale, oltre i 50 mln destinati con l’accordo con le regioni per quanto riguarda la distillazione, abbiamo inserito 100 mln di euro in questo decreto destinati alla vendemmia verde, perché non possiamo abbassare la qualità dei nostri prodotti. Dobbiamo intervenire per garantire la sostenibilità economica per quelle filiere di qualità che garantiscono ai nostri prodotti e alla nostra immagine di fare il giro del mondo” sottolinea il ministro.

“Per ismea abbiamo fatto un lavoro di contrattazione col ministero sviluppo economico e mef, destinando 250 mln per rafforzare il lavoro che sta svolgendo, facilitando l’accesso al credito e sostenendo le imprese.

Con i 250 mln destinati al fondo indigenti possiamo dare risposte alle nuove fragilità e all’incremento di povertà determinato dall’emergenza sanitaria. Lavoro che faremo con tutto il volontariato e col coinvolgimento delle regioni, mirando ad evitare lo spreco nel sistema produttivo.

Si tratta di risorse da utilizzare per acquistare prodotti italiani con denominazioni di origine, quindi carne, frutta, ortaggi e prodotti lattiero caseari, perché la chiusura dell”horeca significa che abbiamo una grande quantità di prodotti non facilmente collocabili sul mercato.

Da settimana prossima lavoreremo per la finalizzazione chirurgica delle risorse in modo da dare risposte ancora maggiori” sottolinea.

“La filiera non si è mai fermata, è stata un punto di forza. È stata filiera della vita insieme a quella sanitaria perche ha concesso al paese di andare avanti.

Tante questioni rimangono da affrontare perché non erano state risolte, ma continueremo ad impegnarci. Su filiere avvieremo confronti con tutte le parti, questione non è portare risorse e lasciarle non utilizzate ma portare risorse alle emergenze vere per dare risposte.

Sulla valorizzazione comunicazione dei nostri prodotti abbiamo attivato confronti con l’ICE e lavorato ad aumentare risorse per la comunicazione di campagne all’estero. Anche in questa fase di mercato in cui si è fermi dobbiamo presidiare i mercati dove si sviluppa la concorrenza sleale, dobbiamo essere pronti per portare cibo di alta qualità” aggiunge Bellanova.

“Le risorse che abbiamo destinato al comparto, ovvero un miliardo e 150 mln, sono da spendere entro fine anno. Risorse importanti nel segno del coinvolgimento e della collaborazione.

Per quanto riguarda la valorizzazione dei nostri prodotti ho inserito l’acquisto di prodotti esclusivamente italiani ma serve l’impegno da parte di tutti per costruire condivisone e unione nella filiera” prosegue.

“Sulla pac stiamo lavorando ed ho riproposto al consiglio dei ministri ue la questione su meno tagli e più risorse e il tema della sostenibilità ambientale ed economica. Siamo fermi sostenitori del green deal” dichiara Bellanova.

“Sul nutriscore siamo ancora impegnati nella battaglia, serve fare squadra in ue perché ci giochiamo grande parte del nostro sistema produttivo e quello che ci ha reso forti nel mondo”.