Vino, (Imt): per le Marche 2022 da record, export a +25,9%

Supera la soglia dei 75,6 milioni di euro l’export di vino marchigiano, che dopo aver chiuso il 2022 con valori in crescita del 25,9% sulla performance del 2021, vola a ProWein (Düsseldorf, 19-21 marzo 2023) per il primo appuntamento della maratona di promozione che farà poi tappa a Vinitaly, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile. A rappresentare il made in Marche nella rassegna tedesca per il business enologico, 40 aziende dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) di cui 19 aderenti alla collettiva presente sotto la bandiera della Regione Marche (pad. 17, B05 – C02) per un programma di degustazioni e incontri b2b tutti orientati alla valorizzazione delle etichette regionali; altri 21 produttori soci del consorzio esporranno in spazi propri.

“Registriamo un dinamismo crescente sui mercati internazionali – commenta il presidente di Imt, Michele Bernetti –, con risultati oltre la media nazionale (+9,8%) che premiano non solo l’impegno delle aziende, ma anche lo sforzo di regia nel mettere a sistema la promozione a livello consortile e regionale, puntando sulla qualità. L’aumento in valore dell’export, non direttamente proporzionale ai trend dell’imbottigliato 2022, è dovuto a una serie di fattori: da una parte l’indubbia accelerazione sul terreno internazionale delle nostre imprese, dall’altra l’aumento forzato dei listini dovuto all’escalation dei costi di produzione, ma soprattutto è evidente l’impatto della crescita del segmento premium, a partire dai Verdicchio Superiore e Riserva. La partecipazione a Prowein – ha proseguito – ci consente di presidiare una delle piazze strategiche per le nostre denominazioni”. Secondo i dati Istat, la Germania rappresenta infatti la seconda destinazione per i vini marchigiani, con vendite in aumento del 9% sui valori 2021. Circa 2 bottiglie marchigiane su 10 destinate ai consumatori Ue vengono stappate tra i confini tedeschi: una quota di mercato importante, ma ancora distante da quella statunitense, che con esportazioni per oltre 19,3 milioni di euro vale il 23,6% dell’intero export enologico regionale. E sono proprio gli Usa a registrare l’incremento più significativo, pari a +83,1%, seguiti da Giappone (+53,8%) e Paesi Bassi (16,1%).

Per quanto riguarda le provenienze, tra le aree afferenti a Imt si conferma capofila Ancona (+26,3% il dato Istat su “bevande”, dove i vini incidono per il 92% sul giro d’affari), da cui provengono 6 su 10 bottiglie destinate ai mercati internazionali. Seguono, in ordine di valore, Pesaro e Urbino, Macerata e Fermo.

Le aziende Imt nella collettiva a ProWein: Azienda Agraria Guerrieri, Belisario, Colonnara, Conti di Buscareto, Conti degli Azzoni, Crespaia, Fiorini, Il Pollenza, Lamelia, Moncaro, Piersanti, Poderi del Conero, Roberto Lucarelli, Sparapani, Tenuta di Tavignano, Terre di Serrapetrona, Tombolini, Vignamato, Venturi Roberto.

 

Le aziende Imt con stand propri: Boccafosca, Bolognini, Casalfarneto, Fattoria Forano, Fontezoppa, Garofoli, Laila Libenzi, Madonnabruna, Marotti Campi, Mezzanotte, Pesaresi, Politi, Romagnoli, Santa Barbara, Tenuta dell’Ugolino, Tenuta di Tavignano, Tenute Pieralisi, Togni, Umani Ronchi, Vicari, Vignedileo.




Copagri Marche: grande successo a Tipicità del convegno sul Psp e sulle certificazioni di qualità

Quello della certificazione della qualità, attraverso sistemi innovativi quali il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI), che come noto è uno schema di certificazione volontario per tutti quei prodotti agricoli e agroalimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata, è un tema sul quale si giocherà buona parte dello sviluppo dell’agricoltura del Paese, che sarà legato a doppio filo alle ricadute della PAC 2023-27 e soprattutto del Piano Strategico”. Lo ha sottolineato il vicepresidente nazionale della Copagri Giovanni Bernardini, concludendo i lavori del convegno “Il Piano Strategico Pac 2023-27 e le certificazioni di qualità”, che si è svolto nell’ambito dell’edizione 2023 della fiera dedicata ai prodotti tipici della regione Marche “Tipicità”.

