PECORINO ROMANO DOP, ECCO IL PIANO TRIENNALE: ALLEVATORI PARTE ATTIVA DEL DESTINO DEL PROPRIO LATTE. PREMIATI I PIÙ VIRTUOSI

Pronto il piano triennale del Pecorino romano Dop sardo per far fronte alla crisi latte ovino caprino che ha colpito nei mesi scorsi la regione Sardegna.

Da quanto apprende AGRICOLAE è prevista domani un’assemblea organizzata dal consorzio di tutela del pecorino romano dop aperta a tutti i soci, alle autorità e alle organizzazioni agricole. Obiettivo è quello di mettere a punto un piano triennale che dia respiro al prodotto partendo dall’abbinamento tra il prodotto stesso e la produzione del latte attraverso una serie di deroghe deputate a regolamentarne la produzione. Nella bozza redatta e ancora in working progress emerge la volontà di chiedere ai soci delle cooperative di gestire la produzione destinata alla Dop alle altre produzioni coinvolgendo in primis gli allevatori per farli diventare parte attiva del destino del proprio latte. Ma con un meccanismo che premierà i più virtuosi.

Qui di seguito la bozza del piano di cui AGRICOLAE è venuta in possesso:

ITER DI PRESENTAZIONE DEL PIANO DI REGOLAZIONE DELL’OFFERTA

La procedura di approvazione del Piano di Regolazione dell’Offerta segue il percorso dettato dal Regolamento (UE) n°1308/2013 art. 150 e dal D.M. n°1813 del 15 febbraio 2019 (nuove linee guida).

L’Assemblea e l’eventuale approvazione di una bozza di Piano, costituisce la prima fase di un processo che dovrà ottenere l’adesione di almeno 2/3 dei produttori di formaggio Pecorino Romano DOP che rappresentino almeno 2/3 della produzione certificata della DOP ed almeno 2/3 della produzione di latte crudo utilizzato per la DOP e che rappresentino almeno 2/3 dei produttori inseriti nel sistema di controllo della DOP medesima.

Questo processo di condivisione, nel caso di allevatori aderenti alle Cooperative, dovrà obbligatoriamente passare per l’approvazione assembleare della stessa Cooperativa.

Nel caso di produttori non associati alle Cooperative, ma conferenti ad Imprese di trasformazione privata, avendo essi pieno e medesimo titolo a ricevere informazioni e documenti, potranno utilizzare il sito istituzionale del Consorzio, che inserirà la documentazione necessaria, una volta approvata e condivisa.

Si coglie l’occasione per auspicare che gli associati alle Organizzazioni professionali e datoriali, possano ricevere dalle medesime adeguata e corretta informazione, al fine di agevolare il percorso di adesione allo schema di Piano condiviso.

Le domande di approvazione dei “Piani” sono presentate, almeno 120 giorni prima dell’inizio dell’applicazione:

●Regione/i in cui si realizza la percentuale maggiore della produzione del formaggio oggetto del “Piano” e, contestualmente, al MIPAAFT, ufficio PIUE VI. L’istruttoria della Regione si conclude entro 60 giorni dalla data di ricezione del “Piano”

●L’ufficio PIUE VI esamina la documentazione inviata dalla Regione e conclude l’istruttoria di competenza entro 120 giorni dalla presentazione del ‘’Piano’’.

SCENARIO ECONOMICO

Analisi di supporto

Piano di regolazione dell’offerta del Pecorino Romano DOP

1. Mercato lattiero-caseario nel Mondo

   I Formaggi

   Latte di Pecora

2. Mercato lattiero-caseario in Europa

   Latte di Pecora e formaggi

3. Mercato lattiero-caseario in Italia

   Consegne di latte

   Produzioni di Formaggi

Export di Formaggi

   Consumi di Formaggi in Italia

4. Pecorino Romano DOP

Produzioni e prezzi

Export

Consumi formaggi Pecorini e Pecorino Romano in Italia

Il latte nella zona di produzione del Pecorino Romano DOP

Impatto del Piano sul mercato del latte

RIFERIMENTI NORMATIVI E REGOLAMENTARI

DM 1813 del 15 febbraio 2019

Nota MIPAAFT, prot. 2160 dell’8 aprile 2019:

‘’Il Piano può avere effetto solo sul prodotto Pecorino Romano DOP,

●latte consegnato dagli allevatori della zona di origine ai caseifici, risulta essere “atto a divenire”, potrà avere altre destinazioni tipologiche una volta avvenuto il conferimento

●Il caseificio/trasformatore risulta essere il soggetto giuridico legittimato a decidere sulla destinazione del latte di cui dispone’’.

