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“Domani sarà un giorno importante perché segna la fine di un lungo processo che ha visto questo Parlamento impegnato a discutere nel modo più aperto e democratico possibile di una riforma, quella della Politica agricola comune, che interessa non solo gli agricoltori ma tutti i cittadini europei”. Lo ha detto nel suo discorso al Parlamento europeo il presidente della Commissione Agricoltura Ue Paolo de Castro. “Dopo aver discusso e votato più di 8000 emendamenti siamo arrivati oggi per chiedere a questa Aula il mandato per poter cominciare a negoziare con il Consiglio e la Commissione e avere così presto una nuova PAC per l'Europa. Quello che ci apprestiamo a votare è frutto di un difficile lavoro di compromesso, ma si tratta di un miglioramento della proposta della Commissione in termini di semplificazione burocratica, di maggiore attenzione all'ambiente, alle imprese e al lavoro e con più strumenti di gestione del mercato. Se avremo una Pac più verde – ha aggiunto De Castro - sarà merito di questo Parlamento, e anche se molti avrebbero voluto di più, noi siamo comunque riusciti ad avere una maggioranza a favore del greening al 30% nel I pilastro. Vorrei infine chiedere al Commissario Ciolos, che ringrazio per la disponibilità mostrata nei confronti del Parlamento, di dirci se, nel complesso, sostiene il lavoro svolto dalla nostra commissione, e se ritiene importante che quest'Aula approvi il mandato negoziale. Lo chiedo, signor Commissario, perché avendo ricevuto una lettera da due commissari non responsabili del portafoglio agricoltura che consigliavano a noi deputati come votare, ci chiediamo se quella lettera rappresenti l'opinione personale di Potocnik e di Hedegaard o di tutto il collegio dei commissari. Infine chiedo a questa Aula di dare un voto positivo all'avvio dei negoziati. Voglio ricordare a tutti, infatti, che un voto finale negativo sarebbe la fine del processo di Riforma della PAC, almeno in questa legislatura”.
red
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