Inchieste01/04/2021 11:15

NutrInform, governo ci mette la faccia ma aziende e Gdo no. E il Mise tira le orecchie alla filiera Made in Italy e scrive: “Solo 2 soggetti in 2 mesi hanno chiesto info. Dobbiamo essere i primi a crederci per evitare i semafori”

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Nutriscore o Nutrinform? Lo schema francese che premia le bibite gassate rispetto all'olio d'oliva o la 'batteria' italiana che riconosce la valenza della qualità dei prodotti rispettando il concetto per cui è la dose che fa il veleno?

Mai, da quel che si ricorda, si è registrata una levata di scudi su una questione così netta da parte di tutte le istituzioni (o quasi) e di tutti i ministri, passati, presenti e probabilmente futuri.

Ma ora il governo - che si è esposto non poco in tutte le sedi, tra cui Bruxelles - tira le orecchie alle aziende del Made in Italy agroalimentare e scrive una lettera a tutta la filiera per dire: dopo due mesi solo un'azienda molitoria e un'insegna della Gdo hanno chiesto informazioni sull'adozione del sistema di etichettatura nutrizionale proposto dall'Italia.

Nella mail classificata di 'priorità alta' inviata dagli uffici del Ministero dello Sviluppo economico circa quattro giorni fa, si fa presente come "deve essere chiaro che come Amministrazioni continuiamo e continueremo in tutte le sedi a portare avanti il lavoro svolto ma che ora è necessario che tutto il lavoro sia accompagnato da dati concreti sull'effettivo utilizzo affinché si possa essere maggiormente credibili".

E dicono: "i primi che devono credere nella bontà del sistema non possono che essere quelli che lo hanno proposto".

La missiva fa seguito a una precedente mail del 19 gennaio con la quale veniva comunicata la pubblicazione del manuale d'uso e l'istituzione di una mail dedicata ([email protected]) attraverso la quale le aziende interessate potevano comunicare l’adozione dell’etichettatura nutrizionale fronte pacco.

"Affinché tutto il lavoro fin qui svolto non vada perduto - si legge ancora nella mail - è necessario poter dimostrare che il sistema è funzionale non solo dal punto di vista teorico o attraverso indagini presso i consumatori, ma anche tramite una sperimentazione sul campo utilizzando l'etichettatura con il logo NutrInform Battery sugli alimenti. Riteniamo infatti fondamentale in questa fase la presenza di prodotti con il NutrInform negli scaffali della GDO, per incoraggiarne l’utilizzo e accrescere la consapevolezza delle caratteristiche peculiari del nostro sistema".

E aggiungono: "L'alternativa è che, pur garantendo il nostro impegno continuativo, avremo meno argomenti da poter riportare sui tavoli della trattativa che si avvierà in Europa e quindi esiste il pericolo che sistemi non in linea con il nostro approccio, come quelli semaforici, abbiano la possibilità di essere considerati come unica scelta per tutti i paesi dell'Unione".

Infine il Mise chiede alle aziende "che tipo di indicazioni avete da parte dei vostri associati su un possibile programma di utilizzo del sistema nell'immediato futuro" e "un aggiornamento sulla sensibilizzazione fatta presso i vostri associati e quali sono stati i ritorni".

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