“E’ solo grazie alla certificazione della qualità che sarà possibile accedere a determinati eco-schemi, oltre che valorizzare e identificare tutte le produzioni vegetali, sia trasformate che non, ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione agricola integrata, contribuendo a dare valore aggiunto al prodotto nei confronti della GDO, ma anche del consumatore, e andando a incidere, grazie alla tracciabilità, su temi di fondamentale importanza a livello di consumi, quali la sicurezza, la qualità e il ricorso a processi di coltivazione sostenibili, ovvero rispettosi dell’ambiente e della salute dell’uomo”, ha evidenziato il presidente della Copagri Marche Andrea Passacantando introducendo i lavori della giornata.

“Con l’iniziativa odierna – ha spiegato Passacatando – vogliamo portare avanti l’attività di formazione e informazione che la Copagri ha da tempo avviato attraverso numerosi e approfonditi incontri sul territorio; lo scopo principale è quello di fornire ai produttori agricoli tutti gli strumenti necessari ad affrontare questo nuovo periodo di programmazione attraverso una corretta informazione, conditio sine qua non per mettere le aziende nelle condizioni di compiere le scelte corrette”.

Ai lavori del convegno, svoltisi davanti a una platea composta da oltre un centinaio di agricoltori marchigiani, sono inoltre intervenuti il ricercatore dell’Università degli Studi di Perugia Luca Palazzoni, che ha passato in rassegna le principali novità introdotte dalla PAC 2023-27 e dal PSP, la responsabile delle certificazioni ecosostenibili di Valoritalia Giulietta De Biasi, la quale si è invece soffermata sulle molteplici possibilità del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata, e la responsabile nazionale del Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA) di Valoritalia Eleonora Capitani, che ha invece delineato le ricadute della certificazione di qualità sul benessere animale.




Marche, D’Eramo a inaugurazione Tipicità festival: prodotti tipici nostra ricchezza e identità, e quanto di più lontano da cibo sintetico

Una manifestazione “in cui si ritrovano sapori, territori, passioni e tradizioni: un modello che accomuna tutte le nostre regioni. Una vetrina sulle eccellenze enogastronomiche made in Marche, ma non soltanto”. Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, partecipando all’inaugurazione della trentunesima edizione di Tipicità Festival al Fermo Forum.

Una kermesse che, ha ricordato il sottosegretario, offre l’occasione per approfondire molteplici temi, dal turismo come leva strategica per lo sviluppo e la crescita del territorio, alla biodiversità in cucina fino alla valorizzazione delle aree interne e alle potenzialità del biologico. “Oggi abbiamo inoltre parlato di una sfida fondamentale che è quella che riguarda la sicurezza idrogeologica”, ha aggiunto il sottosegretario che è intervenuto al convegno “Marche un territorio di eccellenze e valori”. “Un’adeguata disponibilità di acqua è il presupposto per la tutela della nostra economia. Migliorando l’uso delle risorse idriche potremo difenderci da chi, in nome di un finto ambientalismo, vorrebbe modificare la nostra alimentazione portando sulle tavole farine di insetti, snack di grilli o carne e altro cibo sintetico fatto in bioreattori. I prodotti tipici costituiscono l’identità e la ricchezza delle nostre terre. Produzioni che si distinguono per bontà, genuinità e sostenibilità, e un’assoluta qualità che è il valore aggiunto del Made in Italy agroalimentare”, ha concluso D’Eramo.




Copagri Marche: costituito il coordinamento dei giovani agricoltori, guidato da Yuri Maggi

In un momento di grandi cambiamenti, in cui l’agricoltura sta vivendo la quarta rivoluzione, quella digitale, e nel quale la nuova PAC è ai nastri di partenza e la transizione ecologica è un percorso già avviato, l’unione di intenti tra i giovani agricoltori deve essere solida e operativa, così da dare gambe al tanto decantato ricambio generazionale, che rappresenta a tutti gli effetti una delle priorità inserite all’interno del Piano Strategico Nazionale-PSN, e sfruttare tutte le possibilità offerte dalla normativa nazionale e UE”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Marche Andrea Passacantando, dando notizia della costituzione del Coordinamento dei giovani agricoltori della Federazione.

