LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Giorgio Mercuri: un po piu’ di ottimismo mettendo da parte la rassegnazione

-2“L’anno che si apre sarà molto diverso da quello appena passato e dpenderà da noi e da come verrà percepita la crisi. Più ci apriamo e più reagiremo, più ci chiudiamo e peggio sarà”. Così ad AGRICOLAE il presidente di Fedagri-Confcooperative Giorgio Mercuri nel fare il bilancio del 2014 guardando alle prospettive del 2015. “Dobbiamo essere tutti un po’ più ottimsiti e pensare che il peggio è passato. E dobbiamo predisporci ad affrontare un 2015 con un entusiasmo diverso mettendo da parte la rassegnazione”, spiega. “Molti di noi si sono rassegnati al fatto che ogni anno è peggiore di quello precedente. Se dovessi pensare, da imprenditore, che il futuro è peggio del presente, non farei neppure un investimento nella mia azienda e l’economia si fermerebbe”.

“Inoltre – prosegue il presidente del braccio alimentare delle cooperative bianche – da questo anno si mettono in campo tutte le riforme deputate a rivoluzionare il settore, dalla fine delle quote latte alla programmazione dello Sviluppo rurale. Importante è non rimanere fermi al palo. Perché ognuno nell’ambito del proprio ruolo, deve dare un contributo per rilancnare il paese. Il governo è ottimista delle scelte fatte nella Legge di Stabilità e noi dobiamo pensare che quanto previsto possa far ripartire l’economia”.

Secondo Mercuri “bisogna affrontare il 2015 con l’idea di partire con il passo giusto per arrivare al 2020 invertendo la rotta. Tanto possiamo fare anche noi. In Italia oltre all’agroalimentare, all’agricoltura a al tursimo faccio fatica a pensare su cosa altro sarebbe bene investire”. E per quanto riguarda le tante risorse comunitarie destinate al settore? “Se non siamo in grado di mettelre tutte a cantiere ci fermiam. Perché gli altri paesi europei non staranno fermi a guardare. Basta speranza, ma certezza di poter ripartire”, conclude.