Inchieste28/10/2015 12:49

Oms, il 55% delle raccomandazioni non e’ affidabile. Clamoroso: lo dice il sistema di valutazione su cui si basa lo stesso Oms. Ecco il documento

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600a141a29b057d484a90fde8742b4a6_articleLa pubblicazione del rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sugli effetti cancerogeni delle carni rosse o lavorate ha provocato un diffuso allarme in tutto il mondo. Tuttavia, stando alle statistiche, è lecito mettere in dubbio l’attendibilità della ricerca. Uno studio pubblicato dal Journal of Clinical Epidemiology nel settembre 2013 che AGRICOLAE ha potuto visionare rivela infatti un dato clamoroso: l’Oms emette “con molta frequenza” raccomandazioni con “bassa o molto bassa certezza sulle stime”. Il dato è impietoso: nei sei anni che vanno dal gennaio 2007 alla fine del 2012, l’Oms ha pubblicato 456 raccomandazioni, di cui 289 definite “forti” (quindi molto affidabili) e 167 “condizionali” o “deboli”. Delle 289 “strong recommendations”, 95 erano basate su un livello di evidenza scientifica classificato come “basso” e 65 addirittura come “molto basso”. In pratica, in 160 casi su 289 (il 55,5%) le raccomandazioni “forti” dell’Oms erano fondate su un’evidenza scientifica di basso o molto basso livello.

Va sottolineato che tale giudizio non è affatto arbitrario ma risulta dal sistema di valutazione scientifica denominato Grade (Grading of Recommendations Assessment, Development and Evaluation), ufficialmente in vigore all’Oms.

FullSizeRenderSi tratta di un dato incredibile, considerando che le raccomandazioni dell’Oms influenzano le politiche sanitarie e alimentari dei governi dei 194 Stati membri. E che rende ancora più urgente la rapida consegna ai Paesi che ne fanno richiesta della documentazione tecnica relativa allo studio sulle carni da parte del segretariato Oms. Appare infatti quanto meno discutibile che le risultanze della ricerca siano state date alla stampa – con conseguente allarme nei quattro angoli del globo - prima di un adeguato confronto scientifico con tutta la membership.

*Il Journal of Clinical Epidemiology è una delle più autorevoli riviste scientifiche al mondo in campo medico-sanitario, al 7° posto su 162 come impact factor nel campo delle categorie di “salute pubblica, ambientale e occupazionale” e al 2° su 89 in quello delle Scienze mediche e dei servizi.

Ecco il testo in PDF

JOURNAL OF CLINICAL EPIDEMIOLOGY 

Per saperne di più:

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