OPERAZIONE NEBRODI, RAZZANTE, AGECONTROL: MAFIA “RITORNA ALLA TERRA”

“L’operazione Nebrodi è l’ennesima dimostrazione, ove ce ne fosse bisogno, del crescente interesse delle mafie per quello che io chiamo “ritorno alla terra”. Lo ha affermato ad AGRICOLAE Ranieri Razzante, Presidente dell’Organismo di vigilanza di Agecontrol.

Il nostro ente – per mission istituzionale – effettua migliaia di controlli l’anno nel settore degli aiuti agricoli, attraverso una rete ispettiva sul territorio che lavora al fianco delle Istituzioni. Abbiamo acquisito professionalità importanti nel tempo per effettuare un primo screening,  nei limiti di legge, della rispondenza dell’ortofrutticolo ai parametri nazionali ed europei. Le irregolarità sono spesso amministrative, molte però strumentali alla commissione di reati ben più gravi. Gli strumenti sono vari ma – continua Razzante, noto esperto di criminalità organizzata e agromafie –  l’utilizzo di meccanismi fiscali, imprese infiltrate e professionisti o funzionari compiacenti è la costante,come dimostra anche questa brillante operazione.

Voglio ricordare che l’interesse della criminalità mafiosa nel settore, oltre che nel riciclaggio di fondi di provenienza illecita nelle imprese costituite e finanziate, insiste altresì nel “possesso” di territori e nel controllo degli stessi.

Inoltre, un finanziamento comunitario, non dimentichiamocene, è una “patente di legittimità” per l’impresa, che evidentemente si è resa, anche se artificiosamente,  meritevole dell’affidamento economico. In questo risulta fondamentale altresi il ruolo del sistema bancario, attraverso i suoi controlli all’ingresso ed utilizzo di detti fondi e alle segnalazioni di operazioni sospette alla UIf, effettuate  secondo la legge 231 del 2007 in materia di prevenzione del riciclaggio. Molte di queste sono state e risultano assai utili nella prevenzione del fenomeno, che va indagato precipuamente con gli strumenti dell’analisi criminale di tipo finanziario”, conclude.