La nascita del Coordinamento è stata deliberata in occasione di una partecipata riunione del Consiglio Regionale, alla quale ha preso parte una significativa rappresentanza dei produttori agricoli under40 aderenti alla Copagri Marche, che ha inoltre proceduto a nominare Yuri Maggi coordinatore. Giovane e brillante imprenditore agricolo del maceratese, Maggi gestisce l’azienda agricola di famiglia, un’impresa biologica radicata nel territorio da tre generazioni, che ha da tempo intrapreso con decisione la strada del rispetto dell’ambiente e dell’innovazione, pur nel rispetto della tradizione.

“Abbiamo il dovere e la responsabilità – spiega il neocoordinatore dei giovani della Copagri Marche – di partecipare alla vita politica della Federazione e di confrontarci con le complesse sfide che attendono il primario; basti pensare alle tante ricadute del cambiamento climatico, motivo per il quale l’agricoltura deve necessariamente stare al passo con la sperimentazione e con la ricerca, così da continuare a garantire qualità e resa in un momento di crisi energetica e alimentare”.

“Fare rete, portare il punto di vista e le esigenze dei giovani imprenditori agricoli nei rapporti con le amministrazioni e sviluppare le peculiarità delle aziende condotte dagli under 40 nei comparti produttivi delle diverse province sono solo alcuni degli ambiziosi obiettivi che intendiamo portare avanti”, aggiunge Maggi, assicurando “il massimo impegno a perseguire con decisione la strada dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, che siamo fermamente convinti rappresenti il futuro dell’agricoltura, con un occhio attento al rispetto del benessere animale e alle innumerevoli possibilità offerte dalle agroenergie”.

“Il coinvolgimento diretto dei giovani nelle attività dell’associazione ha l’ulteriore obiettivo di far sì che contribuiscano attivamente all’elaborazione delle strategie e all’azione della Copagri; per questo prevediamo il loro diretto coinvolgimento in tutte le questioni inerenti all’imprenditoria giovanile”, aggiunge Passacantando, augurando buon lavoro al neocoordinatore dei giovani della Copagri Marche.




Manovra, Battistoni (FI): “Legge di bilancio seria, con uno sguardo rivolto al futuro”

“Con il via libera da parte della Camera alla manovra di bilancio 2023 l’Italia si appresta a varare un piano economico per famiglie, imprese e lavoratori pensato da un lato per difendere la finanza pubblica e, dall’altro, proiettato verso il futuro”. Lo dichiara il vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera, Francesco Battistoni al termine delle votazioni per l’approvazione della legge di bilancio 2023.

“Come Forza Italia siamo assolutamente lieti di aver contribuito a rendere la manovra ancora più impattante per le esigenze delle imprese, delle famiglie e dei lavoratori facendo inserire in manovra l’aumento delle pensioni minime per gli over 75 fino a 600 euro, di aver prorogato fino a fine anno la possibilità di presentazione della Cilas per i condomini relativamente al Superbonus 110%, di aver aiutato il mondo agricolo destinando al comparto 2 miliardi di euro, di aver recepito le esigenze sociali ed economiche per un contenimento della fauna selvatica, di aver rinviato al 2024 la sugar tax e la plastic tax, di aver esteso la flat tax per autonomi e partite iva fino a 85.000 euro, di aver aumentato al 3% la riduzione del cuneo fiscale per imprese e lavoratori e di aver favorito il lavoro giovanile detassando le imprese sulle nuove assunzioni”.

“La legge di bilancio approvata oggi alla Camera – aggiunge Battistoni – ha in sé alcuni dei punti programmatici contenuti nel programma del centrodestra che delinea la visione di legislatura di Forza Italia e del Governo Meloni e – conclude – siamo davvero soddisfatti che in tempi così ridotti si sia riusciti ad approvare una legge di bilancio di prospettiva e al tempo stesso apprezzata dai mercati e dall’Ue”.
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Copagri Marche: Giovanni Bernardini confermato per acclamazione alla guida della federazione

Investire sulla manutenzione del territorio significa contrastare il dissesto idrogeologico, andando contestualmente a evidenziare la necessità sempre più avvertita dalle aziende del Primario di mettere un deciso argine alla cementificazione e al consumo di suolo, che continuano a sottrarre al Paese ettari ed ettari di terreni, che potrebbero essere destinati a ben altri scopi”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Marche Giovanni Bernardini aprendo i lavori del Congresso 2022 della Federazione, dedicati al tema “Il binomio agricoltura-ambiente e la custodia del territorio”.