OBIETTIVI:

●Favorire l’adeguamento tra domanda e offerta di Pecorino Romano DOP sul mercato, al fine di garantire una maggiore stabilità complessiva, a vantaggio dell’intera filiera, vista la sua spiccata stagionalità;

●una maggiore tutela e valorizzazione del prodotto a vantaggio del consumatore finale;

●mantenere la qualità del formaggio Pecorino Romano DOP, tendendo a definire un punto di equilibrio produttivo onde prevenire squilibri di mercato.

●accrescere la presenza sui mercati consolidati e consentire l’apertura di nuovi, in particolare nei Paesi in via di sviluppo ad alto tasso di crescita.

DURATA

Triennale e per la DOP Pecorino Romano, secondo le prescrizioni del disciplinare, da ottobre a luglio dell’anno successivo.

PUNTO DI EQUILIBRIO DI PRODUZIONE O TETTO PRODUTTIVO

Individuato attraverso la verifica dell’andamento produttivo degli ultimi 5 anni, tenendo conto dei dati di mercato disponibili e dell’analisi sulla possibile evoluzione delle condizioni dell’offerta e della domanda, sia sul mercato interno che sul mercato internazionale.

Il punto di equilibrio verrà determinato ed espresso sia in termini di quantità di kg di Pecorino Romano DOP, sia in termini di litri di latte destinato alla produzione della DOP.

ASSEGNAZIONE DELLE INDICAZIONI DI PRODUZIONE (QUOTE)

 

Le quote verranno determinate sulla base delle produzioni loro certificate nelle ultime 3 annate casearie. Le quote di produzione verranno determinate ed espresse sia in termini di quantità di kg di Pecorino Romano DOP, sia in termini di litri di latte destinato alla produzione della DOP.

Ad ogni caseificio autorizzato verrà attribuita la quota di produzione pari a: la migliore produzione delle annate casearie comprese nell’ultimo triennio

Ai fini dell’applicazione del piano, le quote di produzione saranno calcolate utilizzando il coefficiente di rappresentatività per ogni produttore. Tale coefficiente sarà utilizzato per l’assegnazione di ogni singola quota, rapportandolo al tetto produttivo (punto di equilibrio) che verrà stabilito dal Consorzio. La quota così ottenuta, espressa in kg di formaggio Pecorino Romano DOP e litri di latte destinato alla produzione della DOP, verrà assegnata ai caseifici inseriti nel sistema di controllo, che potranno suddividerla fra i propri conferitori primari.

CONTRIBUZIONE DIFFERENZIATA AGGIUNTIVA

Lo strumento della contribuzione differenziata aggiuntiva verrà applicato nel caso di sforamento del tetto produttivo indicato annualmente dal Consorzio. Nel caso in cui la produzione di uno o più caseifici superi la quota assegnata, verrà addebitata per ogni Kg di prodotto eccedente la quota extra tetto produttivo, un contributo supplementare a quello ordinario, pari a xxxx € per Kg di formaggio prodotto, con peso determinato alle 24 ore dalla produzione, all’atto della marchiatura a fresco, con il marchio Consortile.

Valutazione preventiva da parte della Direzione Generale delle politiche internazionali e dell’Unione europea del MIPAAFT che si avvarrà dell’ISMEA, per il parere in ordine alla fissazione di “un livello massimo” del valore della contribuzione aggiuntiva prevista.

PREMIALITA PER LA DIVERSIFICAZIONE PRODUTTIVA

Per le aziende che trasformano una percentuale di latte destinato a Pecorino Romano, in prodotti di qualsiasi natura siano (es. vendita latte tal quale al di fuori del territorio della DOP, latte congelato, polverizzazione del latte, altri formaggi ecc.) non concorrenziali con esso, è prevista l’attribuzione di una premialità sull’importo della contribuzione aggiuntiva.

