L’ULTIMA DELLE  FAKE NEWS: E’ L’INPS CHE HA SPARSO IL CORONAVIRUS PER RISPARMIARE SULLE PENSIONI. ALLERTATI GLI 007

Per principio non andiamo a grufolare nelle pattumiere dove fermentano le fake-news, prima di volare di bocca in bocca (o, peggio, di social in social), infettando una vasta platea di cretini, di sprovveduti o di rancorosi. Ma quando le sciocchezze diventano virali e investono tutti noi, bisogna difendersi e controbattere.

L’ultima di queste bestialità ci dice che il coronavirus sarebbe stato creato in laboratorio. In un laboratorio tutto italiano situato nei sotterranei dell’Inps. Sì. Avete capito bene. L’Inps: l’istituto di previdenza sociale.

E perché? Semplice. Qualcuno, ai vertici dell’Istituto ha pensato di risolvere l’annoso problema delle pensioni riducendo la platea degli aventi diritto al trattamento di quiescenza. Cominciamo a spargere un  virus (il Covid19) che farà strage di anziani e otterremo il risultato di riassestare i bilanci dell’ Ente pensionistico. Non solo, magari si potrebbe attingere anche a fondi europei facendo così un doppio guadagno.

Niente di nuovo sotto il sole. Nel 1911, a Verbicaro, un remoto paese della Calabria, poche settimane dopo il censimento scoppiò un’epidemia di colera dovuto all’inquinamento dell’unica fontana che riforniva gli abitanti. Si diffuse la voce di bocca in bocca che il sindaco e i maggiorenti del municipio, allarmati dall’incremento della popolazione (in realtà il numero degli abitanti era diminuito), avessero sparso la “pulverella” del colera. Divampò la rivolta con morti, feriti, intervento dell’esercito.

E i “social” allora non c’erano, altrimenti la sommossa di sarebbe diffusa a macchia d’olio.

Ma torniamo alla fake fresca di giornata: qualcuno ha sollevato il sospetto, forse non infondato, che a confezionare questa diceria non sia stato un semplice cretino.

Dietro la balla della programmata morìa di anziani a fini di risparmio delle spese previdenziali e a molte altre analoghe ipotesi complottistiche ci sarebbero siti riconducibili a entità statuali esterne all’Europa riconducibili prevalentemente alla Russia.

Lo scopo? Destabilizzare, disarticolare, indebolire il nostro paese e magari venire a fare la spesa qui da noi, dando la scalata a imprese, attività industriali e asset più o meno strategici.

Ora della vicenda si occuperà il Parlamento con l’aiuto dei servizi di sicurezza. Quanto meno per cercar di capire se – per dirla con Shakespeare – c’è del metodo nella follia delle fake news.

Franco Poggianti