“Gli agricoltori, per la natura intrinseca del loro lavoro, sono i primi a essersi fatti carico da sempre di queste attività di manutenzione del territorio, azioni peraltro fondamentali per la vita stessa delle imprese agricole; è chiaro, però, che tali attività comportano oneri aggiuntivi a carico delle aziende, costi che andrebbero riconosciuti ai produttori agricoli anche grazie a interventi quali il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, che la Regione Marche, su pressing della Copagri, è stata la prima a normare”, ha ricordato Bernardini, che è stato confermato per acclamazione alla guida della Federazione.

“Si tratta purtroppo di una legge ‘monca’, in quanto rimasta priva di risorse e di strumenti premianti per gli agricoltori, quali ad esempio possibili legami con ipotetici criteri di premialità o di priorità all’interno della programmazione nazionale o comunitaria”, ha osservato Bernardini, ricordando che “iniziative simili potrebbero portare una boccata d’ossigeno per le migliaia di produttori agricoli da tempo in crisi di liquidità e in particolare ai giovani imprenditori agricoli, che sempre più spesso si scontrano con una burocrazia asfissiante, che complica ulteriormente il ricambio generazionale e l’accesso alla terra”.

“Parliamo di costi che, insieme agli effetti della pandemia e del conflitto russo-ucraino, hanno segnato e stanno fortemente segnando le imprese agricole e che vanno poi ad aggiungersi all’inasprimento delle regole per l’accesso al credito e alla difficoltà che il settore agricolo ha storicamente sempre avuto nel rapportarsi con gli istituti di credito”, ha puntualizzato il presidente, che si è poi soffermato sulla politica comunitaria, sulle agroenergie, sulla multifunzionalità e sulla fiscalità delle aree montane e interne.

Ai partecipati lavori congressuali, svoltisi al Ridotto del Teatro delle Muse, sono inoltre intervenuti, fra gli altri, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il neoassessore regionale alle Politiche Agricole e allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini, il prefetto di Ancona Darco Pellos, il vicepresidente nazionale di Unioncamere Gino Sabatini, il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza, i massimi vertici delle associazioni agricole regionali e il presidente della Copagri nazionale Franco Verrascina. Le foto dei lavori sono consultabili cliccando qui.




Copagri Marche: “Il binomio agricoltura-ambiente e la custodia del territorio” al Congresso 2022, il 27/10 ad Ancona

“Il binomio agricoltura-ambiente e la custodia del territorio” è l’attualissimo tema al centro dei lavori del Congresso 2022 della Copagri Marche, che si terrà giovedì 27 ottobre, dalle ore 9:30 presso il Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, situato a Piazza della Repubblica.

 

“Davanti al sempre più frequenti manifestarsi di eventi atmosferici estremi, quali la drammatica bomba d’acqua che si è abbattuta sulla Regione poche settimane fa, causando un’alluvione che ha mietuto diverse vittime e devastato abitati e terreni agricoli, riteniamo prioritario riportare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla necessità di continuare a investire sulla manutenzione del territorio, per contrastare il dissesto idrogeologico, la cementificazione e il consumo di suolo”, spiega il presidente della Copagri Marche Giovanni Bernardini, la cui relazione aprirà i lavori congressuali.

Al Congresso, al quale porteranno il loro contributo i massimi vertici delle associazioni agricole regionali, interverranno, fra gli altri, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il neoassessore regionale alle Politiche Agricole e allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e il presidente della Copagri Franco Verrascina, i quali si confronteranno insieme ai numerosi delegati presenti sugli interventi da attuare per mettere in sicurezza le zone a rischio idrogeologico della Regione e del Paese. Sono previsti, inoltre, gli interventi del presidente del Consiglio regionale Dino Latini e del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini. Il programma completo dei lavori è consultabile cliccando qui.

 

“Il dissesto idrogeologico costa in media all’Italia sette miliardi di euro l’anno; da qui il richiamo al binomio agricoltura-ambiente, a testimonianza dello strettissimo legame tra l’attività dei produttori agricoli e la difesa del territorio, legame del quale come Copagri Marche ci siamo sempre fatti promotori, tanto da arrivare nel 2015 a far riconoscere la figura dell’agricoltore custode, cui è demandato, fra l’altro, il compito di manutenere il territorio, attraverso la cura dell’assetto idraulico e idrogeologico”, ricorda Bernardini.

