NEW YORK TIMES APRE SULL’ITALIA DEI CAMPI AGRICOLI

Il made in Italy, l’agricoltura e come l’Italia affronta il problema della carenza della manodopera in agricoltura sulla prima pagina del New York Times.

Testimoni il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova e il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervistato dal noto quotidiano.

BELLANOVA APRE IL NEW YORK TIMES: AGRICOLTURA SETTORE DEL FUTURO PER LE NUOVE GENERAZIONI

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La Ministra Bellanova sulla prima pagina del New York Times:”L’agricoltura è il settore dove le nuove generazioni possono trovare un futuro”

“L’agricoltura è il settore dove le nuove generazioni possono trovare un futuro”. Lo ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova in un’intervista pubblicata oggi in un lungo articolo sull’edizione internazionale del New York Times, che racconta come l’emergenza Coronavirus abbia riportato tanti italiani a lavorare nei campi, un mestiere che ormai da anni è svolto in larga parte da manodopera straniera stagionale, oggi bloccata nei propri paesi a causa del virus. Nell’articolo sono riportate anche le parole di tanti imprenditori agricoli che sottolineano la mancanza di quelle competenze e professionalità necessarie per l’agricoltura moderna, ma anche l’impegno di tanti italiani per imparare il mestiere. “Agricoltura non significa tornare a  zappare”, aggiunge la ministra, sottolineando come il settore sia oggi caratterizzato da alti livelli di tecnologie e sofisticati sistemi meccanici e chimici, che richiedono competenze nuove e innovative.

GIANSANTI, CONFAGRICOLTURA, SUL NYT: NON E’ COME COGLIERE UNA MELA DA UN ALBERO. ORGANIZZATI VOLI PER PORTARE MANODOPERA IN ITALIA

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“L’agricoltura non è come cogliere una mela rossa da un albero”, spiega al New york Times il presidente “di una delle maggiori organizzazioni agricole d’Italia” Massimiliano Giansanti al New York Times che oggi apre sulla manodopera in agricoltura. “Lungi dall’essere l’idillio dell’Eden dell’immaginazione italiana, l’agricoltura è un’industria moderna a cielo aperto che richiede competenza, impegno e flessibilità”, aggiunge. “Oggi la maggior parte degli italiani che consultano la piattaforma Agrijob messa a punto da Confagricoltura ancora considera il lavoro del Primario alla stregua del giardinaggio”.
Confagricoltura ha organizzato voli con centinaia di lavoratori marocchini pagati privatamente dalle aziende agricole per farli arrivare in Italia questa settimana e portare così manodopera agricola nei campi dove nasce il Made in Italy. Un viticoltore della regione settentrionale dell’Alto Adige si è lamentato del fatto che gli italiani che aveva assunto erano fuggiti e così ha noleggiato un volo per portare otto operai rumeni esperti nella sua vigna.