MANOVRA, AGRI: OK STIMOLARE CRESCITA DEMOGRAFICA MA INVESTIRE SU INNOVAZIONE PER FAR CRESCERE AGROALIMENTARE 

“La proposta del Governo, della quale molto si parla, che mette al centro i nuclei familiari con un terzo figlio è apprezzabile per l’intento di stimolare la crescita demografica, ma non può certo essere la struttura centrale dell’intervento pubblico dei prossimi anni in un’agricoltura evoluta ed incentrata sulla sicurezza, la qualità e la competitività com’è quella italiana. Occorre investire in modo sostanziale e deciso sull’innovazione produttiva e di gestione e sulla massima professionalizzazione degli addetti per stare a pieno titolo sul mercato ed acquisire nuovi spazi negli sbocchi emergenti come Asia e Sud America”.

Così AGRI, Confederazione Agricola ed Agroalimentare, sull’approdo in Parlamento della manovra finanziaria 2019 contenente, tra l’altro, la concessione di metà dei terreni demaniali abbandonati o il 50% di aree incolte del Mezzogiorno a nuclei familiari con un terzo figlio che nascerà tra il 2019 ed il 2021 o a società agricole che riserveranno loro una quote del 30%.

Per un giudizio completo sulle altre misure di carattere agricolo – aggiunge AGRI – si attende di conoscere approfonditamente i contenuti, ma intanto leggiamo la proposta per il valore che può avere anche per restringere il gap tra produzione e fabbisogno nazionale. Giusto, inoltre, sostenere i giovani che, peraltro sempre più ambiscono all’imprenditorialità agricola, ma è fondamentale che ciò avvenga dentro un disegno in cui l’agricoltura made in Italy possa sempre più caratterizzarsi per innovazione di processo, di prodotto e di sistema e per concorrenzialità commerciale.