 

“È chiaro, però, che per svolgere tali gravosi compiti, cui i produttori agricoli peraltro da sempre ottemperano in ragione della natura intrinseca del loro lavoro, l’intera agricoltura deve essere messa nelle condizioni di poter operare con serenità, superando le ataviche problematiche che da anni ne frenano lo sviluppo e intervenendo per contrastare la drammatica emorragia di redditività che da tempo flagella le nostre campagne”, conclude il presidente della Copagri Marche.

 




Maltempo: Coldiretti, a rischio semine autunnali nelle Marche

 

Nei territori delle Marche colpiti dal maltempo sono a rischio le semine autunnali di orzo, avena e grano nei terreni dove si sono accatastati rifiuti di ogni genere e aperte voragini impraticabili anche per i trattori. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che è scattata la solidarietà tra gli agricoltori che si stanno aiutando tra loro per pulire i terreni e ripristinare la funzionalità dei mezzi. Ammontano infatti a milioni di euro i danni provocati dal maltempo nelle campagne delle Marche oltre alle colture distrutte – sottolinea la Coldiretti – ci sono serre, impianti di irrigazione, attrezzature, trattori e altri mezzi agricoli e impianti di trasformazione alimentare. anche che il maltempo ha lasciato i pozzi per l’acqua pieni di fango, inutilizzabili con le idrovore che non riescono a togliere la melma. “La Coldiretti è impegnata nell’offrire assistenza alle aziende colpite e chiede alle Istituzioni di agire in fretta in questa drammatica situazione di emergenza” afferma Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche nel sottolineare però che “servono fondi e una normativa in deroga per semplificare un carico burocratico che, come è oggi, porterebbe alla paralisi totale e quindi all’abbandono del territorio”.

 




Maltempo, Coldiretti, mln di danni per agricoltura Marche

Ammontano a milioni di euro i danni provocati dal maltempo nelle campagne delle Marche oltre alle colture distrutte ci sono serre, impianti di irrigazione, attrezzature, trattori e altri mezzi agricoli e impianti di trasformazione alimentare. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia anche che il maltempo ha lasciato i pozzi per l’acqua pieni di fango, inutilizzabili con le idrovore che non riescono a togliere la melma.

 

Nei campi  – continua la Coldiretti – si sono aperte voragini impraticabili per i trattori e si sono accatastati rifiuti di ogni genere. Gli agricoltori si stanno aiutando tra loro per pulire i terreni e ripristinare la funzionalità dei mezzi ma c’è anche il rischio di non riuscire a fare le semine autunnali di orzo, avena e grano, né quelle primaverili. La Coldiretti è impegnata nell’offrire assistenza alle aziende colpite e chiede alle Istituzioni di agire in fretta in questa situazione di emergenza.

 

“La situazione delle aziende agricole è drammatica e questa calamità rischia di essere per molti il colpo di grazia dopo il Covid, i rincari delle materie prime e la crisi attuale – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – servono fondi e una normativa in deroga per semplificare un carico burocratico che, come è oggi, porterebbe alla paralisi totale e quindi all’abbandono del territorio”.




Sottosegretario Battististoni, visita territori Marche colpiti da alluvione

Il senatore Francesco Battistoni, sottosegretario del Ministero alle politiche agricole, alimentari e forestali, ha visitato questa mattina i territori colpiti dalla drammatica ondata di maltempo nel nord delle Marche.
“Oltre ad esprimere la più sentita vicinanza alle famiglie delle vittime, alle popolazioni ed alle imprese danneggiate, ho voluto assicurare la vicinanza del Governo all’agricoltura martoriata da questa eccezionale ondata di maltempo – le parole del Sottosegretario – Ho visto terre ferite da danni disastrosi, ma anche delle comunità orgogliose, determinate a rialzarsi subito e ripartire. Il fondo di solidarietà, con le prime risorse immediatamente stanziate dal Governo, va rimpinguato per fronteggiare l’emergenza. Ma dobbiamo anche mettere in campo interventi veloci ed incisivi per favorire la ripresa del settore agricolo. In gioco non ci sono solo la distruzione del raccolto presente ma anche del prossimo. Molti pozzi d’irrigazione sono stati distrutti o pesantemente danneggiati dai nubifragi. È impensabile costringere imprese ed agricoltori a ripetere ex novo procedure che possono durare addirittura anni. Vanno approvate nell’immediato misure agevolate che azzerino la burocrazia e consentano al settore di rimettersi in carreggiata e tornare subito a produrre”.




Marche, Confagricoltura fa la conta dei danni. Il primo pensiero alle vittime. Rischio idrogeologico priorita’ per il paese

Confagricoltura Marche si è messa subito al lavoro per assistere le proprie imprese nella conta dei danni dopo la bomba d’acqua che ha colpito la regione.

