PESCA, ROLFI: ATTIVARE PROCEDURA PER AIUTARE PESCATORI PROFESSIONISTI ACQUE INTERNE E IMPRESE ACQUICOLE

“I pescatori professionisti e le

imprese acquicole dei laghi lombardi versano in condizioni di

difficolta’. Se non interveniamo subito, molti non riusciranno a

riprendere l’attivita’. Ho chiesto al ministro di attivarsi al

fine di sfruttare la flessibilita’ concessa dall’Europa sulla

destinazione dei fondi Feamp”. Lo ha detto l’assessore

all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione

Lombardia, Fabio Rolfi, che questa mattina ha scritto una

lettera ufficiale indirizzata al ministro delle Politiche

Agricole, Teresa Bellanova.

IMPORTANTI NOVITA LEGATE A COVID-19 – La recente adozione dei

Regolamenti 460/2020 e 560/2020, volti a contenere le

conseguenze economiche negative dell’emergenza COVID 19, ha

infatti introdotto importanti novita’ rivolte al settore della

pesca professionale anche delle acque interne. Le nuove norme

europee intervengono sulla programmazione FEAMP consentendo di

eliminare i vincoli di destinazione delle risorse e quindi una

maggior flessibilita’ nel loro utilizzo. Introducono il

contributo di fermo pesca, tradizionalmente riservato solo a chi

opera in mare, anche per la pesca professionale nelle acque

interne. Autorizzano l’assicurazione degli stock acquicoli e le

compensazioni alle perdite per mancata produzione per crisi

sanitaria alle imprese acquicole e alle imprese di

trasformazione.

CHIEDIAMO AL MINISTRO INTERVENTI IMMEDIATI – “Le risorse a oggi

non impegnate – spiega Rolfi – potranno essere ridestinate dagli

Stati membri in funzione delle esigenze connesse ai gravi danni

causati dalla sospensione delle attivita’ dei pescatori

professionisti e delle loro imprese. Comprese quelle del settore

dell’acquacoltura. Una speranza per il mondo piscatorio.

Chiediamo dunque interventi immediati da parte del Ministero per

attivare le procedure delle nuove previsioni regolamentari e i

meccanismi di modifica dei PO FEAMP. Questo – aggiunge

l’assessore – al fine di indirizzare le risorse sulle nuove

misure di sostegno ai pescatori professionisti e alle imprese

acquicole che non hanno potuto svolgere la loro attivita’ per il

tempo del lockdown”.

SERVE DECRETO MINISTERIALE – “Auspico la rapida adozione di un

Decreto Ministeriale, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni,

nel quale – chiarisce Rolfi – vengano stabilite le modalita’, i

tempi e le risorse che consentano all’Autorita’ di Gestione

nazionale del FEAMP, in stretta collaborazione con gli Organismi

Intermedi presso le singole Regioni, di attivare aiuti e

sostegni per i nostri pescatori”.

LOMBARDIA PRODUCE IL 10% DEL NAZIONALE – “La Lombardia –

conclude Rolfi – puo’ contare su 180 pescatori professionisti, 60

imprese del settore acquacoltura con circa 600 addetti e una

produzione pari al 10% del dato nazionale. Sono produzioni

sostenibili, di alta qualita’ e apprezzate a livello

internazionale. La pesca, che e’ una attivita’ che ha importanti

connessioni con la gastronomia e il turismo, ha una grande

valenza tradizionale ed ambientale da salvaguardare”.