LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Roberto Formigoni: sara’ l’anno delle sfide

roberto_formigoni_ansa“L’anno appena trascorso è stato molto intenso, delicato e importante per il settore agricolo e agroalimentare del nostre Paese. L’impostazione del nuovo settennato di programmazione comunitaria ha richiesto e richiederà un’attenzione particolare soprattutto sul versante della tutela dei prodotti italiani in termina di qualità. Di questo abbiamo discusso durante lo storico incontro fra i Presidenti delle Commissioni Agricoltura e Attività produttive delle assemblee legislative degli Stati membri dell’Unione Europea, avvenuto in Senato nei mesi scorsi. Un incontro proficuo, che è servito per accendere i riflettori su tematiche a noi molto care, come ad esempio l’etichettatura dei prodotti agroalimentari. Nelle sorse settimane abbiamo inoltre denunciato il blitz che avrebbe riportato l’IMU sui terreni agricoli, ponendo ulteriori ostacoli ai nostri operatori del settore già fortemente provati sull’embargo imposto nei confronti della Russia”. Così ad AGRICOLAE il presidente della Commissione Agricoltura del Senato Roberto Formigoni nel fare il bilancio di fine anno e pensando alle prospettive offerte dal 2015.

“Le sfide che ci attendono per il 2015 – spiega – sono molteplici e impegnative. Una su tutti: Expo2015, l’esposizione universale dedicata proprio ai temi dell’alimentazione sostenibile per il pianeta. Un evento che ci permetterà di approfondire anche il tema della sicurezza alimentare. Il nostro compito prioritario è quello di contribuire a rendere ancor più efficace e sicuro il percorso verso un’agricoltura europea di qualità, che sappia consolidare i propri livelli produttivi contribuendo all’obiettivo della sicurezza alimentare mondiale. Un’agricoltura che sappia recuperare attrattività per i giovani che si avviano al mercato del lavoro e dare al contempo il proprio fondamentale contributo alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo delle aree rurali”.

“Dobbiamo intensificare la capacità promuovere prodotti a forte valenza territoriale – prosegue il presidente della Commagri Senato -, di fare sistema tra imprese agricole e non, istituzioni e popolazione rurale, porre attenzione alla tutela della biodiversità attraverso la rotazione e la diversificazione mirata delle colture. A livello di PAC, sarà necessario monitorare l’applicazione della riforma nel corso dei prossimi anni”.

“Infine, ritengo che il nostro comparto agricolo debba sempre guardare alle sfide mondiali che ci attendono. Anche in questo caso, le cifre sono ben note: per alimentare la popolazione del pianeta, che nel 2050 raggiungerà i nove miliardi, la produzione di alimenti dovrà letteralmente raddoppiare. L’Unione europea è il maggior esportatore di prodotti agricoli al mondo. Ci troviamo dunque nelle condizioni ideali per guidare il processo che dovrebbe condurre all’autosufficienza alimentare planetaria. È un’occasione da non perdere, un impegno su scala globale che, ne sono certo, i nostri parlamenti sapranno far proprio, sollecitando l’azione delle istituzioni europee e dei governi nazionali”.