“Il primo pensiero – sottolinea il presidente di Confagricoltura Marche, Federico Castellucci – va alle vittime di questa tragedia e ai loro familiari, a cui Confagricoltura esprime il proprio profondo cordoglio. È stata una bomba d’acqua di violenza inaudita, che ha colpito principalmente le province di Ancona e Pesaro e in particolare le vallate dei fiumi Nevola e Misa”. 

Gli uffici provinciali stanno raccogliendo le segnalazioni dei nostri associati e presto saremo in grado di avere un quadro esaustivo. “Confidiamo – continua Castellucci – che poi con la Regione, che ovviamente in queste prime ore ha ben altre emergenze da affrontare legate all’assistenza alla popolazione, si possa avviare un confronto per capire come sostenere le aziende che hanno subito i maggiori danni”.

Tra di esse grave il bilancio per il Consorzio Agrario di Ancona, che ha visto l’acqua invadere due centri di raccolta cereali e distribuzione merci, quelli di Pianello di Ostra e Casine: spazzati via quintali di girasole ammassato per essere immesso nei silos, gravi danni nei magazzini e centri vendita completamente allagati e problemi strutturali anche ad un muro di cinta.

“Di fronte all’ennesimo evento, in questo caso così grave da causare vittime – aggiunge il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – è evidente che è prioritario intervenire con un piano di infrastrutture idriche che possa svolgere un ruolo importante nel trattenere le ondate di piena e, al momento necessario, garantire gli approvvigionamenti. Troppe volte si è rimandata la questione. Non c’è più tempo. Il cambiamento climatico è in atto, i rischi idrogeologici per l’Italia sono alti in tutto il territorio nazionale”.




Italmercati, Settore ittico: prima tappa del progetto Food Hub a San Benedetto del Tronto

Si è svolta il 14 luglio, alle 11:30, presso la Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, la conferenza stampa del progetto Food Hub, iniziativa realizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e da Unioncamere nell’ambito del PO FEAMP 2014-2020, con la collaborazione tecnico-scientifica di BMTI e Italmercati.

 

Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente del Centro Agroalimentare Piceno, Roberto Giacomini,  l’AD del Centro Agroalimentare Piceno Francesca Perotti, l’Assessore al Bilancio, al Patrimonio, alle Partecipate ed alle Politiche Comunitarie del Comune di San Benedetto del Tronto Domenico Pellei,  il presidente della Camera di Commercio delle Marche e vicepresidente di Unioncamere, Gino Sabatini.

 

“È importante – ha dichiarato Francesca Perotti – che un tour del livello di Food Hub abbia scelto San Benedetto del Tronto quale prima tappa. L’abbiamo ritenuto, insieme al presidente Roberto Giacomini ed al vice presidente Corrado Di Silverio, un omaggio alla nostra marineria, alla qualità del nostro pesce e, in definitiva, alla storia della nostra città: sarà un’occasione per mostrare anche ai numerosi turisti presenti tutto il valore della nostra marineria. Nella distribuzione dei prodotti freschi e freschissimi e con il ruolo di garanti di sicurezza e trasparenza, emergerà dal programma e dagli incontri il ruolo strategico dei mercati all’ingrosso, il Centro Agroalimentare Piceno fa la sua parte in questo contesto con idee ed investimenti a sostegno della categoria”.

 

“Un progetto ambizioso come quello di Food Hub non poteva non partire da San Benedetto del Tronto, dove ha sede il mercato ittico più importante d’Europa”, commenta Fabio Massimo Pallottini, Presidente di Italmercati, “L’auspicio è di far conoscere agli italiani, attraverso le tante tappe in programma, l’importanza del mercato all’ingrosso, luogo di scambio tra i pescatori e il resto della filiera, sinonimo di prodotti di qualità e di un sistema produttivo fondato sul made in Italy. Attraverso questo viaggio guideremo i consumatori verso scelte consapevoli di acquisto, valorizzando al contempo i tantissimi operatori del settore che si impegnano quotidianamente nella riduzione degli impiatti ambientali attraverso sistemi innovativi e all’avanguardia”.