LEGAME TRA PIANO DI REGOLAZIONE DELL’OFFERTA E VALORIZZAZIONE QUALITATIVA

Il piano di regolazione dell’offerta costituisce uno strumento necessario per garantire maggiore stabilità qualitativa del prodotto, attraverso il riequilibrio della produzione con la domanda di mercato, in particolare attraverso il processo di differenziazione qualitativa.

Le deroghe potranno essere utilizzate dalle aziende nel caso in cui la produzione superi l’orientamento produttivo aziendale assegnato (quota), solo in caso di superamento del tetto produttivo indicato annualmente dal Consorzio.

L’utilizzo della premialità del 50% varrà solo per la prima deroga. Le successive deroghe saranno cumulabili tra di loro, fino ad un massimo di riduzione dell’87,5%; in quanto tutte singolarmente concorrono alla valorizzazione complessiva del Pecorino Romano DOP.

N.B. PUNTO DI APPROFONDIMENTO ASSEMBLEARE:

Gli incentivi alla diversificazione produttiva ed all’utilizzo delle deroghe previste dal Piano verranno attuate nel rispetto delle seguenti % di sforamento della produzione del caseificio rispetto alla propria indicazione di produzione.

OPZIONE A

Fino ad un massimo del 10 % di sforamento della propria indicazione produttiva, potrà utilizzare la premialità sulla diversificazione e delle eventuali deroghe.

Tra il 10% ed il 20% di sforamento della propria indicazione produttiva assegnata potrà utilizzare solo la premialità sulla diversificazione o le eventuali deroghe.

Oltre il 20% di sforamento della propria indicazione produttiva assegnata, verrà addebitata per intero la contribuzione aggiuntiva differenziata.

OPZIONE B

DEROGHE PREVISTE DAL PIANO

Valorizzazione qualitativa del prodotto- Contenuto in cloruro di sodio

   Pecorino Romano DOP con un contenuto pari a 3,5 % di Na Cl sul prodotto tal quale

Valorizzazione qualitativa del prodotto- Lunga stagionatura

Per le aziende che dimostrino di esitare del formaggio Pecorino Romano DOP a lunga stagionatura, oltre    14    mesi, in caso di prolungamento della stagionatura oltre i 18 mesi, i produttori potranno fregiarsi    dell’indicazione    tipologica differenziata

Incentivi per nuovi mercati

Nel caso di aziende che dimostrino di aver provveduto a esitare parte della loro produzione in nuovi mercati, eccezion fatta dei mercati Italia, USA.

Deroga per i mercati tradizionali

Per le aziende che esitano parte della loro produzione nel mercato tradizionale, con modalità distintive, quali Brand a maggiore valore aggiunto (marchi distintivi territoriali cosi come previsto nel Disciplinare di Produzione, Pecorino Romano biologico, kosher, halal, prodotto di montagna ecc.)

Deroga per il prodotto preconfezionato e grattugiato

Per le aziende che commercializzano parte della loro produzione “non in forma intera e quarti di forma“, ma nelle tipologie parti forma(con o senza crosta) o grattugiata preconfezionata

Deroga per le attività promozionali e pubblicità

Gli investimenti in attività promozionali e pubblicitarie da parte dei produttori che hanno sforato la propria quota verranno utilizzati quale sconto, con l’attribuzione di una premialità a consuntivo,

MONITORAGGI E VERIFICHE

Le verifiche sulle produzioni saranno effettuate periodicamente dal Consorzio. Le risorse aggiuntive rese eventualmente disponibili dall’applicazione delle contribuzioni differenziate, potranno essere utilizzate nella successiva annata casearia per investimenti connessi alle attività di: promozione ed incentivi all’export nei mercati USA, UE (Germania, Francia e Regno Unito), mercato interno ( in particolare nelle aree geografiche storicamente vocate quali Lazio, Campania, Puglia), indagini di mercato nelle varie fasce di prodotto e di consumatori.

Altre attività potranno riguardare ritiri temporanei, accordi con la GDO, allungamento del periodo di stagionatura; che serviranno ad incrementare quote di mercato a valore aggiunto a tutela di tutti i soggetti della filiera.