BILANCIO 2017, Mercuri, ogni prodotto cooperativo comprato da qui da noi o gdo viene direttamente dall’agricoltore

BILANCIO 2017

Il presidente dell’Alleanza delle cooperative commenta quanto fatto finora dal governo

“Una ripresa dei consumi ha dato la sensazione di uscire dalla crisi. Questa si è letta anche nei dati di bilancio delle nostre cooperative he registrano un aumento dei prezzi e delle produzioni. Ma non solo, anche dell’occupazione che continua a crescere”. Così ad AGRICOLAE il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri nel tirare le somme dell’anno che si sta per chiudere. “Con la chiusura dell’anno si chiude anche questa fase legislativa per cui in questi anni c’è stata un attenzione concreta al settore agricolo ed agroalimentare. E’ rimasto qualche cosa di incompleto – prosegue Mercuri – ma sono i tempi che limitano a volte l’iter previsto”. D’altronde, prosegue ancora il presidente dell’Alleanza, “siamo arrivati alla Legge di Bilancio con pochissime risorse disponibili”. La cosa che si può cogliere nel 2017 è la grande attenzione alla crescita delle filiere. Noi da sempre ci siamo considerati una filiera completa come mondo produttivo, dalla produzione alla trasformazione. Questa si è concretizzata nel 2017 con degli eventi concreti, come Vi.Vite”.

“Ma i nostri momenti di confronto con i consumatori avviene tutti i giorni”, precisa Mercuri. “Ogni volta che comprano un prodotto cooperativo, che sia preso da Qui da noi o nella Gdo, stanno comprando direttamente dai nostri agricoltori. Con una attenzione maggiore dato che gli agricoltori sono tenuti a rispettare una serie di norme sanitarie e sociali rigide”.

Ma non solo: “al prodotto di qualità siamo stati capaci in questi anni ad mantenere associati i famosi brand di cui l’Italia va fiera e che oggi sono tutti in capo al mondo cooperativo. Da Cirio a Pomi per quanto riguarda l’ortofrutta. I risultati ottenuti testimoniano la capacità di una filiera tutta agricola ed agroalimentare con brand tutti italiani”. Poi l’accordo sul grano duro: “siamo convinti che questo sia il modo per dare valore al made in Italy. Non si fa mettendosi contro qualcuno ma mettendosi insieme per far trarre vantaggio a tutti. Significa guardare avanti in modo innovativo”. E per il 2018? “Auspichiamo che per il 2018 ci sia una campagna elettorale fatta con i giusti toni politici e con una attenzione al settore primario adeguata”, conclude. “Che sia al primo posto dell’agenda”.