 

Le quotazioni del pesce del Mercato Ittico di San Benedetto del Tronto andranno ad integrare il listino dalla Borsa Merci Telematica Italiana e questo, sottolinea Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche e Vicepresidente di Unioncamere, dopo aver portato i saluti del Presidente di Unioncamere Andrea Prete, “è un valore aggiunto importante, inizia un percorso che ha le sue radici nelle azioni che, tanti anni fa, l’allora Camera di Commercio di Ascoli Piceno organizzò con la partecipazione a numerose iniziative internazionali sulla pesca volte a far risaltare le eccellenze del comparto sambenedettese, che peraltro non si limita alla pesca ma coinvolge anche la nautica. Come Unioncamere, siamo convinti assertori dell’importanza di costruire delle filiere istituzionali: ne vediamo l’efficacia in altri settori, l’unione tra le camere di commercio, le istituzioni regionali, gli enti locali e quelli di ricerca mette l’imprenditore nelle condizioni di partecipare a bandi, entrare in linee di finanziamento vitali per portare a termine importanti progetti”.

Il tour di eventi in piazze e mercati italiani, ha l’obiettivo di rafforzare nel segno della sostenibilità le relazioni commerciali lungo la filiera ittica, facendo conoscere le specie ittiche e le loro caratteristiche, attraverso degustazioni e attività di animazione.

 

Venerdì 15 luglio, a San Benedetto del Tronto, presso l’Area Genevieve (Parco delle Tamerici) si svolgerà alle ore 18:00 il convegno “Rafforzare nel segno della sostenibilità le relazioni commerciali lungo la filiera ittica”, moderato dal giornalista del QN Vittorio Bellagamba, che prevede la partecipazione dei seguenti relatori:

·       l’Onorevole Lucia Albano, Camera dei Deputati;

·       Francesco Battistoni, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali;

·       Guido Castelli, Assessore Regione Marche alle Partecipate;

·       Andrea Assenti, Consigliere regionale;

·       Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche;

·       Luigi Contisciani, Presidente BIM Tronto;

·       Antonio Spazzafumo, Sindaco di San Benedetto del Tronto;

·       Riccardo Rigillo, Direttore Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura;

·       Marco Mancini, Comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto;

·       Fabio Massimo Pallottini, Presidente di Italmercati, Direttore Generale del Centro Agroalimentare di Roma;

·       Roberto Giacomini, Presidente del Centro Agroalimentare Piceno;

·       Corrado Di Silverio, Vicepresidente del Centro Agroalimentare Piceno;

·       Francesca Perotti, Amministratore Delegato del Centro Agroalimentare Piceno.

 

La giornata di venerdì è caratterizzata, oltre che dal convegno, anche da una serie di attività e laboratori per i bambini e di visite guidate per adulti: un’uscita in mare con un peschereccio, con la possibilità di pescare e degustare il pesce a bordo; la visita a bordo di un peschereccio ormeggiato in porto; “Mosse dal vento”, un laboratorio, presso il Museo del Mare,  durante il quale i bambini potranno dipingere una loro personale vela traendo ispirazione dalle numerose immagini e fotografie osservate nel corso della visita presso il museo; due visite guidate serali al  MaM (Molo Sud) “Arte sul mare” che consistono in una visita guidata tra le opere scultoree e pittoriche del Museo d’Arte sul Mare, dal monumento al Gabbiano Jonathan di Mario Lupo alle più recenti opere realizzate nei 26 anni del Festival dell’Arte sul Mare, un percorso per conoscere un luogo dove arte e natura si incontrano creando un unico capolavoro.




Marche, Battistoni (Mipaaf): “Agricoltura sarà volano di sviluppo. Nuove generazioni stanno riscoprendo mestiere”

“L’agricoltura sarà il volano di sviluppo per le Marche, l’Italia e tutta Europa. La pandemia e la guerra in corso ai confini europei, hanno confermato quanto importante sia questo settore per la nostra economia. Il made in Italy agroalimentare ha un potenziale enorme, che dobbiamo saper sfruttare al meglio”. Queste le parole del Senatore Francesco, Sottosegretario al Mipaaf e Commissario regionale di Forza Italia nelle Marche, durante un incontro con gli agricoltori a Camerino, in provincia di Macerata, alla presenza del candidato sindaco Roberto Lucarelli e dei candidati consiglieri Tiziano Siviglia, Antonella Nalli, Erika Cervelli e Gianluca Pasqui, quest’ultimo attuale Presidente del Consiglio regionale.

“C’è una riscoperta del lavoro in agricoltura, i giovani si stanno avvicinando a questo mestiere. C’è una generazione di ritorno che sta decidendo di prendere in mano l’attività agricola dei nonni, ammodernando le tecniche e organizzando aziende all’avanguardia, specie sul biologico, comparto in forte sviluppo, di cui le Marche sono state pioniere” ha spiegato Battistoni.

“Questo avviene sia per lo stile di vita che offre la vita rurale, sia per le opportunità che mette a disposizione lo Stato, come il Pnrr, le garanzie di Ismea ed i fondi a sostegno delle filiere”.

“Questa forma di resilienza, sempre più tangibile, arginerà un fenomeno molto preoccupante: quello dell’abbandono dei terreni, che nel territorio italiano è un problema serio, concausa del dissesto idrogeologico” conclude il senatore.




Marche: Laureti (Pd), dalla nuova Pac gli strumenti per rilanciare l’agricoltura picena

“Rafforzare la cooperazione fra l’Europa e gli Enti Locali per risolvere i problemi legati alle aree interne e ai borghi rurali, colpiti dallo spopolamento e dalla mancanza di servizi primari, come le scuole e la sanità”. A ribadire l’impegno dal Parlamento Europeo è l’europarlamentare del Pd, Camilla Laureti, nel corso di un tavolo con imprenditori agricoli e pastori del Piceno che si è tenuto questa mattina ad Arquata del Tronto.

Un incontro al quale hanno partecipato anche Anna Casini, consigliera regionale delle Marche, e Francesco Ameli, segretario provinciale del Pd. Il tavolo di confronto al quale ha partecipato la Laureti, che è membro della Commissione europea per agricultura e sviluppo rurale, è stato l’occasione per raccogliere le istanze di imprenditori agricoli e pastori della zona di Arquata del Tronto, duramente colpita dal terremoto.

“Dobbiamo favorire il processo di riconoscimento delle stalle costruite provvisoriamente dopo il terremoto. I pastori avrebbero in questo modo anche la possibilità di partecipare ai bandi, come per esempio quello sulle energie rinnovabili del Mipaaf per i pannelli fotovoltaici sui tetti”, aggiunge l’europarlamentare.

La Laureti si è fatta carico di altre istanze sollevate dagli allevatori, quali il completo utilizzo dei fondi Pac per le aziende di montagna, la mancanza di acqua e una differenziazione di quote se l’azienda non è in pianura o in collina ma in montagna.




Cai, APIMA Fermo-Ascoli Piceno festeggia i 75 anni

Presso l’Hotel Royal di Lido di Fermo si è tenuta sabato 7 maggio la 75ma assemblea annuale di APIMA Fermo/Ascoli Piceno. All’importante iniziativa hanno partecipato il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente di CAI-AGROMEC Gianni Dalla Bernardina ed il Presidente di FRIMA MARCHE Luciano Petrini.

I lavori, aperti dal Direttore Andrea Morroni, hanno visto l’intervento del Professor Michele Pisante, docente presso l’Università degli studi di Teramo alla facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari, il quale ha illustrato tutte le principali novità relative al premio PAC 2023-2027.

È stato quindi il turno del Dottor Roberto Guidotti, responsabile del servizio tecnico di CAI-AGROMEC, il quale ha illustrato le varie forme di incentivo agli investimenti per le imprese agromeccaniche, oltre agli aggiornamenti normativi sulla circolazione delle macchine agricole.

Di seguito il Presidente di CAI-AGROMEC, Gianni Dalla Bernardina, ha ricordato il ruolo degli agromeccanici, quali soggetti protagonisti di un’agricoltura moderna, sostenibile e responsabile di fronte ai bisogni della collettività. Solo così potrà attrarre le nuove generazioni, e garantire un’occupazione di qualità.

Dopo l’approvazione del bilancio 2021 dell’Associazione, i lavori sono proseguiti con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, ai cui vertici sono stati eletti il nuovo Presidente Fabio Bugiardini e i Vice Presidenti Andrea Nasini ed Elvio Vagnoni.

Particolarmente toccante dal punto di vista emotivo la premiazione del Presidente uscente Giuseppe Peroni, omaggiato con la consegna di un orologio e di una pergamena .

La parte conclusiva della manifestazione è stata riservata al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, a cui il Direttore dell’Apima, Andrea Morroni, ha raccomandato di farsi portavoce delle principali istanze del mondo agricolo, dai danni alle colture da parte di piccioni e ungulati, alla questione del rincaro del gasolio.